Fuga in massa dall'etichetta del gruppo Warner, che perde quasi contemporaneamente, per motivi diversi, tre nomi di punta del suo catalogo. Secondo quanto riporta il quotidiano Billboard Bulletin, la Amos – che per la Atlantic ha inciso sei album, vendendo cinque milioni e mezzo di copie solo negli Stati Uniti – starebbe già negoziando un nuovo contratto con la Epic (Sony Music): alla base della separazione dalla vecchia etichetta, che viene definita consensuale, ci sarebbero anche i risultati poco brillanti conseguiti dal suo ultimo album di cover, “Strange little girls”, sul mercato americano. <br> I Collective Soul, che a loro volta hanno venduto più di 6 milioni di copie negli USA, hanno invece richiesto alla casa discografica di essere sciolti da ogni obbligo con due album di anticipo rispetto a quanto previsto dal loro contratto: secondo quanto riferito dal manager Farshid Arshid, la band intende registrare un nuovo album prima di mettersi alla ricerca di una nuova etichetta interessata a pubblicarlo. <br> Ancora diverso il caso di Poe: l'artista, meno popolare rispetto ai colleghi, è stata inopinatamente “scaricata” dalla Atlantic nel momento in cui la stessa etichetta si apprestava a pubblicare un nuovo singolo estratto dall'album “Haunted” e ad esercitare un'opzione sul prossimo disco. <br> Le tre importanti defezioni arrivano in un momento burrascoso per la Warner Music: anche il manager David Kahne, produttore esecutivo di “Driving rain” di Paul McCartney per conto della Capitol Records (etichetta di proprietà EMI) ha lasciato la società, che ha chiuso in questi giorni la filiale inglese dell'etichetta dance Strictly Rhythm dopo soli nove mesi di vita.