Django Dischi, la divisione editoriale e discografica di Django Music, ha acquisito il catalogo di Relief Records EU, storica etichetta rap bolognese che ha visto passare nel proprio roster artisti come Clementino, Inoki e Tayone: tra i titoli oggetto del passaggio di mano - in tutto oltre venti, pubblicati tra il 2005 e il 2017 - figurano il primo album di Paura, "Octoplus" del 2006, l'unico disco - distribuito nel 2010 - dei Videomind (nella foto qui sotto), trio composto da Tayone, Paura e Clementino, la seconda prova sulla lunga distanza di Inoki - "Fabiano detto Inoki" del 2005 - e&nbsp; il secondo disco di Clementino "I.E.N.A." del 2011.

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L'acquisizione - ha fatto sapere la società di edizioni in una nota - ha coperto la proprietà dei master e la gestione dei formati digitali, che rimangono aggregati sulle piattaforme digitali da Pirames International.

"L'acquisizione di Relief rappresenta uno degli obiettivi di Django Dischi, ovvero la ricerca e la riscoperta di cataloghi che hanno segnato la storia della black music italiana”, ha commentato a Rockol Leonardo Pascale, label manager Django Dischi: “Il nostro sforzo nel campo editoriale si integra con il progetto più ampio che stiamo portando avanti da diversi anni, ovvero quello di sviluppare un hub dove poter supportare gli artisti in tutta la filiera. Dal management alla musica dal vivo [del network Django Music è presente anche la divisione di live promoting Django Concerti], dalla discografia alla comunicazione, per completarsi oggi con la tutela e la valorizzazione dei diritti editoriali".

Publishing

Django Music

Leonardo Pascale

Relief Records

Django Dischi, la divisione editoriale e discografica di Django Music, ha acquisito il catalogo di Relief Records EU, storica etichetta rap bolognese che ha visto passare nel proprio roster artisti come Clementino, Inoki e Tayone: tra i titoli oggetto del passaggio di mano - in tutto oltre venti, pubblicati tra il 2005 e il 2017 - figurano il primo album di Paura, "Octoplus" del 2006, l'unico disco - distribuito nel 2010 - dei Videomind (nella foto qui sotto), trio composto da Tayone, Paura e Clementino, la seconda prova sulla lunga distanza di Inoki - "Fabiano detto Inoki" del 2005 - e&nbsp; il secondo disco di Clementino "I.E.N.A." del 2011.



L'acquisizione - ha fatto sapere la società di edizioni in una nota - ha coperto la proprietà dei master e la gestione dei formati digitali, che rimangono aggregati sulle piattaforme digitali da Pirames International.

"L'acquisizione di Relief rappresenta uno degli obiettivi di Django Dischi, ovvero la ricerca e la riscoperta di cataloghi che hanno segnato la storia della black music italiana”, ha commentato a Rockol Leonardo Pascale, label manager Django Dischi: “Il nostro sforzo nel campo editoriale si integra con il progetto più ampio che stiamo portando avanti da diversi anni, ovvero quello di sviluppare un hub dove poter supportare gli artisti in tutta la filiera. Dal management alla musica dal vivo [del network Django Music è presente anche la divisione di live promoting Django Concerti], dalla discografia alla comunicazione, per completarsi oggi con la tutela e la valorizzazione dei diritti editoriali".

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Publishing: Django Dischi rileva il catalogo Relief Records EU

Industria

La divisione editoriale di Django Music ha acquisito il repertorio della storica etichetta rap bolognese

FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana ha reso noto il totale delle certificazioni accumulate dagli artisti in gara alla prossima edizione del Festival della Canzone Italiana. Complessivamente il cast di Sanremo 2026 si è intestato, sommando tutte le uscite discografiche pubblicate dalle voci attese il prossimo mese di febbraio sul palco del Teatro Ariston, 331 dischi di platino, certificazione assegnata da FIMI agli album che abbiano superato le 50mila copie vendute (o l’equivalente calcolato in streaming*) e ai singoli che abbiano superato le 200mila copie vendute (o l’equivalente calcolato in streaming*). Ecco, di seguito, il dettaglio dei dischi di platino conseguiti dai singoli artisti:

Fedez: 98 
J-Ax: 71 
Luchè: 35 
Mara Sattei: 18 
Elettra Lamborghini: 15 
Malika Ayane: 13 
Tommaso Paradiso: 12 
Arisa: 11 
Francesco Renga: 9 
Dargen D’Amico: 8 
Aka 7even: 7 
Ermal Meta: 6 
Levante: 6 
Michele Bravi: 5 
Nayt: 2 
Fulminacci: 2 
Sal Da Vinci: 2 
Chiello: 2 
Enrico Nigiotti: 2 
Serena Brancale: 2 
LDA: 1 
Tredici Pietro: 1 
Raf: 1 
Patty Pravo: 1 
Ditonellapiaga: 1

Come <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755698/sanremo-2026-il-cast-i-commenti-della-discografia">già osservato dal CEO di FIMI Enzo Mazza all’indomani dell’annuncio del cast del prossimo Festival</a>, gli artisti in gara nel 2022, complessivamente, prima della gara avevano totalizzato 280 dischi di platino. Nel 2023 il dato era salito a 341: nel 2024 la somma delle certificazioni era schizzata a 512, poi salita ulteriormente a 695 nel 2025. Al momento, il numero di dischi di platino degli artisti in gara all’edizione 2026 della manifestazione è di 10 unità inferiore a quella del 2023, e meno della metà di quella dello scorso anno.

*i dettagli sui tassi di conversione applicati allo streaming sono disponibili sul sito di FIMI a <a href="https://www.fimi.it/top-of-the-music/nota-metodologica/" target="_blank">questo indirizzo</a>

Sanremo 2026, il totale delle certificazioni del cast

I big in gara hanno accumulato complessivamente 331 dischi di platino: i dati di FIMI

A pochi mesi dalle indiscrezioni trapelate la scorsa estate circa un <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-753921/the-weeknd-strategia-fusione-frontline-e-catalogo-analisi">accordo rivoluzionario relativo al proprio catalogo</a> del valore di <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-753736/the-weeknd-mistero-miliardo-di-dollari-finanziamenti">oltre un miliardo di dollari</a>, è arrivata l’ufficialità: The Weeknd ha siglato un’intesa con Lyric Capital Group che copre l’intero repertorio firmato da Abel Tesfaye - questo il nome all’anagrafe dell’artista - pubblicato fino al 2025, senza includere uscite future. Il contratto - che riguarda sia i diritti sui master che le edizioni - non pregiudicherà il sodalizio di The Weeknd con XO, Republic Records e Universal Music Group: le edizioni di Tesfaye - metà delle quali già controllate da Chord Music Partners, con il sostegno di UMG e Dundee Partners - continueranno a essere gestite dalla divisione editoriale della major guidata da Lucian Grainge.

"Fin dall'inizio dell'incontro, è stato chiaro a tutti alla Lyric che Abel non avrebbe venduto il suo catalogo”, ha spiegato alla stampa americana lo staff della voce di “After Hours”: “Voleva essere più innovativo e creativo nel modo in cui abbiamo stabilito una partnership. A tal fine, attraverso questa iniziativa, abbiamo costruito e lanciato un nuovo modello di business con Abel e il suo iconico catalogo, in base al quale Abel e il suo team hanno la libertà di gestire la loro visione creativa con la totalità dei suoi diritti, sia editoriali che di master. Questo esclusivo accordo di catalogo stabilisce un nuovo standard per il capitale e il controllo degli artisti”.

Benché i dettagli del contratto non siano stati rivelati, di certo - riferiscono fonti di stampa statunitensi - l’accordo non è basato sui multipli delle royalties, in genere impiegati per calcolare il valore di un catalogo. Né una riedizione degli storici Bowie Bonds, le obbligazioni garantite dalle future royalties del catalogo di David Bowie lanciate nel ‘97 dall’ideatore di Ziggy Stardust e David Pullman. "Non c'è alcun accordo di asset backed security o di cartolarizzazione, qui", ha precisato lo staff di The Weeknd: "Lyric ha creato una struttura unica nel suo genere con il contributo diretto di Abel e del suo team, che include una 'Royalty Backed Note' unica nel suo genere, prodotta da Lyric, con Partners Group, che esalta notevolmente il tema a favore degli artisti che sta alla base di questa partnership".

"Non potrei essere più entusiasta di ciò che Lyric, Abel e il team hanno creato insieme", ha dichiarato Ross Cameron, socio fondatore e partner di Lyric Capital Group: "Fin dal nostro primo incontro, mi è stato chiaro che eravamo seduti attorno a un tavolo con persone che avrebbero cambiato il modo in cui un artista pensa al suo patrimonio, alla sua musica e alla sua eredità. La collaborazione ha dato vita a una partnership unica nel suo genere tra un artista e Lyric, e siamo più che entusiasti di questa nuova avventura".

The Weeknd

The Weeknd, un accordo sul catalogo con Lyric Capital

All’artista il controllo creativo del repertorio. E niente asset backed security o cartolarizzazioni

Universal Music ha fatto sapere di aver presentato una misura correttiva alla proposta di acquisizione di Downtown Music per rispondere alle <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755583/umg-downtown-i-dubbi-della-commissione-ue-sull-acquisizione">preoccupazioni espresse dalla Commissione Europea:</a> lo riferisce l’agenzia Reuters.

"Abbiamo presentato una soluzione solida che affronta in modo esaustivo l'unica preoccupazione rimasta alla Commissione", ha fatto sapere in una nota la major guidata da Lucian Grainge: “Questo accordo mira a offrire agli imprenditori musicali indipendenti l'accesso a strumenti e supporto di livello mondiale per aiutarli ad avere successo. Siamo fiduciosi che la Commissione riconoscerà i vantaggi... e autorizzerà rapidamente la transazione”.

L’antitrust di Bruxelles ha fatto sapere, alla fine dello scorso novembre, di temere che l’acquisizione di Downtown da parte di Virgin Music Group - la divisione dedicata ai servizi per artisti ed etichette di Universal Music - possa “ridurre la concorrenza nel mercato della distribuzione all'ingrosso di musica registrata nello Spazio Economico Europeo, acquisendo dati commercialmente sensibili delle sue etichette discografiche rivali” ed “eliminando un'importante forza concorrenziale”.

I <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748886/virgin-music-group-umg-acquisira-downtown-music">piani originali di Universal Music</a> erano quelli di finalizzare l’acquisizione - per 775 milioni di dollari - entro la fine di quest’anno.

Acquisizione di Downtown, UMG risponde alla Commissione UE

Con ‘una soluzione solida che affronta in modo esaustivo l'unica preoccupazione’ dell’antitrust

Nella classifica Top Album FIMI/ GfK Top of the Music sponsored by SCF relativa alla settimana dal 5 dicembre 2025 al 11 dicembre 2025, la posizione di vertice è occupata dal nuovo ingresso ULTIMO LIVE STADI 2025 di ULTIMO. In seconda posizione&nbsp;debutta MUSICA TRISTE di EMIS KILLA,&nbsp;mentre in terza posizione si attesta&nbsp;TUTTA VITA (SEMPRE) di OLLY, che scende dalla seconda piazza alla terza.

Oltre a quelle già segnalate, tra le nuove entrate nelle prime dieci posizioni si segnalano:

<ul>
	<li>CARAMÉ di ANGELINA MANGO debutta in quarta posizione</li>
	<li>MEMENTO MORI: MEXICO CITY di DEPECHE MODE debutta in sesta posizione</li>
	<li>CHRISTMAS di MICHAEL BUBLÈ arriva alla settima posizione</li>
</ul>

Nella classifica Top Singoli FIMI/ GfK Top of the Music sponsored by SCF relativa alla settimana dal 5 dicembre 2025 all'11 dicembre 2025,&nbsp;ALL I WANT FOR CHRISTMAS IS YOU di MARIAH CAREY risale dalla terza alla prima posizione, riconquistando così il vertice della classifica. In seconda posizione si colloca LAST CHRISTMAS di WHAM!, che guadagna quattro posizioni rispetto alla settimana precedente, passando dalla sesta alla seconda. Chiude il podio, in terza posizione, il nuovo ingresso 081 di GEOLIER.

Non si segnalano altre new entry nelle prime dieci posizioni della classifica.

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Ultimo

Classifiche, novità 11 dicembre: Ultimo debutta al vertice

'Ultimo Live stadi 2025' è l'album più ascoltato della settimana

Per conoscere le ultime novità musicali della settimana, questo articolo ti fornirà l'elenco completo e sempre aggiornato delle nuove canzoni uscite venerdì. Ogni settimana, artisti e band pubblicano nuovi brani, album o EP su tutte le piattaforme digitali. Se vuoi rimanere al passo con le ultime uscite, non perderti <a href="https://www.rockol.it/singoli">l'elenco sempre aggiornato con tutte le novità musicali</a>. Questa settimana parliamo di Luca Longobardi, Svegliaginevra, Frah Quintale, Emis Killa e fenekot.

<h2>Silent Night - Luca Longobardi - Believe Music</h2>

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 </div></div>

Luca Longobardi, compositore e pianista, pubblica l'EP intitolato "A Christmas Gift" il 12 dicembre 2025 per l'etichetta Believe Music. L'EP è composto da sei brani per piano solo, che includono classici della tradizione natalizia, rivisitazioni e un inedito. Tra i brani inclusi, si trova "Silent Night", reinterpretato da Longobardi, il quale - secondo il comunicato stampa -&nbsp;offre una nuova lettura del pezzo, creando un'atmosfera intima e meditativa. Ogni traccia è stata riscritta e arrangiata dall'artista, mantenendo un equilibrio con il suo naturale respiro musicale. L'uscita&nbsp;di questo EP, si legge nella nota, "si propone di portare calma e luce in un periodo caratterizzato da intensi rumori esterni".

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/silent-night-luca-digrigoli-ctid-137810612">Leggi il testo di "Silent Night" </a>

<div class='embed'><div class="py-4 text-lg text-center border-black border-solid bg-gray-100 border border-l-0 border-r-0 italic font-bold">
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<h2>I fatti miei - Svegliaginevra - Sony</h2>

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 </div></div>

Svegliaginevra presenta il nuovo singolo "I fatti miei", disponibile dal 12 dicembre 2025 in radio e in digitale. Il brano è pubblicato per l'etichetta Nigiri e distribuito da Columbia Records/Sony Music Italy. Secondo il comunicato stampa, la canzone si caratterizza per una produzione essenziale, con chitarre morbide e dettagli sonori che accompagnano la voce. "I fatti miei", si legge nella nota,&nbsp;"affronta tematiche di intimità e vulnerabilità, senza cercare conclusioni o risposte definitive. La struttura del brano invita a riflessioni personali attraverso immagini e pensieri che riaffiorano, creando un'atmosfera di sospensione".

<div class='embed'><div class="py-4 text-lg text-center border-black border-solid bg-gray-100 border border-l-0 border-r-0 italic font-bold">
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<h2>La notte - Frah Quintale - Warner</h2>

<div class='embed'> <div class="flex items-center justify-center">
 <img src="https://images.rockol.it/8Gpx4t2ScMchVnDLZuCQI73oNC0=/200x200/smart/rockol-img/release-single/la-notte-frah-quintale-cover-single-ts1765436498.jpg" alt="">
 </div></div>

Il 12 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica il singolo "La notte", estratto dall'album "Amor Proprio" di Frah Quintale. L'album è stato pubblicato il 10 ottobre da Undamento/Warner Music Italia su tutte le piattaforme digitali. "La notte" è stata scritta da Frah Quintale e Golden Years ed è una delle prime tracce a essere state composte, contribuendo a definire il sound del progetto. Tra le collaborazioni di&nbsp;"Amor Proprio", che include 11 brani,&nbsp;figurano quelle con Colapesce in "A prescindere", con Joan Thiele in "Occhi diamanti" e con Tony Boy in "1 ora d'aria 1 ora d'ansia". Il progetto musicale riflette un processo di crescita interiore e la capacità di ascoltarsi e riconoscere le proprie esigenze.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/la-notte-frah-quintale-ctid-223661586">Leggi il testo di "La notte" </a>

Frah Quintale, vero nome Francesco Servidei, è un rapper bresciano già noto per essere metà del duo Fratelli Quintale. Nel 2016 fa il suo esordio solista pubblicando per Undamento il singolo “Colpa del vino” e partecipando alla compilation dell’etichetta, UNDAMENTO VOL. 1, al fianco di artisti quali Patrick Benifei, Coez, Anansi e David Blank. Il 2016 è anche l’anno di “Gravità”, altro singolo presente poi sul primo EP intitolato 2004. Cinque pezzi musicati da Ceri (già al fianco di Coez... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/frah-quintale/biografia">Leggi la biografia completa </a>

<div class='embed'><div class="py-4 text-lg text-center border-black border-solid bg-gray-100 border border-l-0 border-r-0 italic font-bold">
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<h2>Ambra - Emis Killa - Sony</h2>

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 <img src="https://images.rockol.it/_kELCfgp2Wn2-k_pQ9y_M3PRNTY=/200x200/smart/rockol-img/release-single/ambra-emis-killa-cover-single-ts1765436503.jpg" alt="">
 </div></div>

Dal 12 dicembre&nbsp;è disponibile in rotazione radiofonica il singolo "Ambra" di Emis Killa in collaborazione con Tedua. Questo brano è estratto dal nuovo album "Musica Triste", pubblicato il 5 dicembre. L'album ha ottenuto un buon riscontro, posizionandosi nella Top5 Globale di Spotify per i migliori debutti. Il singolo "Ambra" è stato prodotto da Drillionaire e rappresenta una delle ultime aggiunte al progetto discografico. "Musica Triste" è il tredicesimo lavoro dell'artista e include un totale di 15 tracce. Come riportato in un comunicato stampa, durante la sua creazione, Emis Killa ha cercato di esprimere un'identità personale, riflettendo su ciò che lo rappresenta. Questo progetto si distingue per un impianto rap solido e una scrittura immediata, combinando diversi stili e linguaggi.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/ambra-feat-tedua-emis-killa-ctid-230589053">Leggi il testo di "Ambra" </a>

Emiliano Giambelli nasce a Vimercate il 14 novembre 1989. Incomincia a rappare a 14 anni, ma è soltanto nel 2007 che comincia a prendere la cosa sul serio: partecipa infatti al concorso “Tecniche perfette”, dove vince il titolo di campione italiano di freestyle. Successivamente incontra Blocco Records, una crew che ha un’etichetta indipendente, con cui inizia una collaborazione molto proficua. Ad esempio realizza KETA MUSIC, un mixtape che alterna brani originali a strofe registrate su beat... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/emis-killa/biografia">Leggi la biografia completa </a>

<div class='embed'><div class="py-4 text-lg text-center border-black border-solid bg-gray-100 border border-l-0 border-r-0 italic font-bold">
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<h2>Kiss Me Again - fenekot - Time</h2>

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 </div></div>

Fenekot presenta il singolo "Kiss Me Again", in uscita il 12 dicembre 2025, per l'etichetta Time. Fenekot è un influencer nel settore musicale e dei social media, con oltre 3 milioni di follower su diverse piattaforme e più di 800.000 ascoltatori mensili su Spotify. Secondo il comunicato stampa, il&nbsp;brano si caratterizza per una melodia originale e ritmi dance, posizionandosi come un potenziale successo nel panorama musicale attuale.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/kiss-me-again-fenekot-ctid-228283280">Leggi il testo di "Kiss Me Again" </a>

<div class='embed'><div class="py-4 text-lg text-center border-black border-solid bg-gray-100 border border-l-0 border-r-0 italic font-bold">
 <a href="https://www.rockol.it/singoli">Scopri qui</a> tutti i singoli in uscita!
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<h2>Vuoi promuovere su Rockol il tuo singolo in uscita?</h2>

Scrivici all’indirizzo singoli@rockol.it, ti daremo tutti i dettagli utili per comunicare e promuovere al meglio la tua nuova produzione!

Nuova musica uscita in Italia settimana del 2022-02-06

Questa settimana nuovi singoli per Luca Longobardi, Svegliaginevra, Frah Quintale, Emis Killa e...

Nuovi singoli, le uscite del 12 dicembre

Dopo molti altri new media, anche TikTok ha deciso di puntare sulla creazione di contenuti originali nell'ambito del podcasting: lo farà con un videopodcast trasmesso in diretta - per quanto la cosa sembri un po' una contraddizione in termini: il formato podcast nasce proprio per essere fruito in modalità on demand -&nbsp;dal titolo TikTok in the Mix. Ha debuttato durante la nottata italiana (alle 18.00 per il fuso orario del pacifico) e consisterà in un ciclo di videointerviste in&nbsp;quattro puntate speciali, con ospiti di primo piano dal mondo della musica: nella prima a dialogare con l'host Jack Coyne è stata Demi Lovato.

Co-prodotta e sponsorizzata da T-Mobile, un operatore telefonico, la serie è un esperimento su cui il social network di ByteDance sembra puntare moltissimo: "TikTok è la casa della music discovery, il posto dove gli artisti e i fan si incontrano, creando nuove culture musicali e generando hit planetarie" ha affermato&nbsp;Tracy Gardner, Global Head of Music Business Development di TikTok, in una nota. "TikTok in the Mix è il nostro modo di celebrare questo rapporto tra pubblico e artisti, dando ai primi il modo di condividere la loro visione e ai secondi uno sguardo più profondo al loro dietro le quinte".

Anche TikTok entra nel mercato dei videopodcast

La prima produzione si intitolerà TikTok in the Mix e sarà un ciclo di interviste musicali

Spotify ha lanciato in Nuova Zelanda una funzionalità inedita che permette agli utenti di generare playlist personalizzate partendo da semplici prompt testuali: la novità introdotta in queste ore - ha spiegato il co-CEO, CPO e CTO della piattaforma Gustav Söderström - “è la prima funzionalità che mette il controllo dell'algoritmo e dell'esperienza Spotify in generale direttamente nelle mani degli utenti”.

“Potresti chiedere ‘musica dei miei artisti preferiti degli ultimi cinque anni’, poi spingerti oltre con ‘e includere brani che non ho ancora sentito’. Oppure potresti chiedere ‘pop e hip-hop ad alta energia per una corsa di 5 km di 30 minuti a ritmo costante prima di passare a canzoni rilassanti per il defaticamento’, e aggiungere qualcosa come ‘includi musica dai film più importanti di quest'anno e dai programmi TV più chiacchierati che corrispondono ai miei gusti’”, ha spiegato Söderström: “Puoi perfezionare i risultati modificando il suggerimento o ricominciare da capo quando vuoi. E per ogni canzone, includeremo descrizioni e contesto che ti racconteranno la storia dietro il suggerimento, in modo che la playlist sembri viva e creata appositamente per il tuo suggerimento e i tuoi gusti”.

“Per gli artisti, questo apre le porte a una scoperta più intelligente e ispirata, facendo emergere la loro musica per gli ascoltatori giusti e aprendo nuove strade per ampliare la propria base di fan”, ha concluso il co-CEO di Spotify: “Questa nuova funzionalità fa parte di un più ampio cambiamento nel nostro modo di concepire la personalizzazione e di ciò che pensiamo i consumatori si aspetteranno dai loro servizi in futuro. Il nostro obiettivo è rendere Spotify più personale, più reattivo, più intelligente e più consapevole del mondo e della cultura che lo circonda, al fine di offrire maggiore valore ad ascoltatori, artisti e creator. Questo è solo l'inizio di una nuova fase in cui gli ascoltatori prendono l'iniziativa e sfruttano al meglio ogni minuto”.

Spotify permetterà agli utenti di ‘guidare l’algoritmo’

Con un nuovo sistema di generazione delle playlist basato sull’intelligenza artificiale

Dopo le numerose defezioni da parte di diverse radiotelevisioni pubbliche europee (una reazione all'annuncio che Israele parteciperà&nbsp;regolarmente alla gara nel 2026, nonostante la gravissima situazione umanitaria nella striscia di Gaza), il direttore di Eurovision Song Contest Martin Green ha voluto rispondere personalmente ai&nbsp;fan del concorso&nbsp;con una lettera aperta pubblicata sui social, in cui si dichiara comprensivo e consapevole dei sentimenti forti suscitati dalla decisione di EBU. "Nessuno di noi può fare a meno di sentirsi toccato da ciò che sta succedendo in Medio Oriente negli ultimi anni" scrive. "Voglio che tutti sappiate che vi capiamo perfettamente".

La lettera, però, ribadisce il fatto che Eurovision Song Contest è nato&nbsp;70 anni fa in un'Europa frammentata e divisa, e che "l'unico modo per continuare a creare unità&nbsp;è assicurarsi di seguire la guida delle regole che ci siamo dati", prosegue. "Ci assicureremo che tutte le tv partecipanti le rispettino e, se non dovessero farlo, vi garantisco che non lo tollereremo". La lettera, infine, si rivolge al pubblico irlandese, spagnolo, islandese, sloveno e olandese: "Le vostre radiotelevisioni pubbliche, come tutti i nostri membri, hanno preso la decisione più&nbsp;giusta per loro e hanno contribuito al dibattito con grande dignità: rispettiamo la loro posizione, e continueremo a lavorare con loro in maniera amichevole, sperando che tornino presto a far parte del concorso. "In un mondo complicato, possiamo essere davvero uniti solo attraverso la musica", conclude la missiva.

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ESC 2026: il direttore risponde alle polemiche su Israele

In una lettera aperta Martin Green, direttore di Eurovision, auspica che la musica porti unità

Per quanto possa sembrare incredibile, nel sistema americano c'è un enorme gap: quello dei diritti&nbsp;connessi in ambito radiofonico. A differenza degli autori e degli editori, infatti,&nbsp;per via di un vuoto legislativo gli artisti, i performer, i produttori&nbsp;e i proprietari dei master finora non hanno mai percepito nulla dai loro passaggi nelle radio FM e AM (a differenza, cosa ancora più paradossale, di quanto accade per molti altri mezzi di diffusione, come i servizi di&nbsp;streaming o le radio satellitari, dove i diritti connessi esistono sia in relazione al master che al performer). Un problema che si risolverebbe facilmente se passasse la proposta di legge bipartisan denominata American Music Fairness Act, presentata in questi giorni al congresso.

Per supportare il passaggio della legge, la Recording Academy ha lanciato una campagna apposita, invitando tutti i membri a scrivere una mail ai propri rappresentanti governativi sottolineando l'urgenza di ripianare la questione. Nel frattempo, molti artisti si sono mossi personalmente: come Gene Simmons dei Kiss, che ha parlato davanti a una commissione del senato chiamata a pronunciarsi sulla questione. "Lasciate che io sia molto esplicito: artisti come&nbsp;Frank Sinatra,&nbsp;Elvis Presley,&nbsp;Whitney Houston,&nbsp;Garth Brooks,&nbsp;George Strait,&nbsp;non hanno mai percepito un centesimo dai loro passaggi in radio. Nel frattempo, le radio americane quest'anno hanno incassato oltre 14 miliardi di dollari" ha dichiarato in audizione. "Suonano le nostre canzoni, gli inserzionisti pagano tantissimo per raggiungere i loro ascoltatori, e gli artisti che hanno creato la musica su cui si fonda l'intero sistema? Non ottengono niente. A casa mia, questa si chiama rapina".

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American Music Fairness Act: entra in campo la Recording Academy

E anche Gene Simmons si spende per la proposta di legge sui diritti connessi nelle radio USA

La società di musica per videogame Reactional Music ha siglato un accordo con MusicInfra, piattaforma di gestione di diritti musicali: il sodalizio ha il fine di rendere più veloci e snelli la concessione di licenze musicali agli sviluppatori di videogiochi.

"L'uso della musica è esploso su piattaforme e dispositivi, il che significa che i framework tradizionali e l'infrastruttura di supporto devono evolversi", hanno affermato le aziende in una nota congiunta, precisando come la partnership rifletta “un cambiamento più ampio nel modo in cui la musica, le piattaforme tecnologiche e i settori dei videogiochi possono collaborare".

"Reactional ha scelto MusicInfra perché l'innovazione riconosce l'innovazione", ha dichiarato Matt Connors, CEO di Reactional Music: "La sua piattaforma di gestione dei diritti all'avanguardia supporta il nostro modello di licenza innovativo, che porta la musica popolare ai miliardi di giocatori del settore dei videogiochi, eliminando gli attriti, i costi e le barriere tecniche che hanno tenuto separate per troppo tempo due delle più grandi industrie dell'intrattenimento al mondo".

“Reactional sta aprendo possibilità creative e commerciali completamente nuove per la musica, ma queste possono essere realizzate solo se l'infrastruttura funziona per tutti: piattaforme, titolari dei diritti e creatori", ha aggiunto Björn Lindvall, CEO di MusicInfra: “Stiamo costruendo le infrastrutture essenziali che consentono ai settori nuovi e già esistenti dell'industria musicale di prosperare".

Reactional Music, in accordo con MusicInfra

Per velocizzare i processi di licensing nel settore dei videogiochi

In occasione delle Giornate dello Spettacolo di AGIS, inaugurate ieri, mercoledì 11 dicembre a Roma, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ha diffuso gli ultimi dati relativi all’organizzazione di eventi nel nostro Paese.

Il settore dello spettacolo, in Italia, nel 2023 contava 24.192 imprese che impiegavano poco meno di 35.800, per un fatturato complessivo pari a 1,44 miliardi di euro.

Nel 2024 il settore della musica dal vivo italiano, con un giro d’affari complessivo che ha lambito il miliardo di euro, si è rivelato uno dei più performanti sul panorama nazionale: gli eventi live, lo scorso anno, sono stati capaci di richiamare sotto i propri palchi 29 milioni di spettatori, grazie alle oltre 65.500 date organizzate in tutto il Paese. La stragrande maggioranza del pubblico - l’83% del totale - ha assistito a spettacoli di musica pop, rock e leggera: il jazz si è rivelato il genere con la crescita del pubblico più spiccata, grazie a un incremento di presenze del 18,6% su base annua.

Tra le potenziali criticità evidenziate dal rapporto AGIS riferito al 2024 c’è la riduzione del prezzo dei biglietti: il fenomeno, pur positivo dal punto di vista dell’accessibilità, secondo l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo potrebbe - consolidandosi ulteriormente - comprimere la sostenibilità economica degli operatori.

Live in Italia, i dati di AGIS: record per i concerti nel 2024

Lo scorso anno 65.500 eventi per quasi un miliardo di euro di incassi

Rùv, il servizio pubblico radiotelevisivo islandese, ha annunciato il proprio ritiro dalla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest: la decisione è stata presa dal consiglio direttivo del network in protesta contro la mancata esclusione dalla competizione, da parte dell’European Broadcasting Union, di Israele. L’Islanda si aggiunge così a <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755798/eurovision-israele-regolamento-cosa-succede">Spagna, Irlanda, Paesi Bassi e Slovenia</a>&nbsp;nella lista dei Paesi in polemica con gli organizzatori della manifestazione.

“La partecipazione dell'emittente pubblica israeliana KAN al concorso ha recentemente causato disunione, sia tra le emittenti membri dell'Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), sia tra il pubblico”, si legge nella nota ufficiale diffusa da Rùv: “La partecipazione di KAN è stata oggetto di discussione approfondita durante le riunioni dell'EBU all'inizio di quest'anno, prima a Londra in estate e poi a Ginevra la scorsa settimana. Alla riunione di Ginevra, un'ampia maggioranza delle emittenti membri dell'EBU ha concordato che le varie modifiche apportate al regolamento e alle procedure del concorso fossero soddisfacenti e pertanto non si è tenuta alcuna votazione in merito alla partecipazione di KAN al concorso”.

“Il direttore generale ha spiegato durante l'incontro di Ginevra che, sebbene le modifiche rispondessero a molte delle preoccupazioni sollevate dai rappresentanti della RÚV in varie fasi della cooperazione con l'EBU negli ultimi anni, sussistevano ancora dubbi, a parere della RÚV, sulla loro idoneità”, prosegue il comunicato: “Era stato ripetutamente chiarito che le parti interessate del Paese, come le associazioni di artisti e il pubblico islandese, erano contrarie alla partecipazione al concorso. Il consiglio di amministrazione della RÚV aveva inoltre chiesto all'EBU di escludere la KAN dal concorso, facendo riferimento a precedenti. La questione era complessa da risolvere e aveva già danneggiato la reputazione del concorso e dell'EBU. Era importante trovare una soluzione per tutte le parti interessate”.

“Considerato il dibattito pubblico in questo Paese e le reazioni alla decisione dell'EBU presa la scorsa settimana, è chiaro che né gioia né pace prevarranno riguardo alla partecipazione di RÚV all'Eurovision”, conclude l’emittente islandese: “Pertanto, RÚV ha deciso di comunicare oggi all'EBU che non prenderà parte all'Eurovision Song Contest l'anno prossimo. Il Song Contest e l'Eurovision Song Contest hanno sempre avuto l'obiettivo di unire la nazione islandese, ma ora è chiaro che questo obiettivo non può essere raggiunto ed è per queste ragioni legate al programma che viene presa questa decisione. Non è stata ancora presa una decisione in merito alla possibilità che il Söngvakeppnin [il contest nazionale per mezzo del quale viene designato/a l'artista da far concorrere all'Eurovision, ndr]&nbsp;venga organizzato dalla RÚV il prossimo anno. Si stanno valutando le opzioni disponibili e una decisione verrà annunciata non appena sarà pronta”.

Eurovision 2026, lascia anche l’Islanda

Come Spagna, Irlanda, Paesi Bassi e Slovenia, in protesta contro la mancata esclusione di Israele

Universal Music Group ha annunciato l’apertura - in collaborazione con&nbsp; UMusic Hospitality &amp; Lifestyle - di due nuovi flagship store a New York e Londra: presso gli spazi, dedicati - ha fatto sapere l’azienda in una nota - a “reinventare l’esperienza dei fan” - saranno disponibili “collezioni e prodotti personalizzati ed esclusivi ispirati agli artisti, agli autori e alle etichette” del gruppo.

UMusic Shop NY ha aperto oggi, mercoledì 10 dicembre, al 2 Penn Plaza, diventando il primo punto vendita al dettaglio permanente per superfan di UMG in Nord America, che offre un nuovo polo culturale per la musica e lo stile nel cuore di Manhattan.

A Londra, UMusic Shop Camden alzerà la serranda il prossimo 16 dicembre, portando “l'esperienza di vendita al dettaglio UMusic in uno dei quartieri culturali più iconici di Londra. Situato nel cuore di Camden Market, lo spazio fungerà da hub creativo dove musica, moda e design si incontrano. Progettato per catturare lo spirito ribelle e le profonde radici musicali di Camden, il negozio presenterà collezioni artistiche esclusive, installazioni immersive e performance dal vivo, oltre a una Vinyl Lounge, una postazione DJ e una Sound Room ispirata a uno studio di registrazione che permetterà ai fan di vivere la musica come mai prima d'ora”.

"Il lancio di questi due negozi a New York e Londra rafforza ulteriormente il nostro impegno di lunga data nel migliorare la capacità dell'iconico roster di artisti, etichette, cantautori e marchi di UMG di entrare in contatto con i propri fan attraverso esperienze esclusive, merchandising e collezioni su misura”, ha commentato Susan Mazo, EVP e Chief Impact Officer di Universal Music Group: “Entrambe le città e le location vantano un legame profondo e ricco con la cultura musicale e siamo entusiasti di presentare questi nuovi punti di incontro per i fan, che potranno così condividere e connettersi con la musica, gli artisti e le canzoni che più li appassionano".

I due nuovi store si aggiungono a quelli già aperti a Madrid e a Tokyo. La scorsa settimana, a Milano, Universal Music Italia ha aperto <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-755813/universal-music-dropzone-feltrinelli-apre-a-milano-temporary-store">Universal Music Dropzone</a>, temporary shop che fino al prossimo 31 gennaio sarà ospitato dalla libreria Feltrinelli di Corso Buenos Aires 33.

Universal Music, nuovi shop per superfans a New York e Londra

Per ‘connettere i fan con la musica, gli artisti e le canzoni che più li appassionano’

La Commissione per le Imprese e il Commercio del governo britannico ha annunciato l’apertura di un’indagine antitrust per “esplorare le problematiche che incidono sulla concorrenza e sul funzionamento del mercato nel settore della musica dal vivo nel Regno Unito": l’authority si è messa alla ricerca di testimonianze relative “alle caratteristiche, alle peculiarità e alle tendenze dell'industria musicale dal vivo del Regno Unito che potrebbero avere un impatto negativo sulla concorrenza o sul funzionamento del mercato”. Le parti interessate potranno far pervenire i propri contributi entro il prossimo 23 dicembre.

Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dall’Association of Independent Festivals, che - in una nota ufficiale - ha espresso “forte preoccupazione” per il proprio comparto, dichiarando di sostenere l’indagine “con una consistente mole di dati, prove e informazioni raccolte negli ultimi anni e incoraggia altri operatori del settore della musica dal vivo”, e invitando tutti gli operatori a fare altrettanto al fine di “garantire la salute, la diversità e la creatività future della musica dal vivo nel Regno Unito".

L’associazione aveva già presentato alla commissione un dossier riguardante Live Nation, che - secondo l’AIF - avrebbe il controllo sulla maggioranza degli spettacoli musicali ospitati da arene e stadi nel Paese.

UK, al via un’indagine antitrust sul settore della musica live

‘Per esplorare le problematiche che incidono sulla concorrenza nel mercato dei concerti'

La società di biglietteria SeatGeek si è offerta di partecipare a un progetto pilota di Google legato alla ricerca sul Web supportata dall’intelligenza artificiale: i gestori della piattaforma con quartier generale a New York ha reso consultabili dal motore di ricerca del gigante di Mountain View i dati presenti sui propri server, affinché questi vengano inclusi nei risultati mostrati agli utenti dall’AI Mode di Google.

"I fan non iniziano più il loro viaggio su un solo canale: pongono domande tramite assistenti AI, nuove esperienze di ricerca e strumenti che possono pianificare o intraprendere azioni per loro", ha affermato Russ D'Souza, co-fondatore di SeatGeek: "Il nostro obiettivo è garantire che i nostri eventi vengano visualizzati ovunque i fan li chiedano. Collaborare con Google sulla sua esperienza di ricerca agentica è un passo fondamentale in questa direzione".

"Questo fa parte della nostra strategia a lungo termine per guidare il settore nella ricerca e distribuzione tramite intelligenza artificiale", ha aggiunto Suzy Evans, Senior Manager of Search di SeatGeek: "I titolari dei diritti vogliono la certezza che i loro eventi saranno visibili ovunque i fan effettuino ricerche. Questa partnership contribuisce a garantire questo obiettivo, ed è solo l'inizio".

Ticketing, SeatGeek si allea con Google

La piattaforma si unisce a un progetto pilota legato alla ricerca supportata dall’AI

Gli eredi di Noel Redding e Mitch Mitchell, rispettivamente bassista e batterista della Jimi Hendrix Experience, band con la quale Jimi Hendrix consegnò alla storia gli album “Are You Experienced” (1967), “Axis: Bold as Love” (1967) e “Electric Ladyland” (1968), hanno fatto causa alla filiale britannica di Sony Music: la citazione, depositata presso il tribunale di New York, vede i querelanti reclamare parte dei proventi dei diritti da esecutori legati alle tre opere, dai quali gli artisti - entrambi scomparsi negli anni Duemila - sarebbero stati esclusi “all’inizio della loro carriera”, portandoli a morire “in relativa povertà” nonostante la popolarità del repertorio al quale avevano dato il loro contributo anche dopo l’avvento delle piattaforme streaming.

Secondo il legale degli eredi non sarebbe stato Hendrix a escludere i due sodali dai ricavi legati al catalogo della Jimi Hendrix Experience, ma gli amministratori del patrimonio del grande artista scomparso.

Un rappresentante di Sony Music UK ha presentato una memoria difensiva scritta, sostenendo che siano stati gli stessi Redding e Mitchell a cedere le proprie quote di diritti all’etichetta tramite un accordo siglato negli anni Settanta, ricevendo in cambio - rispettivamente - 100mila e 247.500 dollari.

Le udienze del processo sono fissate fino al prossimo 18 dicembre.

Jimi Hendrix

Hendrix, gli eredi di Redding e Mitchell fanno causa a Sony Music

Per la presunta esclusione da parte dei ricavi dei tre album della Jimi Hendrix Experience

Spotify ha ufficializzato oggi, martedì 9 dicembre, l’aggiunta dei video musicale alla propria offerta dedicata agli utenti premium negli Stati Uniti e in Canada: l’implementazione, che sarà finalizzata entro la fine del mese, includerà anche il lancio di diverse playlist tematiche - tra le altre, "90s Video Hits", "Hip-Hop Throwbacks", "Latin Party Hits", "Country Hits" e "Pop Music Video Hits".

L’operazione segue il lancio, in fase beta, avvenuto su circa 100 mercati internazionali nella prima metà del 2024.

"Per decenni, i video musicali hanno fatto molto più che accompagnare una canzone; hanno plasmato lo stile, avviato conversazioni e contribuito a costruire fandom”, ha spiegato l’azienda, in una nota: “Questa espansione offre a milioni di ascoltatori in più l'accesso a un catalogo di video musicali ufficiali e introduce anche nuovi formati video come performance dal vivo e cover".

Il catalogo che sarà reso disponibile in un primo momento includerà clip di artisti come Ariana Grande, Olivia Dean, BABYMONSTER, Addison Rae, Tyler Childers, Natanael Cano e Carín León.

"Quando lo scorso anno abbiamo introdotto i video musicali in versione beta in quasi 100 mercati, abbiamo visto come i video possano migliorare l'esperienza di ascolto, e gli utenti sono d'accordo”, ha aggiunto il DSP: “Un recente sondaggio di Burson ha rilevato che oltre il 70% degli utenti afferma che più contenuti video migliorerebbero la loro esperienza su Spotify. I video musicali si aggiungono a una serie di funzionalità come Countdown Pages, Canvas e Clips che aiutano gli artisti a entrare in contatto con i propri fan su Spotify. Con questo lancio, i fan possono continuare a vivere l'esperienza completa di un artista, andando oltre la sua musica".

"I video musicali sono spesso il momento in cui il mondo di un artista si illumina davvero per un ascoltatore: quando la canzone e le immagini si fondono e trasformano uno streaming in un fandom", ha concluso Charlie Hellman, Responsabile Musica di Spotify: "Offrendo i video musicali ufficiali agli ascoltatori Premium negli Stati Uniti e in Canada, offriamo un'esperienza di scoperta più ricca ai fan e forniamo entrate aggiuntive a editori e autori".

Spotify, lanciati i video per gli utenti premium in USA e Canada

Dopo l’introduzione in fase beta sui mercati internazionali dello scorso anno

Dal Regno Unito arriva un altro esempio di collaborazione virtuosa - tra privati - volta al sostegno degli spazi di musica dal vivo di base. Il Music Venue Trust, associazione di categoria che rappresenta i live club britannici, ha annunciato oggi un accordo pluriennale con la O2 Arena di Londra, una delle arene più prestigiose dell’intero Paese: l’intesa triennale, definita “rivoluzionaria” dall’associazione, “prevede che l'O2 effettui una donazione diretta al Music Venue Trust ogni volta che un nuovo artista si esibirà per la prima volta nell'arena”. “Questo - specifica il MTV in una nota - garantisce che l'ecosistema locale, che coltiva gli artisti nelle prime fasi della loro carriera, riceva un supporto tangibile e continuo dagli stessi luoghi che in seguito ospiteranno il loro successo”.

Nel 2025 l’O2 Arena ha ospitato oltre 50 debutti sul suo palcoscenico: secondo quanto stimato dagli ideatori dell’accordo, il sodalizio potrebbe fruttare entro il 2028 una donazione superiore al milione di sterline.

"Siamo orgogliosi di supportare l'ecosistema della musica dal vivo nel Regno Unito, a partire dai piccoli palchi delle comunità locali”, ha dichiarato Emma Bownes, SVP, Venue Programming di AEG Europe, società che gestisce l’arena: “Ogni artista che si esibisce per la prima volta all'O2 riflette la forza di questa rete di base. Grazie alla partnership con Music Venue Trust, investiamo nella filiera che coltiva la prossima generazione di artisti emergenti e garantisce loro un punto di partenza".

"Si tratta di una mossa estremamente significativa e gradita da parte dell'O2”, ha aggiunto Mark Davyd, CEO del Music Venue Trust: “Il successo delle nostre arene è direttamente collegato alla salute degli spazi di musica dal vivo di base, dove molti di questi headliner hanno iniziato il loro percorso. Questa partnership stabilisce un nuovo e potente punto di riferimento per il settore, dimostrando che le grandi arene possono partecipare attivamente a garantire il futuro del bacino di talenti. La nostra sfida a tutte le altre arene del Regno Unito è semplice: l'O2 ha preso l'iniziativa, ora è la vostra occasione per seguirla".

UK, un patto tra O2 e Music Venue Trust per i live club

L’arena londinese sosterrà i locali di musica dal vivo indipendenti per i prossimi tre anni

Siamo abituati ad associare Radio Norba al gruppo Mediaset per via di un sodalizio estivo di lunga durata: quello relativo a Battiti Live, il festival estivo di Radio Norba, che dal 2017 è trasmesso in tv su Italia 1. Ora questo sodalizio diventa ancora più ufficiale con l'acquisizione&nbsp;di Radio Norba. L’operazione avviene attraverso il passaggio al controllo del capitale di Genetiko, società editrice di Radio Norba e organizzatrice di eventi musicali come Battiti Live. Marco Montrone, già AD,&nbsp;collaborerà direttamente con Mediaset mantenendo il suo ruolo operativo e di amministratore delegato.

Oltre a consolidare il proprio ruolo di "primo&nbsp;gruppo radiofonico italiano per ascolti&nbsp;(42,9% nel giorno medio in base alle ultime rilevazioni)", specifica l'azienda in una nota, Radio Mediaset&nbsp;allarga così la propria presenza&nbsp;entrando direttamente nell’organizzazione di eventi musicali sul territorio, a partire da Battiti Live, con l'intenzione "di sviluppare nuovi progetti editoriali e di creare sinergie operative, sia per una migliore gestione delle frequenze, sia per una più efficace valorizzazione delle politiche commerciali nella raccolta pubblicitaria".

Radio Mediaset acquisisce Radio Norba

Si consolida la sinergia tra il gruppo e l'emittente, già sperimentata per eventi come Battiti Live

Secondo i dati elaborati da Muso.ai, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-753041/startup-musicali-il-focus-monetunes">Monetunes</a> - la startup fondata da Antonio Di Puorto all’inizio dell’anno operativa nel settore della gestione delle royalties e dei diritti d’autore - in soli undici mesi di attività è entrata nell’1% dei più attivi publisher musicali mondiali, posizionandosi nel top 1% globale per output di catalogo e utilizzo dei contenuti generati dagli utenti.

A partire dallo scorso gennaio, infatti, Monetunes ha accumulato oltre 1,4 miliardi di stream combinati su tutte le piattaforme, con oltre 2,4 miliardi di visualizzazioni UGC attribuite ai brani in gestione, e oltre 10 milioni di query su Shazam, con più di 789.000 video UGC che utilizzano audio rappresentato da Monetunes.

“Entrare nel top 1% non è stata una questione di volume fine a sé stesso”, ha dichiarato, in una nota, Di Puorto, Founder &amp; CEO di Monetunes: “Abbiamo progettato le nostre operazioni di publishing intorno ai creator: onboarding rapido, registrazioni dei brani intuitive e pagamenti delle royalty veloci. Questa combinazione è ciò che ha portato il nostro catalogo a totalizzare miliardi di stream in così poco tempo”.

A undici mesi dall’inizio delle attività Monetunes “rappresenta migliaia di artisti in tutto il mondo e gestisce la raccolta delle royalty in oltre 100 Paesi”, con un catalogo che include opere di - tra gli altri - Anuel AA, Charlie Puth, Chance The Rapper, Roberta Flack e Zedd.