Sull'esempio della Hot 100 americana pubblicata da Billboard (che però include nel conteggio, oltre ai dati di vendita dei supporti musicali, anche quelli relativi all'airplay radiofonico), anche in Germania la nuova Top 100 ufficiale compilata per conto dell'associazione dei discografici BVMI terrà conto settimanalmente dei brani più ascoltati in streaming sul territorio nazionale. L'inclusione nella chart dei singoli riguarda solo le canzoni ascoltate per più di 31 secondi attraverso servizi premium a pagamento; gli stream su piattaforme gratuite finanziate dalla pubblicità, invece, verranno conteggiati accanto a quelli a pagamento (e con lo stesso peso) in una classifica separata dedicata esclusivamente a questa modalità di ascolto e consumo della musica registrata . La decisione, ha spiegato il managing director dell'associazione della BVMI Florian Drucke, è stata presa per rendere conto della "crescente importanza dello streaming. In tale modo, non solo miglioriamo l'accuratezza delle classifiche ufficiali tedesche in veste di indicatore più importante del successo di artisti e gruppi, ma enfatizziamo la loro natura trasversale come elemento chiave di differenziazione". La classifica tedesca, spiega un comunicato della BVMI, intende misurare il "valore" dei prodotti musicali in commercio e non solo il numero delle vendite. Svezia e Norvegia, come ricorda il settimanale inglese Music Week, propongono una classifica album integrata e inclusiva dello streaming rispettivamente dal mese di ottobre e di novembre dello scorso anno (nei Paesi Scandinavi lo streaming è ormai il metodo più diffuso di consumo musicale). Mentre in Italia, come ha spiegato a Rockol il presidente FIMI Enzo Mazza, sono appena stati avviati i primi test per integrare nella classifica dei singoli dati di download e di streaming, in vista di un aggiornamento della chart che potrebbe entrare in vigore entro il 2014. "E' inevitabile", ha detto Mazza a Rockol, "dal momento che questo è il trend di evoluzione del mercato. Abbiamo seguito la stessa strada quando (a partire dall'ottobre del 2011) abbiamo deciso di integrare download digitali e vendite di supporti fisici nella classifica degli album. Si tratta solo di studiare con attenzione le formule di equivalenza tra le due modalità di consumo, in modo da arrivare alla compilazione di una classifica corretta ed equilibrata". A partire dal 2007 , negli Stati Uniti, Billboard ha incluso lo streaming nella Hot 100 (aggiungendovi un anno fa anche il video streaming da YouTube) senza tuttavia fornire spiegazioni ufficiali dei sistemi di punteggio e di equivalenza utilizzati per omogeneizzare dati di natura diversa (qui uno studio empirico effettuato dal Music Journal del Berklee College of Music, secondo il quale un'unità venduta, per Billboard, equivale a 625 "passaggi" radiofonici e a 37,5 stream).
