Il celebre produttore cinematografico David Puttnam e alcune personalità del mondo politico britannico (l’onorevole laburista Frank Dobson, il ministro James Purnell e l’ex ministro Chris Smith) sono stati i primi a rispondere all’appello di Robin Millar, attuale titolare degli studi di registrazione londinesi Whitfield Street che rischiano lo sfratto definitivo dopo che i proprietari dell’immobile hanno deciso di venderlo ad un operatore immobiliare (vedi News). Un finanziamento iniziale di 100 mila sterline (oltre 147 mila euro) dovrebbe consentire a Millar di tenere in vita la struttura per almeno un altro anno e mezzo, ma questo non è bastato a tranquillizzarlo: “Continua a rattristarmi profondamente la possibilità che quello che io considero il miglior studio di registrazione che Londra abbia mai avuto possa chiudere i battenti per sempre” ha dichiarato il produttore, rilanciando il suo sos alle facoltose rock star che dei Whitfield Street si sono spesso servite in passato. “Non posso credere”, ha aggiunto Millar, che “Jimmy Page, Robert Plant, Ozzy Osbourne, Madonna, i Pet Shop Boys, i Darkness, i Depeche Mode, Sade, Sir Elton John, i Coldplay e i Doves – per citare solo quelli che vi hanno lavorato da quando li gestisco io - siano felici di veder chiudere per sempre un posto che hanno tanto amato”. La cifra necessaria a scongiurare lo sfratto si aggirerebbe intorno al milione di sterline, un milione e 470 mila euro.