Le etichette indipendenti riceveranno una royalty mediamente inferiore dell'1,9 per cento rispetto a quella riconosciuta alle major discografiche da parte di iTunes Radio, il nuovo servizio di streaming che Apple farà debuttare in autunno. Copie dei contratti di licenza ottenute da Billboard e da Digital Music News sembrano infatti dimostrare che alle indies verrà offerta una tariffa di 0,0013 dollari per ogni ascolto di brani del proprio repertorio, escluse le canzoni di cui l'utente interrompe la riproduzione entro 20 secondi, più una quota del 15 per cento sugli introiti pubblicitari netti; dopo il primo anno di collaborazione e di funzionamento del servizio la royalty salirà a 0,0014 dollari e la percentuale sui ricavi pubblicitari al 19 per cento. Tali condizioni contrattuali sono state criticate come discriminatorie da alcune etichette e associazioni indipendenti, ma importanti personalità del settore come Martin Mills del Beggars Group e Charles Caldas dell'organizzazione di categoria Merlin (che ha lodato Apple per il comportamento tenuto in passato nei confronti dell'industria discografica indipendente) hanno già espresso una posizione diversa, ritenendo eque e accettabili le proposte avanzate da Cupertino.