"A quanto risulta, ci sono centinaia - se non migliaia - di titolari di account DistroKid che hanno subito ail ritiro di contenuti dalle piattaforme a causa di avvisi di rimozione errati". È la denuncia mossa dall'etichetta indie Doeman Music Group Media nei confronti di DistroKid, società di distribuzione digitale fondata da Philip J. Kaplan, depositata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il Southern District di New York, in cui è stato specificato che Distrokid ha infranto il suo dovere fiduciario nei confronti dell'etichetta non fornendo informazioni, a causa delle proprie politiche aziendali, che l'avrebbero aiutata a tutelarsi da una contestazione di violazione del copyright da parte di terzi (in genere, i DSP non consentono ai singoli di caricare contenuti sui loro server, ma devono passare attraverso un distributore musicale riconosciuto). Oltre a DistroKid, è stata citata in giudizio anche l'artista hip-hop indie Raquella George- alias Rocky Snyda: nel 2020 Damien Wilson, noto anche come Frosty the Doeman, l'aveva ingaggiata per aggiungere tre secondi della sua voce a una canzone che stava registrando, intitolata “Scary Movie”. Wilson pagò George per la performance e inserì il suo nome nei crediti della canzone. Dopo l'uscita del brano, Wilson e George hanno avuto un "litigio personale" che, secondo la denuncia, è stato il risultato di false voci sull'artista riportate alla cantante, la quale ha voluto interrompere la loro relazione, chiedendo che il suo nome fosse rimosso dal brano; ma lui "si è rifiutato di modificare il suo lavoro per soddisfare la sua richiesta", informandola che non deteneva alcun diritto di copyright sul brano. Nel gennaio del 2021, DistroKid ha comunicato a Wilson che “Scary Movie” - e l'intero EP- era stato rimosso dalle piattaforme di streaming dal momento che George "ha falsamente dichiarato di essere la detentrice dei diritti d'autore del brano", usando il sistema di notifica e di takedown degli Stati Uniti. DistroKid non ha comunicato all'etichetta di Wilson, Doeman Music Group, a quali piattaforme erano state inviate le richieste di rimozione di George, e ha chiesto alla label di risolvere la questione direttamente con lei. Inoltre, DistroKid ha continuato a tenere nascoste queste informazioni a Doeman anche dopo aver saputo che George aveva interrotto i contatti con Wilson e la sua etichetta, spiegando: "La politica interna di DistroKid in merito ai takedown contro artisti ed etichette indie crea un ambiente in cui la musica può essere rimossa, ma a loro non viene fornita alcuna informazione o strumento, a parte quelle di contatto della parte che ha effettuato il takedown, per rimettere la musica online, specialmente quando si tratta di un abuso della legge sulla notifica". In base al Digital Millennium Copyright Act (DMCA) degli Stati Uniti, le piattaforme sono tenute a rimuovere i contenuti, come la musica, quando ricevono un avviso formale di rimozione da parte di un titolare di diritti che sostiene che il contenuto viola il copyright e consente all'entità il cui contenuto è stato preso di mira per il takedown di presentare una confutazione, entro 14 giorni dall'avviso di questo stesso. La legge prevede che il contenuto possa rimanere sulla piattaforma se la controparte dimostra che la parte accusata intende risolvere la questione in tribunale. Nella denuncia è specificato il rapporto tra un artista e una major: "Se una parte interessata al takedown invia a Spotify per la musica di Taylor Swift, la sua etichetta discografica utilizzerà la sua esperienza e le sue risorse per intraprendere le azioni correttive immediate e necessarie per evitare che la musica venga rimossa da Spotify. La sua etichetta principale invierebbe una contro-notifica il più rapidamente possibile. Così facendo, la musica non viene rimossa e i suoi fan possono continuare ad ascoltare la sua musica e le sue royalties continuano a maturare". Lo stesso trattamento non vale per gli artisti e le etichette indie, il cui rapporto con le piattaforme è controllato da distributori come DistroKid: "Un distributore musicale potrebbe non avere un incentivo finanziario allineato al fatto che la musica di un artista indie venga pubblicata online. Un distributore musicale come DistroKid incassa denaro in anticipo e annualmente... Quindi, dopo che la musica è stata pubblicata, c'è uno scarso incentivo economico per un distributore musicale come DistroKid a prendere misure extra per garantire che la musica rimanga online”. Nella denuncia è stato aggiunto: "Anche se un distributore musicale richiede una percentuale di royalties, tali pagamenti per molti artisti ed etichette indie possono essere incredibilmente bassi. Quindi, mantenere la musica pubblicata online non va necessariamente a vantaggio di un distributore musicale, perché i flussi possono essere così ridotti da non fornire valore finanziario". Wilson e la sua etichetta indipendente, Doeman, sono rappresentati dall'avvocato Megan Keenan dell'Information Dignity Alliance, uno studio legale no-profit con sede in Oregon che si descrive come focalizzato sull'"educazione e la difesa dell'uso dei dati, della proprietà intellettuale e delle pratiche etiche di informazione" e che "sostiene gli usi dei dati e della proprietà intellettuale che vanno a beneficio dell'interesse pubblico".