Hanno conquistato il mondo, venendo nominati ai Grammy nel 2020 e conquistando le residency più prestigiose, tra Las Vegas e Ibiza, ma assicurano di avere come prima priorità quella di “mettere una bandierina in Italia”. Non per sfizio, raccontano i Meduza, trio milanese fondato da Mattia Vitale, Simone Giani e Luca De Gregorio diventato negli ultimi cinque anni una delle realtà di spicco della scena dance internazionale. “Siamo italiani, ed esserlo per noi è un motivo d’orgoglio”, assicurano: “Rafforzare la presenza nel nostro Paese significa moltissimo, per noi: quando suoniamo all’estero ci sono tanti italiani che vengono alle nostre serate, sentendosi a casa. E' stata questa sensazione a darci la spinta”. Dopo il sold-out fatto registrare all’Amnesia lo scorso sabato, 4 marzo, il trio ha annunciato oggi non solo una data al Fabrique di Milano dello show Odizzea per il prossimo 7 ottobre - uno spettacolo eseguito interamente dal vivo con visual realizzati ad hoc - ma anche la nascita della Aeterna Records, etichetta che vedrà i Meduza cimentarsi in prima persona nel ruolo di discografici. A inaugurare il catalogo della label sarà una versione edit - curata dallo stesso trio - di "Everything You Have Done", traccia firmata dal giovane producer pesarese Genesi. “Lo conosciamo da tempo”, spiegano Vitale, Giani e De Gregorio: “Anche lui, come noi, in passato ha vissuto esperienze che non l’hanno valorizzato, così abbiamo deciso di prenderlo a bordo di Aeterna per proiettarlo sulla ribalta internazionale. Partire da lui, per noi, è un segnale importante”. La label avrà un vero e proprio quartier generale, nel capoluogo lombardo, con due studi e gli uffici che ospiteranno il team reclutato dal trio. “E’ stata una scelta obbligata”, raccontano: “Siamo sempre in giro e ci serviva uno spazio fisico per incontrarci, confrontarci e aprire la mente. Nel lanciarci in questa avventura abbiamo preso come modello la Media Records [storica etichetta bresciana fondata da Gianfranco Bortolotti diventato negli anni uno dei brand più riconoscibili sul panorama internazionale], che negli anni Novanta ha portato la dance italiana alla conquista dei mercati globali”. In termini tecnici, Aeterna Records sarà una indie in tutto e per tutto, che ha in Vitale, Giani e De Gregorio gli A&R e i produttori artistici: slegata dalle major, la label fa affidamento per i servizi di distribuzione sul distaccamento londinese di Ada, la controllata di Warner Music alla quale si sono già rivolte - tra le altre - la Dim Mak di Steve Aoki, la Daft Life dei Daft Punk e la Strictly Rhythm, e si configura essenzialmente come lo sbocco discografico per le tracce club prodotte o individuate dal gruppo. In caso di crossover con il mercato mainstream, interverrà - in licenza - Universal Music, la major presso la quale i Meduza sono sotto contratto. “Il mercato musicale, oggi, è molto veloce”, osservano loro: “Una soluzione come questa facilità molto il nostro lavoro, se non altro sul fronte della pubblicazione. Vedere un brano che tu percepisci come attuale venire messo in coda per la pubblicazione da una grande realtà discografica diventa decisamente faticoso anche per chi ci ascolta live, che in certi casi è costretto ad aspettare due anni prima di risentire un pezzo sulle piattaforme streaming. In questo modo le tempistiche dipendono solo da noi”. Con un obiettivo di circa una dozzina di singoli da pubblicare all’anno, tra produzioni proprie ed edit di terzi - che saranno “messi alla prova con degli spin all’interno dei nostri set, perché saranno le reazioni del pubblico a decidere” - Aeterna Records ha già pronte le prossime due uscite, che saranno entrambe firmate dai Meduza. E poi? Entro il 2023 sarà definita anche l’area riservata al merchandising, che offrirà tanto articoli fisici quanto l’accesso a esperienze esclusive live. Ci sarà anche un fronte digitale - tra NFT, metaverso e Web3 - sul quale Aeterna opererà? “Il mercato va in quella direzione”, conclude il trio: “Una volta completato il lancio dell’etichetta perché no?”. Per adesso, tuttavia, meglio non mettere troppa carne al fuoco: “Oggi come oggi ci occupiamo solo di musica: è quella la nostra priorità”.