La causa legale per violazione dei copyright che da tempo opponeva l’etichetta rock statunitense alla Web company oggi di proprietà del gruppo Vivendi Universal (vedi news) si è chiusa con un accordo extragiudiziale. Lo ha confermato agli organi di stampa americani un portavoce della stessa casa discografica, che non ha tuttavia fornito alcun dettaglio aggiuntivo sui termini della risoluzione amichevolmente concordata tra le parti. <br> TVT (gruppo discografico indipendente che racchiude marchi come TVT Records, Wax Trax, Blunt Recordings, Soundtrax e Tee Vee Toons) era una delle numerose case discografiche che nei mesi scorsi avevano contrastato in tribunale MP3.com, contestandogli ripetute violazioni dei copyright attraverso un servizio di streaming (My.MP3.com) che consentiva agli utenti Internet di trasformare i propri CD in file audio accessibili da qualunque computer collegato in rete. Il giudice newyorkese Jed Rakoff aveva dato ragione all’etichetta, ma il risarcimento ad essa dovuto non era ancora stato fissato dal tribunale: il collegio giudicante si era infatti reso protagonista di una svista clamorosa, riducendo per errore da 3 milioni di dollari a 300 mila dollari l'ammontare da liquidare alla parte lesa, una cifra nettamente inferiore a quella che viene solitamente accordata in casi del genere.
