Spotify ha finalmente fatto il suo ingresso in Italia. Sebbene ancora in versione beta, tuttora in via di sviluppo e definizione, il servizio di streaming musicale è diventato accessibile anche agli utenti italiani grazie alla realizzazione di una nuova applicazione che permette di ascoltare musica "on demand" senza dover scaricare il programma o sottoscrivere un abbonamento. Solo il mese scorso la società svedese stesse aveva annunciato di essere alla ricerca di un "Growth manager" di base a Milano, cui affidare la responsabilità del lancio del servizio e la gestione a lungo termine della piattaforma con obiettivo primario lo sviluppo della base utenti. Allo stesso modo anche la web app sarebbe dovuta comparire sul mercato digitale nel corso del 2013, invece è uscita ieri a sorpresa. Grazie all'applicazione sarà possibile scegliere i brani e gli artisti solo autenticandosi con il proprio account Facebook, accedendo così ai più di 15.000.000 di brani disponibili nel catalogo della libreria musicale. Secondo quanto emerso in rete però, il sistema avrebbe anche un bug - che la società svedese ancora non avrebbe corretto - che permetterebbe a chiunque di scaricare i brani illegalmente e non solo di ascoltarli in streaming.