StaGe! - Coordinamento Musica e Spettacolo Indipendente ed Emergente, entità che raggruppa diverse società e associazioni tra le quali AudioCoop, SILS - Sindacato Italiano Lavoratori Spettacolo, Martelive, SILB, Slow Music, Unione OBIS e MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti, per mezzo di una nota si è rivolto alle forze politiche attualmente impegnate nella campagna elettorale affinché nel dibattito in vista delle consultazioni del prossimo 25 settembre venga “messa al centro la nuova musica italiana”. “Siamo in una situazione drammatica: un'estate è ripartita per la musica ma solo per i grandi eventi, mentre le piccole realtà musicali e il circuito indipendente ed emergente soffrono sempre di più e ci sono sempre meno risorse economiche per i circuiti indipendenti ed emergenti e per gli esordienti”, si legge nella nota, dove al Governo si chiede l’istituzionalizzazione “di un Tavolo unico del settore musica nel suo rapporto con il Governo e il Parlamento”, oltre che l’immediata attuazione dei decreti attuativi previsti dal Codice dello Spettacolo dal Vivo approvato di recente da parte dell’esecutivo di prossima nomina. Le richieste, osserva StaGe!, sono state elaborate alla luce “del calo di operatori, artisti e lavoratori in regola che parla di una diminuzione di circa il 30% in meno rispetto a tre anni fa, della chiusura di un club dal vivo su due, della non ripartenza di almeno un festival e contest ogni tre, di un introito fino a meno del 70% per quanto riguarda i piccoli editori e produttori musicali indipendenti italiani, con il rischio chiusura per uno su tre, e di un minore incasso dei live fino a una media del meno 90% per tantissimi operatori e promoter indipendenti”. “Un dato complessivo altamente drammatico”, conclude la nota, “che non può che preoccupare e sul quale si deve intervenire se non si vuole perdere una ricchezza di creatività, competenza e professionalità che rischia di essiccare la pianta dell'innovazione musicale in Italia”.