Il servizio di streaming musicale "iRadio", che Apple dovrebbe svelare tra poche ore durante la Worldwide Developers Conference in programma a San Francisco da oggi al 14 giugno, avrà a bordo da subito anche Sony Music (casa discografica) e Sony/ATV/EMI (edizioni musicali) e potrà dunque contare sull'appoggio di tutte le major discografiche ed editoriali (con la possibile eccezione di Universal Music Publishing, a proposito della quale non si hanno notizie di accordi già firmati). Il sì della Sony, e in particolare del responsabile delle edizioni Martin Bandier, arriva dopo mesi di delicate trattative in cui l'ad di Sony/ATV (società che amministra il repertorio di superstar come Beatles, Michael Jackson, Beach Boys, Noel Gallagher, Lady Gaga) ha insistito per vedersi riconoscere una quota sostanzialmente maggiore dei ricavi pubblicitari che verranno incassati dalla piattaforma: passando dal 4,1 per cento proposto inizialmente dalla casa di Cupertino a una cifra verosimilmente analoga al 10 per cento pattuito nei giorni scorsi con il concorrente Warner Chappell (in attesa di salire ulteriormente, una volta che il servizio si sarà consolidato). Sentito dal Financial Times, Bandier ha reso omaggio al suo interlocutore della Apple Eddy Cue, responsabile dell'iTunes Store, dell'App Store e dell'iBookStore. "Una persona sensibile alla musica e ai musicisti", ha detto Bandier. "Anche se non posso dire che abbia rimesso in discussione i termini negoziali, quando è stato il momento di premere il grilletto lo ha fatto con grazia". Il nuovo accordo, ha sottolineato, "è stato un grande passo avanti nel riconoscimento del contributo degli autori alla realizzazione di un disco di successo". Secondo Billboard, Apple avrebbe proposto alle case discografiche un duplice modello di pagamento: una divisione paritaria degli introiti pubblicitari, al netto del 10-20 per cento dedotto per coprire i costi, e una tariffa di 0,0013 o 0,00125 dollari (a seconda delle fonti) su ogni stream, leggermente superiore allo standard di legge (0,0012 dollari) attualmente versato dalla Web radio Pandora ma con il riconoscimento di anticipi più sostanziosi.