Anche a poche ore dall'inizio della presentazione - fissata per le 19 di questa sera (ora italiana) al Flint Center di Cupertino, in California - non si arresta la ridda di voci sulla probabile presenza degli U2 al debutto presso stampa e addetti ai lavori del nuovo modello deil'iPhone, prodotto di punta della Apple che - secondo indiscrezioni filtrate negli ultimi giorni, e prospettive analizzate da Rockol nella giornata di ieri - potrebbe ricevere una sorta di "investitura artistica" da Bono e compagni per il lancio di nuove funzionalità musicali: a dare praticamente per certa la presenza del quartetto irlandese presso il quartier generale del colosso informatico è Ben Sisario del New York Times, che - imbeccato da tre (ovviamente) anonimi insider - ha riferito non solo di una partecipazione "sicura" della band in veste di performer, ma anche di un non meglio specificato "prodotto connesso alla pubblicazione del nuovo album", che - non è un segreto per nessuno - dovrebbe venire consegnato ai mercati entro la fine dell'anno in corso. Come già osservato ieri, più che al mero precaricamento del nuovo lavoro sui nuovi dispositivi - soluzione già tentanta, ma con un altro partner (Samsung), da Jay-Z per il suo "Magna Carta Holy Grail" - la partnership con gli U2 potrebbe servire a Apple da volano per un lancio mondiale di un nuovo servizio streaming, settore discografico ad aver fatto segnare un'ottima crescita nell'ultimo anno: con iRadio in seconda fila e Beats Music (la piattaforma acquistata da Apple per una cifra record - ma non così onerosa per le sue casse - qualche mese fa) ancora in procinto di esprimere il suo potenziale, è ipotizzabile che Tim Cook e il suo staff scelgano gli U2 come endorser per cercare di spostare - ovviamente a loro favore - gli equilibri in quello che ad oggi è il segmento più ricco (e ambito) dell'industria musicale.