La voce (formalmente smentita dalla stessa azienda californiana, vedi News) di un interessamento di Apple all'acquisto di Universal Music sta ridando slancio e immagine all'industria discografica, almeno negli ambienti finanziari: sull'onda dell'indiscrezione – che, al contrario, ha mandato in picchiata le quotazioni della computer company – anche le voci riguardanti il futuro della EMI si sono riattizzate, provocando un'impennata del titolo in Borsa (+ 12 % nella giornata di mercoledì, 16 aprile). “Apple e Universal Music suggeriscono uno scenario che include non solo società discografiche ma anche una grande azienda mediatica” ha dichiarato alla Reuters Simon Baker, un analista di SG Securities, per spiegare il nuovo clima di (relativo, e prudente) ottimismo che circonda aziende musicali come la EMI. Quest'ultima, però, ha finora discusso ipotesi di fusione soltanto con dirette concorrenti, BMG e Warner Music (vedi News): il valore corrente di mercato della società, la terza casa discografica del mondo, è di circa 1,3 miliardi di dollari.