Il Sottosegretario con delega alla Musica Gianmarco Mazzi, al quale il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha affidato il compito di fare da interfaccia tra istituzioni e industria musicale italiana, è stato contestato da alcuni esponenti delle opposizioni in Commissione Cultura per un intervento compiuto durante un question time alla Camera dei Deputati. A sollevare il caso è stata la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti al termine della seduta presieduta da Giorgio Mulè tenutasi ieri, mercoledì 17 gennaio. “Il Sottosegretario [Mazzi], di fronte alla mia richiesta, legittima, attraverso un atto di sindacato ispettivo - un'interrogazione che riguardava la rimozione di Marino Sinibaldi da presidente del Centro per il libro e la lettura -, ha pensato bene di rispondere prima illustrando lungamente il Regolamento, poi eludendo la necessità di dare una risposta nel merito sulle motivazioni che hanno portato alla nuova nomina e, infine, si è lanciato in una lunga invettiva politica contro la sinistra, definendo la stampa e molti giornali in maniera irridente”, ha spiegato Piccolotti: “La cosa grave è che, a un certo punto, ha pronunciato la seguente frase: se questo non vi piace, ebbene, dovrete farvene una ragione”. “Presidente, io le chiedo gentilmente di rappresentare al Sottosegretario Mazzi il nostro sdegno per questa modalità di relazione con il Parlamento”, ha proseguito da deputata: “Il Governo non è il padrone del vapore, il Governo deve al Parlamento spiegazioni su ogni sua singola scelta e i parlamentari della Repubblica hanno tutto il diritto di chiedere spiegazioni attraverso il sindacato ispettivo e di riceverle. Non è un atteggiamento tollerabile quello di una censura verbale che dice sostanzialmente: fatevene una ragione, non debbo spiegare nulla”. Le rimostranze di Piccolotti sono state supportate dal gruppo del Partito Democratico della Commissione Cultura. “Non abbiamo mai visto un rappresentate del governo rivolgersi al parlamento dicendo ‘comandiamo noi, fatevene una ragione’, chiederemo al presidente Mollicone, oggi palesemente in imbarazzo e lo ringraziamo per essere intervenuto, e anche al ministro Sangiuliano di richiamare formalmente il sottosegretario Mazzi durante un question time alla Camera accusandoci di ‘autoritarismo culturale’ e ‘amichettismo nella selezione della classe dirigente’ e chiudendo il suo intervento dicendo ‘comandiamo noi, fatevene una ragione’”, si legge in una nota riferita dall’Agenzia Nova: “Sono parole molto gravi per un rappresentante del governo che, al pari dei ministri, ha giurato di essere fedele alla Repubblica e di esercitare le funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione”.