Oltre settanta titoli, che spaziano dai Queen ad Angelo Branduardi, passando per - giusto per citarne solo alcuni - Sex Pistols, Rolling Stones, John Lennon, Who, Cure, Pearl Jam, David Sylvian, Elton John, Frank Zappa, Soft Cell, Hives, Paul Weller, Pulp e Tom Jones: <a href="https://www.rockol.it/tutto-su/record-store-day-2024-496136">l’edizione 2024 del Record Store Day</a> vedrà Universal Music riversare sul mercato oltre settanta pubblicazioni, che - per una precisa direttiva della multinazionale - saranno consegnate, nel pieno rispetto dello spirito della manifestazione, solo ai negozi di dischi indipendenti. Niente concessioni a piattaforme di e-commerce come Amazon, e nemmeno al <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742912/universal-music-italia-rinnovato-lo-shop-online-ufficiale">proprio servizio online D2C</a> - sul quale, pure, la filiale italiana della major ha da sempre puntato molto.

Negli uffici di via Benigno Crespi, a Milano, le operazioni sui titoli che domani,&nbsp;20 aprile, saranno spediti sugli scaffali dalla filiale italiana della major guidata da Lucian Grainge sono state coordinate dal commercial director Massimo Battaglia (nella foto, al centro), che insieme al product manager Claudio Magnani (a sinistra)&nbsp;e allo strategic marketing manager Marco Mircoli (a destra), più che passare in rassegna le gemme del proprio catalogo “fisico”, hanno preferito raccontare la storia dall’inizio. O, meglio, dall’inizio di quella che si credeva essere la fine.

“Era il 2000, l’anno dell’inizio della grande crisi della discografia”, ricorda Battaglia: “In Italia c’erano circa 700 negozi di dischi indipendenti, ai quali presto si sarebbero aggiunti i punti vendita delle catene di elettronica come Mediaworld e Euronics. Il formato fisico a trainare il mercato era il CD. Nel giro di poco tempo la grande distribuzione iniziò a funzionare, generando buoni fatturati, fino - tra il 2005 e il 2010 - ad assorbire il 40% delle vendite del segmento. All’epoca il vinile era già sparito dalla circolazione, perché era cambiato il paradigma distributivo: le grandi catene, per un CD originale che vendevano, smerciavano altri quattro CD-R, per le ragioni che tutti sappiamo”.

Una sorta di “mixed by Erry diffuso” (e digitalizzato) che presto sarebbe stato messo in crisi dalla prima smaterializzazione dei supporti.

“Nel 2008, sui mercati avanzati, è arrivato iTunes, ed è stata un’altra rivoluzione”, prosegue Battaglia: “Le case discografiche hanno iniziato a poter contare su un’altra fonte di revenue, pur non troppo consistente, se paragonata quella rappresentata dal supporto fisico negli anni Novanta: così, a fronte delle mutate condizioni di mercato, la discografia si è buttata sul merchandising, sfruttando i diritti di immagine”.

Il processo di conversione dei formati, tuttavia, doveva ancora compiersi.

“Il digitale ha iniziato ad avere un impatto a livello globale nel 2010, mentre il declino del segmento fisico sembrava inarrestabile”, racconta Battaglia: “Nel 2018 questo segmento si è arrestato completamente. Catene come Esselunga e Autogrill, che avevano progressivamente ridotto lo spazio dedicato alla vendita, hanno iniziato a togliere il prodotto dalla propria offerta in store. In termini di landscape, il mercato non era mai stato così stretto. A resistere, in uno scenario talmente ridotto, erano rimasti solo pochi negozi indipendenti e alcune catene di grande distribuzione”.

Proprio mentre la sola concezione del supporto musicale fisico sembrava definitivamente consegnata alla storia, ecco - sul finire del decennio - la svolta.

“Per noi la vera e propria resurrezione del vinile è iniziata nel 2019, e - ancora oggi - è proprio il vinile a guidare il mercato del fisico”, aggiunge Magnani: “Universal Music UK, con la serie Back To Black, aveva già proposto nel 2009 nuove ristampe in vinile sotto forma di bundle, con un codice stampato allegato al supporto fisico che permetteva di scaricare lo stesso album sotto forma di mp3. Cominciammo anche noi a proporli sul mercato italiano, non nascondendo che inizialmente eravamo veramente sorpresi”.

Non solo Universal Music Italia fu colta di sorpresa. La resurrezione del vinile fu il più classico dei fulmini a ciel sereno che sorprese tutti con la guardia più o meno abbassata.

“A questa esplosione è seguito un boom della domanda”, spiega Battaglia: “L’industria dell’hardware - nello specifico, dell’hi-fi - si era rimessa in gioco con investimenti importanti, perché era aumentata la domanda di giradischi, creando un circolo virtuoso in grado di autoalimentarsi. Al quale, però, il nostro settore era impreparato: la domanda era enorme, inaspettata e veloce, cosa che ha innescato diverse criticità nella produzione. Molte fabbriche di vinile, ormai, erano state dismesse o riconvertite, mentre il fenomeno stava iniziando a esplodere a livello mondiale. Nel periodo peggiore siamo arrivati ad avere domande inevase per 8 milioni e 200mila pezzi”.

A rendere, se possibile, ancora più complessa la situazione fu la pandemia: le poche fabbriche ancora attive furono costrette a un periodo di stop forzato. Il termine dell’emergenza sanitaria, tuttavia, rilanciò ulteriormente il mercato - non solo online, ma anche “in presenza”. Costringendo le major, per certi versi, a rincorrere.

“Nell’immediato post-Covid, quando il pubblico aveva ricominciato a fare la vita di sempre, erano le indie a essere in vantaggio, sul vinile”, dice Magnani: “Il loro mercato, di nicchia, era ben presidiato. Noi, per tamponare l’emergenza, siamo arrivati a dare in sub-licenza a piccole etichette parte del nostro catalogo perché fosse stampato in vinile, pur di soddisfare la domanda. Per esempio, etichette storiche del nostro gruppo come Impulse e Verve si sono rivolte alla label di Jack White per la ristampa di alcuni titoli del loro catalogo, considerando l’alto livello qualitativo che offre lo stabilimento in Michigan della Third Man Records”.

Fino ad arrivare ai giorni nostri.

“Oggi il vinile assorbe, a livello globale, circa il 65% del mercato fisico”, spiega Battaglia: “Stiamo vivendo la seconda fase della riscoperta, dove la qualità va oltre la grammatura”. Perché, aggiunge Magnani, “la stampa di oggi è altamente specializzata, sempre più attenta alla sonorità. Penso, per esempio, alle stampe half-speed, alla realizzazione delle quali contribuiscono anche gli artisti con i loro staff tecnici. Fino a qualche anno fa la produzione non era così ricercata: oggi, al contrario, anche le conversioni da digitale ad analogico sono fatte a regola d’arte. Per quanto riguarda la stampa, poi, possiamo contare su eccellenze come la tedesca Optimal e la ceca GZ, che producono vinili per tutte le major esportando anche negli Stati Uniti”.

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“Il processo di riscoperta del vinile è durato 25 anni: oggi a questo formato si sono avvicinati moltissimi giovani, per i quali l'LP è una novità assoluta, mai vista quasi nemmeno in casa dei genitori”, riflette Battaglia: “Il consumo in vinile di titoli frontline - come, per esempio, del nuovo album di Billie Eilish - sta crescendo. L’ascolto di un disco è diventato un vero e proprio rito, antitetico alla velocità dello shuffle sulle playlist. La cosa interessante è che l’espansione di questo formato ha ancora margine: le società di hardware, che per ragioni industriali ragionano più sul lungo termine, stanno ancora investendo molto nella produzione. Questo ci dà linfa e ci motiva nel continuare a lavorare in questa direzione. Crediamo molto nel vinile, perché mercati avanzati come quelli britannico e americano sono ancora lontani dal raggiungere la saturazione”.

“Situazione, questa, che ha innescato un ulteriore cambiamento delle dinamiche di distribuzione”, prosegue Battaglia: “Con la pandemia la vendita online è cresciuta anno dopo anno, aprendosi a un mercato importante e azzerando, di fatto, le problematiche relative alla territorialità. Basti dire che oggi, nel 2024, l’online - da solo - rappresenta oltre il 50% della quota di vendita di vinile, con una netta prevalenza di Amazon, al quale si affiancano i grandi distributori attivi anche in Rete e i servizi D2C delle major. Con la fine delle restrizioni c’è stata anche una riscoperta dei punti vendita, dei negozi di prossimità: dopo un periodo in cui, purtroppo, abbiamo celebrato i funerali di tante rivendite storiche, oggi anche in questo segmento stiamo vivendo una rinascita. Presso i punti vendita specializzati il vinile, ormai, rappresenta il 90% delle vendite di supporti fisici”.

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La strategia della filiale italiana di UMG non è quella di mettere il prodotto al centro di operazioni appariscenti come - per esempio - l’apertura di pop up store brandizzati - “Non è nelle nostre corde”, precisa Mircoli: “E’ più qualcosa da etichette indipendenti, con un forte connotazione del brand. Per quanto ci riguarda, è sull’artista che verte la nostra comunicazione. E il D2C, oltre a offrirci numerosi strumenti di targetizzazione e di comunicazione diretta con fan e cultori della musica, consente di accorciare la filiera, risparmiando sui costi di gestione e trasporto”.

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“Direttamente, come Universal Music Italia, serviamo 184 negozi in tutto il Paese. Di tutta la nostra produzione in vinile, il 20% viene assorbito dai negozi indipendenti, il resto dai grandi distributori, che servono complessivamente circa 500 negozi in tutta Italia”, conclude Battaglia: “Al momento, sul mercato globale, lo split tra digitale e fisico è di circa 80 a 20, con una discreta porzione di sovrapposizione, rappresentata dagli heavy spender, che apprezzano il vinile pur essendo quasi sempre titolari di un abbonamento a pagamento a un servizio streaming: ci aspettiamo che il fatturato del segmento cresca ulteriormente, più in termini di valore che numerici, proprio perché riferito a una fascia di appassionati che ha esigenze precise per quanto riguarda i propri acquisti, più disponibile a spendere quando si tratta di esaudire desideri particolari. In sostanza, è quello che il nostro presidente, Lucian Grainge, ha identificato nel super-fan: una nicchia di pubblico molto particolare, alla quale bisogna sapersi rivolgere e stare vicini”.

Oltre settanta titoli, che spaziano dai Queen ad Angelo Branduardi, passando per - giusto per citarne solo alcuni - Sex Pistols, Rolling Stones, John Lennon, Who, Cure, Pearl Jam, David Sylvian, Elton John, Frank Zappa, Soft Cell, Hives, Paul Weller, Pulp e Tom Jones: <a href="https://www.rockol.it/tutto-su/record-store-day-2024-496136">l’edizione 2024 del Record Store Day</a> vedrà Universal Music riversare sul mercato oltre settanta pubblicazioni, che - per una precisa direttiva della multinazionale - saranno consegnate, nel pieno rispetto dello spirito della manifestazione, solo ai negozi di dischi indipendenti. Niente concessioni a piattaforme di e-commerce come Amazon, e nemmeno al <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742912/universal-music-italia-rinnovato-lo-shop-online-ufficiale">proprio servizio online D2C</a> - sul quale, pure, la filiale italiana della major ha da sempre puntato molto.

Negli uffici di via Benigno Crespi, a Milano, le operazioni sui titoli che domani,&nbsp;20 aprile, saranno spediti sugli scaffali dalla filiale italiana della major guidata da Lucian Grainge sono state coordinate dal commercial director Massimo Battaglia (nella foto, al centro), che insieme al product manager Claudio Magnani (a sinistra)&nbsp;e allo strategic marketing manager Marco Mircoli (a destra), più che passare in rassegna le gemme del proprio catalogo “fisico”, hanno preferito raccontare la storia dall’inizio. O, meglio, dall’inizio di quella che si credeva essere la fine.

“Era il 2000, l’anno dell’inizio della grande crisi della discografia”, ricorda Battaglia: “In Italia c’erano circa 700 negozi di dischi indipendenti, ai quali presto si sarebbero aggiunti i punti vendita delle catene di elettronica come Mediaworld e Euronics. Il formato fisico a trainare il mercato era il CD. Nel giro di poco tempo la grande distribuzione iniziò a funzionare, generando buoni fatturati, fino - tra il 2005 e il 2010 - ad assorbire il 40% delle vendite del segmento. All’epoca il vinile era già sparito dalla circolazione, perché era cambiato il paradigma distributivo: le grandi catene, per un CD originale che vendevano, smerciavano altri quattro CD-R, per le ragioni che tutti sappiamo”.

Una sorta di “mixed by Erry diffuso” (e digitalizzato) che presto sarebbe stato messo in crisi dalla prima smaterializzazione dei supporti.

“Nel 2008, sui mercati avanzati, è arrivato iTunes, ed è stata un’altra rivoluzione”, prosegue Battaglia: “Le case discografiche hanno iniziato a poter contare su un’altra fonte di revenue, pur non troppo consistente, se paragonata quella rappresentata dal supporto fisico negli anni Novanta: così, a fronte delle mutate condizioni di mercato, la discografia si è buttata sul merchandising, sfruttando i diritti di immagine”.

Il processo di conversione dei formati, tuttavia, doveva ancora compiersi.

“Il digitale ha iniziato ad avere un impatto a livello globale nel 2010, mentre il declino del segmento fisico sembrava inarrestabile”, racconta Battaglia: “Nel 2018 questo segmento si è arrestato completamente. Catene come Esselunga e Autogrill, che avevano progressivamente ridotto lo spazio dedicato alla vendita, hanno iniziato a togliere il prodotto dalla propria offerta in store. In termini di landscape, il mercato non era mai stato così stretto. A resistere, in uno scenario talmente ridotto, erano rimasti solo pochi negozi indipendenti e alcune catene di grande distribuzione”.

Proprio mentre la sola concezione del supporto musicale fisico sembrava definitivamente consegnata alla storia, ecco - sul finire del decennio - la svolta.

“Per noi la vera e propria resurrezione del vinile è iniziata nel 2019, e - ancora oggi - è proprio il vinile a guidare il mercato del fisico”, aggiunge Magnani: “Universal Music UK, con la serie Back To Black, aveva già proposto nel 2009 nuove ristampe in vinile sotto forma di bundle, con un codice stampato allegato al supporto fisico che permetteva di scaricare lo stesso album sotto forma di mp3. Cominciammo anche noi a proporli sul mercato italiano, non nascondendo che inizialmente eravamo veramente sorpresi”.

Non solo Universal Music Italia fu colta di sorpresa. La resurrezione del vinile fu il più classico dei fulmini a ciel sereno che sorprese tutti con la guardia più o meno abbassata.

“A questa esplosione è seguito un boom della domanda”, spiega Battaglia: “L’industria dell’hardware - nello specifico, dell’hi-fi - si era rimessa in gioco con investimenti importanti, perché era aumentata la domanda di giradischi, creando un circolo virtuoso in grado di autoalimentarsi. Al quale, però, il nostro settore era impreparato: la domanda era enorme, inaspettata e veloce, cosa che ha innescato diverse criticità nella produzione. Molte fabbriche di vinile, ormai, erano state dismesse o riconvertite, mentre il fenomeno stava iniziando a esplodere a livello mondiale. Nel periodo peggiore siamo arrivati ad avere domande inevase per 8 milioni e 200mila pezzi”.

A rendere, se possibile, ancora più complessa la situazione fu la pandemia: le poche fabbriche ancora attive furono costrette a un periodo di stop forzato. Il termine dell’emergenza sanitaria, tuttavia, rilanciò ulteriormente il mercato - non solo online, ma anche “in presenza”. Costringendo le major, per certi versi, a rincorrere.

“Nell’immediato post-Covid, quando il pubblico aveva ricominciato a fare la vita di sempre, erano le indie a essere in vantaggio, sul vinile”, dice Magnani: “Il loro mercato, di nicchia, era ben presidiato. Noi, per tamponare l’emergenza, siamo arrivati a dare in sub-licenza a piccole etichette parte del nostro catalogo perché fosse stampato in vinile, pur di soddisfare la domanda. Per esempio, etichette storiche del nostro gruppo come Impulse e Verve si sono rivolte alla label di Jack White per la ristampa di alcuni titoli del loro catalogo, considerando l’alto livello qualitativo che offre lo stabilimento in Michigan della Third Man Records”.

Fino ad arrivare ai giorni nostri.

“Oggi il vinile assorbe, a livello globale, circa il 65% del mercato fisico”, spiega Battaglia: “Stiamo vivendo la seconda fase della riscoperta, dove la qualità va oltre la grammatura”. Perché, aggiunge Magnani, “la stampa di oggi è altamente specializzata, sempre più attenta alla sonorità. Penso, per esempio, alle stampe half-speed, alla realizzazione delle quali contribuiscono anche gli artisti con i loro staff tecnici. Fino a qualche anno fa la produzione non era così ricercata: oggi, al contrario, anche le conversioni da digitale ad analogico sono fatte a regola d’arte. Per quanto riguarda la stampa, poi, possiamo contare su eccellenze come la tedesca Optimal e la ceca GZ, che producono vinili per tutte le major esportando anche negli Stati Uniti”.



“Il processo di riscoperta del vinile è durato 25 anni: oggi a questo formato si sono avvicinati moltissimi giovani, per i quali l'LP è una novità assoluta, mai vista quasi nemmeno in casa dei genitori”, riflette Battaglia: “Il consumo in vinile di titoli frontline - come, per esempio, del nuovo album di Billie Eilish - sta crescendo. L’ascolto di un disco è diventato un vero e proprio rito, antitetico alla velocità dello shuffle sulle playlist. La cosa interessante è che l’espansione di questo formato ha ancora margine: le società di hardware, che per ragioni industriali ragionano più sul lungo termine, stanno ancora investendo molto nella produzione. Questo ci dà linfa e ci motiva nel continuare a lavorare in questa direzione. Crediamo molto nel vinile, perché mercati avanzati come quelli britannico e americano sono ancora lontani dal raggiungere la saturazione”.

“Situazione, questa, che ha innescato un ulteriore cambiamento delle dinamiche di distribuzione”, prosegue Battaglia: “Con la pandemia la vendita online è cresciuta anno dopo anno, aprendosi a un mercato importante e azzerando, di fatto, le problematiche relative alla territorialità. Basti dire che oggi, nel 2024, l’online - da solo - rappresenta oltre il 50% della quota di vendita di vinile, con una netta prevalenza di Amazon, al quale si affiancano i grandi distributori attivi anche in Rete e i servizi D2C delle major. Con la fine delle restrizioni c’è stata anche una riscoperta dei punti vendita, dei negozi di prossimità: dopo un periodo in cui, purtroppo, abbiamo celebrato i funerali di tante rivendite storiche, oggi anche in questo segmento stiamo vivendo una rinascita. Presso i punti vendita specializzati il vinile, ormai, rappresenta il 90% delle vendite di supporti fisici”.



La strategia della filiale italiana di UMG non è quella di mettere il prodotto al centro di operazioni appariscenti come - per esempio - l’apertura di pop up store brandizzati - “Non è nelle nostre corde”, precisa Mircoli: “E’ più qualcosa da etichette indipendenti, con un forte connotazione del brand. Per quanto ci riguarda, è sull’artista che verte la nostra comunicazione. E il D2C, oltre a offrirci numerosi strumenti di targetizzazione e di comunicazione diretta con fan e cultori della musica, consente di accorciare la filiera, risparmiando sui costi di gestione e trasporto”.



“Direttamente, come Universal Music Italia, serviamo 184 negozi in tutto il Paese. Di tutta la nostra produzione in vinile, il 20% viene assorbito dai negozi indipendenti, il resto dai grandi distributori, che servono complessivamente circa 500 negozi in tutta Italia”, conclude Battaglia: “Al momento, sul mercato globale, lo split tra digitale e fisico è di circa 80 a 20, con una discreta porzione di sovrapposizione, rappresentata dagli heavy spender, che apprezzano il vinile pur essendo quasi sempre titolari di un abbonamento a pagamento a un servizio streaming: ci aspettiamo che il fatturato del segmento cresca ulteriormente, più in termini di valore che numerici, proprio perché riferito a una fascia di appassionati che ha esigenze precise per quanto riguarda i propri acquisti, più disponibile a spendere quando si tratta di esaudire desideri particolari. In sostanza, è quello che il nostro presidente, Lucian Grainge, ha identificato nel super-fan: una nicchia di pubblico molto particolare, alla quale bisogna sapersi rivolgere e stare vicini”.

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Record Store Day: il vinile secondo Universal Music Italia

Industria

Il racconto di una rinascita e il perché di un futuro che è lecito aspettarsi radioso…

L'industria musicale sta attraversando un cambiamento significativo, guidato dai cosiddetti "superfans". Questi fan devoti vanno oltre il semplice ascolto, dimostrando un forte supporto agli artisti attraverso azioni concrete.

Con lo streaming saturo di nuova musica, emerge la necessità di monetizzare il legame tra fan e artisti. Piattaforme come Spotify stanno adattando i loro modelli per premiare il coinvolgimento attivo degli ascoltatori.

Questo fenomeno ha un impatto sull'intera industria musicale, spingendo verso relazioni più autentiche e durature con il pubblico. È un cambiamento che ridefinisce il concetto stesso di successo nell'industria musicale del futuro.

Tutti i dettagli sono spiegati&nbsp;su&nbsp;<a href="https://www.rockol.it/podcast">https://www.rockol.it/podcast</a>&nbsp;e su tutte le piattaforme di streaming&nbsp; ogni giovedì, dal 18 aprile al 13 giugno, alle 11:30.

<h2>Rockol MusicBiz</h2>

Questo Podcast è la voce di Rockol MusicBiz, la nostra piattaforma dedicata all’industria musicale e ai suoi protagonisti (<a href="https://musicbiz.rockol.it/">musicbiz.rockol.it</a>). Eventi, notizie, annunci, dati, aziende, persone: la trasformazione del settore avviene ogni giorno e, nel podcast, esploriamo le maggiori tendenze che lo attraversano e lo cambiano. Ogni episodio è dedicato a un tema forte, ogni puntata è un tassello che racconta a professionisti, aspiranti tali e fans dell’industria musicale i modelli di business e l’innovazione che li caratterizza. Rockol MusicBiz nasce da un’idea di Giampiero Di Carlo, fondatore e CEO di Rockol. E’ realizzato con la collaborazione tecnica di Bluescore Studio (registrazione), Davide Biagianti (editing), Arianna Raffaelli (marketing) e Davide Poliani (redazione). Musica, sigle e stacchi sono a cura di Domenic Bucci.

Rockol MusicBiz, il podcast: Superfans, prima parte (1/2)”

Episodio 3: le nuove dinamiche del rapporto tra artisti e fan

Nella serata di ieri la diretta su Rai 3 dell’edizione 2024 del Concerto del Primo Maggio di Roma ha registrato uno share dell’11,9%, per un totale di 1 milione e 837mila telespettatori. Nel pomeriggio i telespettatori sono stati 1,2 milioni (11,1%) durante l’anteprima, fino alle 16, per poi salire a 1,5 milioni (12,6%) tra le 16 e le 19. Nella fascia preserale l’evento ha fatto segnare uno share pari al 10,5% (2 milioni e 50mila telespettatori).

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Concerto del Primo Maggio 2024, in TV share all’11,9%

Oltre un milione e 800mila telespettatori per la maratona musicale dei sindacati al Circo Massimo

Morgan ha annunciato la firma di un contratto discografico con Warner Music Italy: l’artista ha rivelato di aver sottoscritto l’accordo dal backstage del <a href="https://www.rockol.it/news-744199/concerto-primo-maggio-2024-top-e-flop-recensione-e-commento">Concerto del Primo Maggio tenutosi ieri al Circo Massimo di Roma</a>.

"Dopo 17 anni torno ad avere un contratto con una major”, ha spiegato, come riferisce l’agenzia ANSA, il già leader dei Bluvertigo: “Mi hanno cercato loro. E’ una canzone a favore della musica: come insegna Orwell, il sistema promuove il rivoluzionario così localizza la rivoluzione".

“[A X Factor] tornerei sì, ma per distruggere tutto con la bomba atomica”, ha aggiunto Marco Castoldi: “A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c'è bisogno di far detonare l'energia musicale. In Italia ce n'è molta, ma è sedata. Dobbiamo portare su quel palco la vera musica e non solo l'economia. I soldi sono uno degli aspetti della vita, ma questo mondo invece ne è ossessionato”.

Morgan pubblicò il suo primo album da solista, “Canzoni dell'appartamento” del 2003, per Columbia / Sony Music Italy, che curarono la presentazione sui mercati anche del successivo “Non al denaro non all'amore nè al cielo” del 2005, il remake dello storico album di Fabrizio De André. Passato a BMG per “Da A ad A” del 2007, Castoldi tornò a Columbia per i due capitoli di “Italian Songbook” del 2009 e 2012. Il suo ultimo lavoro, l’EP realizzato in collaborazione con Pasquale Panella “Sì, certo l’amore”, è stato pubblicato da Incipit Records / Egea Music.

Morgan

Morgan entra nel roster di Warner Music Italy

L’annuncio del backstage del Concerto del Primo Maggio di Roma

Universal Music e TikTok hanno raggiunto un nuovo accordo di licenza: a darne annuncio, per mezzo di una nota congiunta, sono state la stessa major e la piattaforma social controllata dalla big tech cinese Bytedance, da tempo impegnate in un <a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/universal-music-vs-tiktok-496356">braccio di ferro per negoziare le condizioni di rinnovo</a> che aveva portato all’oscuramento (più o meno parziale) dei cataloghi di proprietà della multinazionale discografica.

La nuova intesa - definita “multidimensionale” - offrirà, stando all’annuncio, “significativi vantaggi leader del settore alla famiglia globale di artisti, autori ed etichette di UMG, restituendo la loro musica alla comunità globale di oltre un miliardo di persone su TikTok”.

“L'accordo congiunto segna una nuova era di collaborazione strategica tra le due società, costruita su un impegno condiviso per aiutare gli artisti e gli autori di Universal Music a raggiungere il loro potenziale creativo e commerciale”, spiegano le due aziende: “Sfruttando la tecnologia e le capacità di marketing e promozionali di TikTok, UMG e la piattaforma offriranno una migliore remunerazione agli autori e agli artisti di UMG, nuove opportunità promozionali e di engagement per i loro album e le loro canzoni, e protezioni all’avanguardia dall’utilizzo improprio dell’intelligenza artificiale generativa a beneficio del settore”.

“Questo nuovo capitolo nel nostro rapporto con TikTok si concentra sul valore della musica, sul primato dell’arte umana e sul benessere della comunità creativa”, ha dichiarato Lucian Grainge, Presidente e CEO di Universal Music Group: “Non vediamo l’ora di collaborare con il team di TikTok per promuovere gli interessi dei nostri artisti e dei nostri autori e spingere l’innovazione nel coinvolgimento dei fan, sostenendo al contempo la monetizzazione della musica sui social”.

“La musica è parte integrante dell’ecosistema TikTok e siamo lieti di aver trovato una strada da seguire con Universal Music Group”, ha aggiunto Shou Chew, CEO di TikTok: “Ci impegniamo a lavorare insieme per promuovere valore, scoperta e promozione di tutti gli straordinari artisti e autori di UMG, e approfondire la loro capacità di crescere, connettersi e interagire con la community di TikTok”.

L’accordo, ovviamente, implicherà il ripristino (“rapidamente”, specifica la nota, che aggiunge “a tempo debito” per quanto riguarda le opere le cui edizioni siano gestite da Universal Music Publishing) del repertorio di Universal Music sulla piattaforma. “Entrambe le società lavoreranno insieme per realizzare nuove opportunità di monetizzazione, utilizzando le crescenti capacità di e-commerce di TikTok, e lavoreranno insieme su campagne a sostegno degli artisti di UMG in tutti i generi e territori a livello globale”, spiega il comunicato: “TikTok continuerà a investire risorse significative nella creazione di strumenti incentrati sugli artisti che aiuteranno gli artisti di UMG a realizzare il loro potenziale sulla piattaforma in crescita, come Add Music to App, oltre che a un miglioramento della dashboard relativa ai dati e alle analisi, e a <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744174/cts-eventim-una-partnership-con-tiktok">funzionalità di biglietteria integrate</a>, che andranno a vantaggio degli artisti, sia finanziariamente che nella costruzione della loro base di fan globale utilizzando la scala e la comunità impegnata di TikTok, rafforzando al contempo le protezioni della sicurezza online per gli artisti e i loro fan”.

Inoltre, “TikTok e UMG lavoreranno insieme per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nell’industria musicale protegga l’arte umana e l’economia che affluisce a quegli artisti e cantautori. TikTok si impegna inoltre a collaborare con UMG per rimuovere dalla piattaforma la musica non autorizzata generata dall'intelligenza artificiale, nonché strumenti per migliorare l'attribuzione di artisti e cantautori”.

“Siamo lieti di dare il benvenuto a Universal Music e Universal Music Publishing su TikTok”, ha fatto sapere Ole Obermann, responsabile globale dello sviluppo del business musicale di TikTok: “Non vediamo l'ora di lavorare insieme per creare un percorso che crei connessioni più profonde tra artisti, creatori e fan. In particolare, lavoreremo insieme per garantire che gli strumenti di intelligenza artificiale siano sviluppati in modo responsabile per consentire una nuova era di creatività musicale e coinvolgimento dei fan, proteggendo al contempo la creatività umana”.

“Lo sviluppo di partnership trasformative con importanti innovatori è fondamentale per l'impegno di UMG nel promuovere un ambiente in cui artisti e cantautori prosperano” ha spiegato Michael Nash, Chief Digital Officer ed EVP, Universal Music Group: “Siamo lieti di rinnovare il nostro rapporto con TikTok basato su progressi significativi nelle opportunità commerciali e di marketing, nonché sulle protezioni fornite al nostro elenco leader del settore sulla loro piattaforma. Con i modi in continua evoluzione in cui l’interazione sociale, il coinvolgimento dei fan, la scoperta della musica e l’ingegno artistico convergono su TikTok, vediamo un grande potenziale nella nostra collaborazione per il futuro”.

Esprimendo gratitudine dei confronti delle tante entità - “organizzazioni per i diritti degli artisti, etichette indipendenti, editori musicali, gruppi di difesa della musica e, naturalmente, i tanti singoli artisti e autori che hanno espresso apertamente il loro sostegno” - che si sono schierate al fianco di Universal Music a partire dallo <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742074/universal-music-toglie-catalogo-da-tiktok-polemica-accordi-licenza">scorso 31 gennaio, data di inizio della vertenza</a>, Grainge - in una nota aziendale interna diffusa nella mattina di oggi, giovedì 2 maggio, ottenuta dalla stampa americana - ha specificato a beneficio dei dipendenti del gruppo le migliorie inserite nel nuovo accordo, soprattutto dal punto di vista finanziario.

“In base al nuovo accordo, il compenso di artisti e autori sarà maggiore rispetto al nostro precedente accordo, e il valore totale che gli artisti e gli autori di UMG otterranno da questa partnership sarà più strettamente allineato con altre piattaforme nella categoria della musica social”, ha spiegato il presidente e CEO di Universal Music: “TikTok implementerà strumenti e processi per aiutare ad affrontare i problemi di provenienza e attribuzione, aiutando artisti e autori a monetizzare in modo più efficace il proprio lavoro. (...) Nel 2017, mentre la crescita dei social media stava trasformando società, UMG e Facebook hanno stipulato il&nbsp; primo accordo in assoluto&nbsp; per monetizzare ciò che doveva ancora essere monetizzato: l’uso della musica sulle piattaforme social. Da quel primo accordo con Facebook, la continua crescita dei social media e del loro coinvolgimento nella musica gratuita è stata notevole. (...) i flussi di entrate derivanti da questo impegno musicale sociale generano decine di miliardi di dollari in entrate pubblicitarie per le piattaforme digitali (...) Date le ingenti somme che la musica genera per queste piattaforme, chiunque sostiene che la ‘promozione gratuita’ che offrono fornire sarebbe mai sufficiente e un giusto compenso per l’uso di quella musica sarebbe assurdo”.

“I flussi di entrate provenienti da diverse categorie che oggi sono ‘gratuite per il consumatore’ (come lo streaming con pubblicità, la sincronizzazione e i diritti connessi) rappresentano oltre il 30% di tutte le entrate per l'intero settore della musica registrata a livello mondiale, quasi il doppio&nbsp; di quanto fosse dieci anni fa”, ha concluso Grainge: “Per alcuni artisti, ciò può tradursi in una percentuale compresa tra il 20% e il 40% del loro reddito derivante dall’utilizzo dello loro registrazioni”.

Universal Music e TikTok, raggiunto un nuovo accordo di licenza

Torna la pace tra la major e la piattaforma: 'Una nuova era di collaborazione tra le due aziende'

PULSE Music Group, società di edizioni fondata nel 2008&nbsp; dai cantautori e produttori Scott Cutler, Josh Abraham e Anne Preven, ha annunciato una “joint venture creativa per l'editoria musicale” con Beautiful Mind del cantautore, produttore e artista di musica pop Jon Bellion per sviluppare e sostenere i talenti musicali emergenti.

A Bellion si uniranno in questa impresa il suo manager creativo di lunga data e amministratore delegato di Beautiful Mind, Matt Maschi, e il suo manager quotidiano Louis Coppola.

Commentando il nuovo accordo, Scott Cutler, co-CEO di PULSE Music Group, ha dichiarato: “Siamo molto concentrati a promuovere il lavoro di Jon e Matt come editori, e questo è qualcosa che facciamo eccezionalmente bene sotto forma di joint venture”.

Il primo artista firmato nell'ambito di questa nuova iniziativa è Elijah Noll, cantautore e polistrumentista di Los Angeles - il contratto di edizione riguarda le opere future; l’artista ha dichiarato: “Sono entusiasta di continuare a lavorare con Jon e la crew di Beautiful Mind e di ciò che verrà da questa nuova collaborazione con il team di PULSE Music Group. Sono grato di essere circondato da così tante persone di talento, creative e con la stessa mentalità".

Matt Maschi, CEO di Beautiful Mind, ha aggiunto: “Ho lavorato a stretto contatto con Elijah e il suo manager, Ari Goldstein, per cinque anni e non potrei essere più entusiasta di continuare questo viaggio con lui a fianco di Jon e PULSE Music Group”.

Annie Aberle, Vice Presidente, A&amp;R, PULSE Music Group, ha spiegato: ““Il team creativo&nbsp;di PULSE Music Group investe tanta energia per consentire agli artisti di raggiungere lo step successivo della loro carriera. Avere l'opportunità di svolgere questo tipo di lavoro a fianco di un partner del livello di Jon ha perfettamente senso: Elijah è pronto per un grande momento di successo e non vediamo l'ora di metterci al lavoro. Siamo entusiasti di essere in affari con tutti coloro che sono coinvolti in questo accordo”.

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PULSE Music e Beautiful Mind hanno annunciato una joint venture

L'accordo supporterà gli artisti emergenti

Sony Music ha lanciato Your Voice, Your Power, Your Vote, campagna apartitica per incoraggiare la partecipazione degli elettori alle elezioni dell’Unione Europea, con un focus sui giovani e sui gruppi sottorappresentati: realizzata in collaborazione con il Forum Europeo della Gioventù, che rappresenta oltre 100 organizzazioni giovanili in tutto il continente, l’iniziativa multipiattaforma coinvolge direttamente parte del roster della major. Artisti provenienti da tutti diversi paesi dell’Unione - tra gli altri, Il Volo dall’Italia, Goldielocks dalla Finlandia, Soso Maness dalla Francia, Szczyl dalla Polonia, Clueso dalla Germania, Rozalen dalla Spagna e Jackie Mere dalla Svezia - si rivolgeranno direttamente al pubblico per incoraggiare la partecipazione alla prossima tornata di consultazioni.

“Il 2024 è un anno elettorale per quasi la metà della popolazione mondiale, e le società civili prosperano quando tutti contribuiscono al processo democratico”, ha dichiarato&nbsp; Towalame Austin, Executive Vice President for Global Philanthropy and Social Impact di Sony Music: “I giovani sono fondamentali per una società vivace. Hanno a cuore il mondo in cui viviamo e sono attivi e impegnati ogni giorno attraverso movimenti diffusi, attivismo e altro ancora. Tuttavia, se da un lato l’azione sociale garantisce che le loro voci siano ascoltate, dall’altro anche il voto è fondamentale per garantire che siano ascoltate. Siamo lieti che i nostri artisti e autori si siano uniti per sostenere la campagna in vista delle elezioni europee di giugno”.

“Attraverso la nostra partnership con gli artisti miriamo a mobilitare ancora più giovani elettori per le prossime elezioni europee del 2024”, ha aggiunto María Rodríguez Alcázar, Presidente del Forum Europeo della Gioventù: “I giovani sono una parte vitale delle nostre società. Siamo la forza attiva dietro molti movimenti, partecipiamo ai dibattiti politici online e ci impegniamo nelle nostre comunità attraverso le organizzazioni. Ciò ci rende parte integrante della definizione della vita democratica. I giovani meritano rappresentanti che si preoccupino sinceramente delle nostre vite e diano priorità alle nostre preoccupazioni e idee. Presentarci al voto questo giugno farà sentire la nostra voce e ci assicurerà di non essere trascurati nel processo decisionale”.

Sony Music, al via ‘Your Voice, Your Power, Your Vote’

Dalla major una campagna per sensibilizzare i giovani al voto alle prossime elezioni UE

Hawkeye Music Publishing è la nuova società lanciata da un veterano dell’industria musicale: Richard Stumpf, già CEO/fondatore di Atlas Music Publishing (HYBE US), presidente di Imagem Music, US (Concord) e SVP di Cherry Lane Music (BMG).

Stumpf ha spiegato: “Lavorando a fianco di aziende tecnologiche e di catalogo, mi è apparso chiaro che esiste un enorme e crescente interesse per i diritti d'autore, sia dal punto di vista del consumatore che della proprietà. Volevo portare il business dei cataloghi, basato sulle relazioni, in una casa dove sapevo che la musica sarebbe stata trattata con il massimo rispetto e allo stesso tempo avere un partner che potesse aiutarmi ad amministrare Hawkeye, che sarebbe stato dedicato agli autori attivi. Ho trovato questo partner strategico in Round Hill Music. Josh Gruss e il suo team esemplificano cosa significa essere un partner proattivo che mette la musica e gli autori al primo posto”.

Tra i nuovi consulenti della società figurano, per l’appunto, Josh Gruss, fondatore e CEO di Round Hill Music, Sean Garrett, produttore/cantautore (Usher, Beyonce), Barry Ehrmann, fondatore/produttore di video Enliven Entertainment (Billy Joel, Lady Gaga, Travis Scott), Brandon Young, responsabile degli affari musicali di Activision Blizzard, Chris “Coach” Rodriguez, vicedirettore dei programmi e disc jockey presso 107. 1 The Peak (NY), Julio Guiu, presidente di Clipper's Music Group in Spagna, e Amy Berkholtz, stratega dei media digitali (Variety, vari ruoli di consulente nei settori dell'intrattenimento, dei media, della tecnologia e dell'impatto sociale), Ann Mincielli, ingegnere vincitore di un Grammy e che ha lavorato con Alicia Keys, nonché fondatrice di She is The Music e cofondatrice dei Jungle Studios.

Josh Gruss ha aggiunto: “Rich è un vero musicista con molte idee creative per massimizzare il valore dei diritti d'autore e degli scrittori. È un rispettato veterano del settore che sono felice di avere al fianco di Round Hill Music. Abbiamo già potuto dare il benvenuto a Warren Haynes come cliente di Round Hill Music e siamo grati a Rich per la presentazione e l'approvazione”.

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Hawkeye Music Publishing è la nuova società di Richard Stumpf

Tra i partner figura Josh Gruss, fondatore e CEO di Round Hill Music

All'inizio di questo mese, Spotify ha annunciato che avrebbe cambiato il modo in cui calcola i pagamenti dei diritti meccanici per autori e editori musicali negli Stati Uniti in seguito alla ricategorizzazione dei suoi livelli di abbonamento Premium: i nuovi 'pacchetti', offrendo ora accesso a musica più audiolibri, dovrebbero avere diritto a una tariffa meccanica inferiore (rispetto ai servizi di abbonamento musicale standard).

L’obiettivo non velato del DSP è riuscire a pagare agli autori una tariffa meccanica inferiore rispetto a quanto farebbe se tali livelli Premium fossero classificati come servizi musicali puri. 

L'idea che i servizi "confezionati" dovrebbero avere diritto a una tariffa meccanica inferiore è stata sancita nell'accordo “CRB IV'” (dove CRB sta per Copyright Royalty Board): firmato nel 2022 tra editori e Spotify negli Stati Uniti e riferito al periodo 2023-2027, consentirebbe di utilizzare la riclassificazione dei 'pacchetti' con il risultato di ridurre la percentuale del fatturato del DSP che, per legge, deve pagare agli autori e agli editori nel suo mercato più importante. 

Ma la NMPA – National Music Publishers Association - starebbe valutando un'azione legale contro Spotify che mirerebbe a annullare la nuova tariffa meccanica ribassata basata sul "pacchetto".

Non è la prima volta che Spotify e gli autori si scontrano, naturalmente, ma in un’intervista concessa a Tim Ingham di MBW il capo dell’associazione degli editori musicali americani non ha usato mezzi termini, accusando Spotify, fin dal suo lancio negli Stati Uniti tredici anni fa, di trattare costantemente come “servi” gli autori, ossia proprio coloro che ne rendono possibile il business. David Israelite rimarca che questo tentativo del DSP di riclassificare il suo servizio secondo la legge degli Stati Uniti, che comporterebbe una deduzione massiccia in ciò che paga agli autori, è da ritenersi per la NMPA legalmente impugnabile.

Negli Stati Uniti gli editori musicali e gli autori concedono in licenza le proprie opere diversamente dalle etichette discografiche, che operano in un mercato libero e negoziano i dettagli di ogni loro singolo contratto con ogni diverso abbonamento offerto dalle piattaforme. I primi, invece, sottostanno a una licenza obbligatoria (“blanket licence”) che, ogni cinque anni, tre giudici componenti il CRB negli Stati Uniti decidono in base a una struttura tariffaria che resta in vigore per cinque anni.

Israelite afferma che nel più recente accordo la logica dei pacchetti è stata mal digerita dalla NMPA fin dall’inizio. 

Per la cronaca, lo scorso novembre Spotify ha iniziato a regalare audiolibri come parte del servizio di abbonamento alla musica, pur senza che il cliente lo richiedesse, con un limite di 15 ore massime di ascolto per la funzionalità-audiolibro. Il 1° marzo, poi, è stato lanciato un abbonamento ad hoc per gli audiolibri a $ 9,99 al mese, affiancato a un’opzione da $ 10,99 per l'attuale Spotify 'Premium' con inclusi gli audiolibri: questo è il razionale in base al quale Spotify sta ora sostenendo che il suo nuovo abbonamento Premium musicale si qualifica come un "pacchetto"&nbsp;e, dunque, deve essere remunerato agli aventi diritto con tariffe diverse, con tagli drastici per gli autori.

La NMPA contesta il fatto che, così facendo, gli autori sono costretti ad accorpare le loro canzoni sottostando a una struttura tariffaria preimpostata, e non negoziata ad hoc; eccepisce, inoltre, che su Spotify ad oggi non esiste un'opzione di abbonamento esclusivamente musicale che non includa gli audiolibri di default.&nbsp;Teoricamente, applicando il meccanismo all’estremo, se Spotify decidesse di regalare il suo abbonamento alla musica gratuitamente autori ed editori – che sono remunerati in base a una percentuale sul fatturato – verrebbero pagati zero.

Resta da capire se Israelite e i suoi mandanti, nel combattere questo episodio, arriveranno a contestare legalmente anche la struttura impostata dal governo degli Stati Uniti, che è stata loro imposta.

Perché gli editori americani sono sul piede di guerra con Spotify

La NMPA accusa il DSP di giocare al ribasso aggrappandosi a un cavillo. E si prepara alla battaglia

TikTok prosegue nel suo programma di espansione nel mondo del ticketing: <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743895/tiktok-partnership-con-axs-per-vendita-biglietti-concerti-in-app">dopo l’accordo annunciato lo scorso 16 aprile con l’americana AXS</a>, la piattaforma controllata da Bytedance ha annunciato oggi una partnership con CTS Eventim, gigante europeo nei settori di biglietteria e live promoting.

Il sodalizio, modellato su quello siglato con l’azienda californiana - a sua volta titolare di un accordo con il gruppo di Brema per le Olimpiadi di Los Angeles del 2028 - permetterà agli artisti di vendere i biglietti per i propri spettacoli direttamente attraverso le pagine social, il tutto direttamente in app: l’integrazione, per il momento disponibile solo in Germania, sarà presto estesa ad altri mercati europei.

“Siamo davvero entusiasti di lanciare questa nuova partnership in Germania, dove Eventim detiene una posizione forte nel mercato del ticketing”, ha dichiarato Michael Kümmerle, Global Music Partnership Development Lead di TikTok: “Vogliamo dare agli artisti l’opportunità di promuovere le loro date dal vivo e aumentare la vendita dei biglietti attraverso grandi partner come Eventim, e non vediamo l’ora di offrire questa opportunità agli artisti di tutto il mondo nel prossimo futuro”.

“Come partner di artisti e promoter di concerti in Europa e nel mondo, siamo sempre alla ricerca di modi per arricchire i servizi che offriamo”, ha aggiunto Alexander Ruoff, coo di CTS Eventim: “Gli artisti ottengono un’esposizione incredibile attraverso la piattaforma TikTok, quindi siamo lieti che questa nuova partnership consentirà loro di tradurre tale visibilità in un nuovo, efficace canale di marketing”.

Nel 2023 CTS Eventim ha <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743494/cts-eventim-bilancio-2023-dividenti-piu-alti-mai-pagati">registrato ricavi per 2,3 miliardi di euro</a>, in aumento su base annua del 22%: il gruppo ha recentemente rafforzato il proprio posizionamento sul mercato europeo <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743594/ticketing-cts-eventim-acquisisce-see-tickets-vivendi">acquisendo See Tickets</a>, divisione dedicata al ticketing e all’organizzazione di eventi musicali della multinazionale francese Vivendi.

CTS Eventim, una partnership con TikTok

L’accordo, per il momento, è limitato alla sola Germania. Ma presto verrà esteso…

Gotobeat, startup londinese che si occupa della promozione di concerti, ha raccolto una somma non rivelata da investitori guidati da Velocity Capital e afferma che nel 2023 ha venduto più di 30.000 biglietti per eventi nella sua prima città operativa.

Il fondatore Max Busin ha dichiarato: “Siamo un promotore di concerti, ma stiamo abbracciando la tecnologia per offrire più valore agli artisti e ai locali e aumentare considerevolmente le possibilità di fare il tutto esaurito”.

La somma raccolta servirà per rafforzare la presenza nel settore live, mettendo a disposizione la propria tecnologia basata sull'A per “prevedere la domanda di artisti emergenti, mettendoli nel locale giusto al momento giusto per realizzare spettacoli da tutto esaurito”.

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Gotobeat, la promozione di artisti emergenti passa dall'AI

La startup londinese vuole mettere "gli artisti giusti sui palchi giusti"

Si chiama "noted. records" la nuova etichetta firmata Sony Music Entertainment (SME) Germania. Con sede a Berlino, la nuova label si impegna a coltivare e supportare la cultura elettronica e techno e a portare sul mercato le opere degli artisti emergenti a livello globale,&nbsp;offrendo l'accesso a un'ampia rete di produttori, autori e risorse, con l'obiettivo di avere un impatto culturale significativo.&nbsp;

Jean-Sebastien Permal, Vice President, A&amp;R Continental Europe &amp; Africa, Sony Music Entertainment ha spiegato: “Come genere musicale, la musica elettronica come genere non è mai stata così forte. Abbiamo riconosciuto la necessità di fornire una casa agli artisti con un'identità musicale unica”.

L'attività di A&amp;R e la strategia saranno supervisionate dal vicepresidente di A&amp;R per l'Europa e l'Africa di Sony Music Jean-Sebastien Permal, mentre il marketing e le operazioni saranno curate da dal Senior Production Manager Jenny Walzer, Senior Product Manager, che coprelo stesso ruolo anche per le etichette di musica dance NITRON di Sony Music, sempre&nbsp; a Berlino.

Con il lancio di noted. records arriva anche l'annuncio del suo primo ingaggio: Anfisa Letyago, una delle più interessanti DJ-producer della scena attuale, inaugurando la collaborazione con il nuovo brano “Feelin”.

Anfisa Letyago ha dichiarato: “Sono entusiasta di entrare a far parte di Sony Music! È un onore essere la loro artista di debutto sulla nuova etichetta 'noted'. Non vedo l'ora che arrivi il futuro”.

Jean-Sebastien Permal ha aggiunto: “Siamo entusiasti di avere Anfisa Letyago come prima artista firmata e siamo incredibilmente ambiziosi del suo progetto”.&nbsp;

Sony Music Germany ha una solida tradizione nello sviluppo delle carriere di artisti elettronici di successo su scala globale, come il produttore elettronico multi-platino Purple Disco Machine, il compositore certificato platino e oro Avaion o la leggenda dell'elettronica francese Jean-Michel Jarre.

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noted. records, la nuova label di musica elettronica firmata Sony

La prima artista del roster è la Dj Anfisa Letyago

Il 1° maggio, in occasione della Festa dei Lavoratori, si terranno eventi musicali in tutta Italia. Oltre al rinomato <a href="https://www.rockol.it/tutto-su/concerto-primo-maggio-211519">Concerto di Roma, ospitato dal Circo Massimo</a>, molte altre città proporranno performance dal vivo, offrendo agli appassionati di musica un'ampia scelta.

<h3>Bologna - Piazza Maggiore</h3>

Il concerto del Primo Maggio a Bologna, organizzato dalle articolazioni locali di Cgil, Cisl e Uil con la direzione artistica di Arci Bologna, ritorna quest'anno in Piazza Maggiore.&nbsp;L'evento si svolgerà dalle 16 a mezzanotte e vedrà esibirsi artisti locali e nazionali; tra i nomi più attesi ci saranno il leader dei Kings of Convenience Erlend Øye &amp; La Comitiva, Giovanni Truppi + Band vs Sibode Dj, Rumba de Bodas, Ele A, Egreen, Triflusso e Lion D. Inoltre, si esibiranno Alberto Bertoli, Camelot Band, EFFEDI, Bassapadana Social Club, P-Funking Band, Mulini a Vento, Scream &amp; Shout, Buster e i Load. La giornata sarà condotta da Irene Papotti e Claudio Succi di Radio Città Fujiko 103.1.

In sintesi:

Dove: Bologna - Piazza Maggiore

Quando: dalle ore 16:00 alle ore 24:00

Lineup: il leader dei Kings of Convenience Erlend Øye &amp; La Comitiva, Giovanni Truppi + Band vs Sibode Dj, Rumba de Bodas, Ele A, Egreen, Triflusso e Lion D, Alberto Bertoli, Camelot Band, EFFEDI, Bassapadana Social Club, P-Funking Band, Mulini a Vento, Scream &amp; Shout, Buster e i Load.

Ingresso: Libero&nbsp;

<h3>Catania - La Playa - Viale Presidente Kennedy - One Day Music Festival</h3>

La città siciliana Catania ospita la 15esima edizione del One Day Music Festival a partire dalle ore 10 all’Afrobar di Viale Kennedy. Gli artisti attesi sul palco di quest’anno sono: Anfisa Letyago, Angemi, Artie5ive, Clara, Colyn, Dyen, ElMatadorMc7, Fatima Hajji, KID Yugi, Musumeci B2b Phunkadelica, Nello Taver, Nerissima Serpe + Papa V, Rondodasosa, Samuele Brignoccolo, Silent Bob&amp; Sick Budd, Sud Sound System, Tony Boy, Trym, Ty1, Villbanks, Wehbba. I biglietti sono disponibili sul sito di Ticketsms a partire da € 53.

In sintesi:

Dove: Catania - Afrobar di Viale Kennedy&nbsp;

Quando: dalle ore 10:00 del 1 maggio alle ore 03:00 del 2 maggio

Lineup:&nbsp;Anfisa Letyago, Angemi, Artie5ive, Clara, Colyn, Dyen, ElMatadorMc7, Fatima Hajji, KID Yugi, Musumeci B2b Phunkadelica, Nello Taver, Nerissima Serpe + Papa V, Rondodasosa, Samuele Brignoccolo, Silent Bob&amp; Sick Budd, Sud Sound System, Tony Boy, Trym, Ty1, Villbanks, Wehbba.

Ingresso: Biglietti a partire da € 53

<h3>Leno (Brescia) - Parco Gino Vaia</h3>

Dal sabato 27 aprile al mercoledì primo maggio 2024, il Parco Gino Vaia di Leno (via Martin Luther King 1), in provincia di Brescia, ospiterà il Concertone del Primo Maggio, un festival di cinque giorni che unisce musica live, punti ristoro, espositori ed hobbisti. Organizzato dall'Associazione Baccano, l'evento è a ingresso libero e gratuito. Ecco il programma dei live a partire dalle ore 15.

<ul>
	<li>Sabato 27 aprile: Vama 3000, Kick e Daiistar</li>
	<li>Domenica 28 aprile: Give Vent, Girless, Sneer e Gab De La Vega &amp; The Open Cages</li>
	<li>Lunedì 29 aprile: Bacco Live Sector Dj-Set</li>
	<li>Martedì 30 aprile: Milanosport e Bee Bee Sea</li>
	<li>Mercoledì primo maggio: G. Pedersini, Zolle, Jaguero, Ta Ga Da e Le Capre a Sonagli</li>
</ul>

In sintesi:

Dove: Leno (Brescia) - Parco Gino Vaia

Quando: dalle ore 15:00

Lineup 1° maggio: G. Pedersini, Zolle, Jaguero, Ta Ga Da e Le Capre a Sonagli

Ingresso: Libero&nbsp;

<h3>Livorno - Fortezza Nuova</h3>

Il 1 maggio 2024, la Fortezza Nuova di Livorno ospiterà la Festa internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici dalle 11 in poi, organizzata da Cgil provincia di Livorno, Cgil Toscana e The Cage/Xlr Produzioni in collaborazione con Fortezza Village. A partire dalle 16:30 sul palco si alterneranno: Luarte Project,&nbsp; Bobo Rondelli, I matti delle Giuncaie.

In sintesi:

Dove: Livorno - Fortezza Nuova

Quando: concerti a partire dalle ore 16:30

Lineup: Luarte Project,&nbsp; Bobo Rondelli, I matti delle Giuncaie.

Ingresso: gratuito

<h3> 
Taranto - Parco Archeologico delle Mura Greche</h3>

A partire dal primo pomeriggio nel Parco Archeologico delle Mura Greche di Taranto si terrà l’Uno Maggio Libero e Pensante, evento in cui si esibiranno numerosi artisti italiani e internazionali. La conduzione sarà affidata a Valentina Petrini, Andrea Rivera, Martina Martorano e Serena Tarabini, mentre la direzione artistica sarà curata da Antonio Diodato, Roy Paci e Michele Riondino. Durante l'evento, interverranno sul palco rappresentanti di Amnesty International, Fridays For Future e NoTav, insieme a Roberto Salis, padre dell'insegnante e attivista Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, e altri ospiti come Mariangela Tarì, Parisa Nazari e Raffaele Crocco. Gli artisti che si esibiranno sono: Area, Brunori Sas, Serena Brancale, Cristiano Cosa, Frenetik, Valerio Lundini e I VazzaNikki, Mannarino, Mama Marias &amp; Don Ciccio, Marlene Kuntz, Gabriella Martinelli, Francesca Michielin, N.A.I.P. , Emma Nolde, Willie Peyote, Selton, Terraross, Tre allegri ragazzi morti, Malvax.

In sintesi:

Dove: Taranto - Parco Archeologico delle Mura Greche

Quando: dalle ore 14:00

Lineup: Area, Brunori Sas, Serena Brancale, Cristiano Cosa, Frenetik, Valerio Lundini e I VazzaNikki, Mannarino, Mama Marias &amp; Don Ciccio, Marlene Kuntz, Gabriella Martinelli, Francesca Michielin, N.A.I.P., Emma Nolde, Willie Peyote, Selton, Terraross, Tre allegri ragazzi morti, Malvax.

Ingresso: gratuito

<h3>Traversetolo (Parma) - Piazza V. Veneto - Festival Rock&nbsp;</h3>

La festa dei lavoratori ritorna a Traversetolo con il Festival Rock organizzato da Pro loco Traversetolo e l'Amministrazione comunale. Dalle 14 alle 23:30, quattro punti musicali ospiteranno 19 artisti in piazza V. Veneto, piazzetta V. Veneto, piazza Fanfulla con il Kaiman stage ed Ex Enel stage. Il Festival proporrà una varietà di generi musicali, dall'electropop all'hard rock, dal jazz alla trap.&nbsp;Gli artisti sono: L’accademia Band, Fuoricampo, Demone Nobile, West Africa Monticelli,&nbsp;911xander, P23, Das Gas, The Criminal Chaos, Self Portrait, Ross Volta &amp; Jaime Dolce, Tafel Musik, Blues Station Band, Martin &amp; La Sua Band Con Mel Previte, Paul Venturi, Gayle And More, Schiavo Canta De André, Pagoda, Aileen Valca.

In sintesi:

Dove: Traversetolo (Parma) - Piazza V. Veneto

Quando: dalle ore 14:00 alle ore 23:30

Lineup: L’accademia Band, Fuoricampo, Demone Nobile, West Africa Monticelli,&nbsp;911xander, P23, Das Gas, The Criminal Chaos, Self Portrait, Ross Volta &amp; Jaime Dolce, Tafel Musik, Blues Station Band, Martin &amp; La Sua Band Con Mel Previte, Paul Venturi, Gayle And More, Schiavo Canta De André, Pagoda, Aileen Valca.

Ingresso: gratuito

<h3>Savignano sul Rubicone - Teatro Moderno - Lavoro in ballo</h3>

A Savignano sul Rubicone, l'evento "Il Lavoro in Ballo" celebra il Primo Maggio con musica e ballo, unendo tradizioni folkloristiche e nuove interpretazioni, occasione che celebra anche&nbsp;i 70 anni di Romagna mia. I concerti avranno inizio a partire dalle ore 18:00 fino alle 22:00. Gli artisti che saliranno sul palco:&nbsp;i Santa Balera, gli Alluvionati del liscio, l’Orchestrina di Molto Agevole, guidata da Enrico Gabrielli, Moreno Il Biondo &amp; Grande Evento e Roberta Cappelletti. Durante il pomeriggio ad accompagnare la musica dal vivo ci saranno i ballerini delle Sirene Danzanti di Rimini e il Gruppo Folk Italiano alla Casadei di Ravenna mentre l’animazione di strada sarà affidata al Trio D’Archi di Rodolfo Santandrea.&nbsp;L’ingresso agli eventi è libero. In caso di maltempo i concerti si terranno al Cinema Teatro Moderno.&nbsp;L'evento è a cura del MEI - Meeting delle etichetti indipendenti di Giordano Sangiorgi.

In sintesi:

Dove:Savignano sul Rubicone- Teatro Moderno

Quando: dalle ore 18:00 alle ore 22:00

Lineup:&nbsp;Santa Balera, gli Alluvionati del liscio, l’Orchestrina di Molto Agevole, guidata da Enrico Gabrielli, Moreno Il Biondo &amp; Grande Evento e Roberta Cappelletti

Ingresso: gratuito

&nbsp;

Per tutti gli altri appuntamenti potete consultare la <a href="https://www.rockol.it/concerti-ricerca?artista=&amp;provincia=&amp;citta=&amp;locale=&amp;dataDD=1&amp;dataMM=5&amp;dataYYYY=2024">sezione concerti.</a>

Primo Maggio: gli eventi musicali nelle piazze italiane

Non solo il Concertone di Roma: grandi artisti anche a...

Nel primo trimestre del 2024 Deezer ha registrato ricavi per 132,5 milioni di euro, in aumento del 15% su base annua: di questi, 86 milioni sono stati generati da contratti diretti con l’utenza (+5,2%), 43,3 da partnership siglate tra il DSP ed altre aziende - tra le altre, TIM e FNACDarty - (+40,3%) e 3,2 da altre fonti (+23,1%). 76,1 milioni sono stati generati solo dal mercato francese (+8,5%), mentre il resto del mondo ha contribuito al bilancio per 56,4 milioni (+25,2%).

Gli utenti sono saliti a quota 10,5 milioni a livello globale (+12,8%), 5,5 dei quali titolari di abbonamenti diretti (3,7 in Francia, 1,9 nel resto del mondo - dato, quest’ultimo, in flessione dell’11% su base annua), con i restanti 4,9 provenienti da partnership con aziende terze.

“La performance di Deezer nel primo trimestre del 2024 evidenzia un chiaro slancio e la prova che la nostra strategia è corretta”, ha commentato Stu Bergen, ceo ad interim della piattaforma dopo l’abbandono dell’ad Jeronimo Folgueira: “Offrendo esperienze uniche agli appassionati di musica di tutto il mondo, Deezer offre valore e innovazione a tutti i nostri stakeholder. Continuiamo a essere un catalizzatore per un cambiamento positivo, sfidando lo status quo in termini di remunerazione e prezzi, pur mantenendo il nostro incrollabile sostegno ad artisti e cantautori”.

Riguardo il modello artist centric varato lo scorso anno in collaborazione con Universal Music Group, Deezer ha annunciato di aver siglato un accordo per l’adozione della nuova modalità di retribuzione anche con Merlin, agenzia di licensing indipendente, definendo la mossa come “un altro passo avanti verso una remunerazione più equa per gli artisti con una rinnovata partnership che protegge il modo in cui la musica indipendente viene vissuta e valorizzata”.

Dallo scorso ottobre Deezer ha rimosso oltre 26 milioni di tracce, “inclusi contenuti non artistici, rumore e duplicati”, utilizzando “la nostra, avanzata tecnologia proprietaria”. “Il nostro team ha addestrato modelli avanzati in grado di riconoscere e distinguere specifiche tipologie di contenuti come rumore e musica funzionale”, ha fatto sapere l’azienda: “Nell'ambito del suo modello incentrato sull'artista, Deezer si impegna a applicare una politica dei fornitori più rigorosa per garantire contenuti di qualità eccezionale e migliorare l'esperienza dell'utente”.

Deezer, nel primo trimestre 2024 su ricavi e abbonati

Entrate a quota 132,5 milioni di euro e boom delle partnership

Ci sarà anche Motta tra gli speaker che interverranno il prossimo 21 maggio alla masterclass - in programma al Conservatorio di Milano e prodotto da Rockol MusicBiz - <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743872/2024-l-anno-dei-superfans-21-maggio-conservatorio-milano">“Oltre lo streaming: 2024, l’anno dei Superfans”</a>.

<div class='embed'><img src="https://images.rockol.it/rfzuB80NmmS1o7KqMnPtFLugNLI=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/l1009715-motta-credito-di-pepsy-romanoff-1.jpg" alt="https://images.rockol.it/rfzuB80NmmS1o7KqMnPtFLugNLI=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/l1009715-motta-credito-di-pepsy-romanoff-1.jpg" title="https://images.rockol.it/rfzuB80NmmS1o7KqMnPtFLugNLI=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/l1009715-motta-credito-di-pepsy-romanoff-1.jpg" class="img-responsive" /></div>

Polistrumentista, dopo aver co-fondato i Criminal Jokers - nei quali milita nel ruolo di batterista, dopo aver studiato composizione presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma sotto la guida di Ludovic Bource debutta nel 2016 con l’album “La fine dei vent’anni”, prodotto da Riccardo Sinigallia, che gli vale una Targa Tenco nella categoria dedicata alle opere prime, al quale segue “Vivere o morire” nel 2018. Dopo aver preso parte al Festival di Sanremo nel 2019 - con la canzone “Dov’è l’Italia” - prende parte all’album tributo a Fabrizio De André “Faber nostrum” (con una cover di “Verranno a chiederti del nostro amore”) e a “Microchip temporale” dei Subsonica, contribuendo al remix di “Tutti i miei sbagli”.

Nel 2021 pubblica il suo terzo album, “Semplice”, al quale segue - nel 2023 - “La musica è finita”, la sua ultima prova in studio alla quale hanno fornito il proprio contributo, in veste di ospiti, Willie Peyote, Giovanni Truppi e Ginevra.

“Quando un artista realizza il primo disco c’è un’ovvia violenza nel dire certe cose, per questo gli ascoltatori amano i primi dischi”, <a href="https://www.rockol.it/news-740175/motta-la-musica-e-finita-manda-affanculo-i-vecchi-album-intervista">aveva spiegato lui parlando della sua ultima prova sulla lunga distanza</a>: “Il secondo disco è senz’altro difficilissimo, ma ti assicuro che il terzo lo è di più e il quarto ancora di più. Questo perché devi riuscire a ricreare quel certo tipo di violenza e forza iniziale senza manierismi facili, figli di tutto ciò che ha funzionato in passato. E l’unico modo per riuscirci, per me, è ripartire da una zona scomoda. Io credo, con questo disco, di essermi buttato di testa dentro quella zona".

&nbsp;

Il programma completo lo&nbsp;<a href="https://www.rockol.it/oltre-lo-streaming-l-anno-dei-superfans-21-maggio-2024-milano">trovi qui</a>: la masterclass avrà luogo presso la sala Puccini del Conservatorio di Milano, in via Conservatorio 12, tra le 9 e le 13 del prossimo 21 maggio.

Soprattutto, vi sono specificati i dettagli e le istruzioni relative alle modalità di&nbsp;iscrizione.

Ricordiamo che la&nbsp;masterclass,&nbsp;dedicata&nbsp;a&nbsp;un tema-chiave&nbsp;per l’industria musicale, è&nbsp;un&nbsp;corso&nbsp;intensivo&nbsp;a&nbsp;numero&nbsp;chiuso&nbsp;rivolto&nbsp;ad artisti e creatori, manager e consulenti, studenti e aspiranti professionisti&nbsp;musicali.&nbsp;

L’obiettivo della&nbsp;masterclass&nbsp;è duplice:&nbsp;

<ul>
	<li>
	illustrare&nbsp;e&nbsp;spiegare&nbsp;in&nbsp;dettaglio&nbsp;perché&nbsp;e&nbsp;come&nbsp;le&nbsp;diverse&nbsp;componenti&nbsp;della&nbsp;filiera musicale intendono reinterpretare e monetizzare il ruolo dei fans&nbsp;
	</li>
	<li>
	fornire&nbsp;ai&nbsp;partecipanti&nbsp;informazioni&nbsp;e&nbsp;strumenti&nbsp;utili&nbsp;a&nbsp;interpretare&nbsp;una&nbsp;situazione in&nbsp;profondo&nbsp;mutamento&nbsp;per&nbsp;aggiornare&nbsp;e&nbsp;migliorare&nbsp;la&nbsp;propria&nbsp;strategia&nbsp;e&nbsp;i&nbsp;propri piani di carriera.&nbsp;
	</li>
</ul>

Per iscriverti&nbsp;<a href="https://www.eventbrite.it/e/oltre-lo-streaming-2024-lanno-dei-superfans-tickets-883397534807?aff=oddtdtcreator" target="_blank">clicca&nbsp;</a><a href="https://www.eventbrite.it/e/oltre-lo-streaming-2024-lanno-dei-superfans-tickets-883397534807?aff=oddtdtcreator" target="_blank">qui</a>.

Motta

Masterclass ‘2024, l’anno dei superfans’: chi è Motta

Tra gli speaker anche il cantautore già co-fondatore dei Criminal Jokers

Come se non bastasse <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744085/tiktok-il-bando-negli-usa-e-legge-9-mesi-per-vendere">la spada di Damocle della “legge bando” promulgata da Washington</a>, TikTok potrebbe fare fronte molto presto a un ulteriore stralcio dal proprio catalogo musicale dopo quello - clamoroso, ma con <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743842/taylor-swift-canzoni-tornano-su-tiktok-universal-music-perche-commento">altrettanto clamorose eccezioni</a> - causato dallo <a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/universal-music-vs-tiktok-496356">strappo con Universal Music</a> Group: <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742975/tiktok-e-licenze-nmpa-non-rinnovera">come già riferito lo scorso 7 marzo</a>, il prossimo primo maggio scadranno gli accordi di licenza tra la piattaforma controllata da Bytedance e la National Music Publishers' Association, la principale associazione di editori musicali americana che rappresenta tanto le tre major quanto importanti realtà indipendenti come BMG, Concord, Primary Wave,&nbsp; Downtown, Reservoir, ABKCO, Disney Music, peermusic e Kobalt.

Secondo quanto riferito dall’edizione americana di Billboard, la rappresentanza degli editori americani non ha riavviato le trattative per un eventuale rinnovo degli accordi in extremis, cosa che - teoricamente - potrebbe portare a una nuova rimozione in blocco di parecchi repertori. Stando a quanto fatto trapelare, tuttavia, diversi associati alla NMPA avrebbero rinunciato al modello collettivo - ufficialmente rigettato nel corso dei negoziati - per avviare negoziati individuali.

Le parti in causa, ovviamente, si sono rifiutate di fornire dettagli in merito al numero delle aziende che abbiano fatto richiesta di licenze “personalizzate”: secondo un’indiscrezione fatta filtrare da un portavoce di TikTok in trattativa per chiudere accordi singoli ci sarebbero sia grandi player che realtà minori, in quantità tale (“migliaia”, a livello globale) da non rendere sicuri i gestori della piattaforma che “il pubblico noterà le rimozioni”.

“La musica è una forza trainante dietro il successo di TikTok ed è estremamente un peccato che il social non sembri valorizzare i creator musicali che alimentano la sua attività", aveva fatto sapere, in una nota, il presidente/amministratore delegato di NMPA David Israelite solidarizzando con Universal Music Group quando, a inizio dello scorso febbraio, la major guidata da Lucian Grainge decise di ritirare i propri repertorio dalla disponibilità della piattaforma: "Crediamo che gli autori debbano essere valutati e ricompensati equamente, e crediamo che l'intelligenza artificiale non dovrebbe mai essere utilizzata per diluire il valore della creatività umana. Abbiamo visto altre piattaforme di social media commettere l’errore di affermare che la promozione dovrebbe sostituire un equo compenso. E’ un argomento scadente, oltre che sbagliato”.

TikTok, imminente la scadenza degli accordi di licenza con NMPA

Gli editori USA avevano già fatto sapere di non voler rinnovare il contratto collettivo. Ma...

Si terrà il 2 giugno a Roma la terza edizione di Videoclip Italia Awards, l'evento annuale creato dall'associazione Videoclip Italia allo scopo di premiare tutte le categorie professionali impegnate in Italia nella realizzazione di videoclip, dalla regia al color grading, dagli effetti speciali al make-up, oltre ad alcuni premi collaterali, per un totale di 22 riconoscimenti.&nbsp; 

Ad oggi Videoclip Italia Awards è il principale evento dedicato alla celebrazione di questa forma d'arte e al networking per i lavoratori della relativa industria. 

Nei mesi scorsi oltre 230 videoclip realizzati nel 2023 sono stati iscritti al concorso e sottoposti al giudizio della giuria internazionale, formata da oltre 70 personalità del settore, tra cui Polly Millner, Dasha Deriagina, Gregory Ohrel, David W. Findlay, Callum Harrison, Michal Babinec e Isaac Eastgate, insieme ad eccellenze italiane come Giorgio Testi, Virgilio Villoresi e Luca Lumaca, alla direttrice della fotografia Daria D’Antonio, al colorist Emiliano Serantoni, animatori quali Michele Bernardi ed Emanuele Kabu e due vincitori delle prime due edizioni dei VIA, ovvero i registi Angelo Cerisara e Giada Bossi. Sono stati così selezionati 5 finalisti per ogni categoria. 

Tra i lavori più apprezzati dalla giuria troviamo Bruciasse il cielo, diretto da Simone Peluso per Blanco e Gossip dei Måneskin feat. Tom Morello, diretto da Tommaso Ottomano: entrambi i videoclip hanno ottenuto 4 nominations. Seguono con 3 candidature A Pochi Passi di Chiello e Radio Mayday di Lucio Corsi (in entrambi i casi diretti da Tommaso Ottomano), insieme a Mare di Guai di Ariete (regia di Enea Colombi), a Landslide di Hēir (regia di Salvatore Rocco), Guardami! - MANGO di Vipra (regia di Barbara Martire) e Tutto Con Te di Olly (diretto da Amedeo Zancanella, ma presente nelle categorie tecniche).&nbsp; 

Oltre ai videoclip che hanno come interpreti di una storia di finzione gli stessi artisti musicali, sono stati indicati dalla giuria anche video con immagini prese dalla realtà, come l'ormai celebre storia d'amore tra un soldato ucraino e la sua compagna sulle note di Tango di Tananai (regia di Olmo Parenti), oppure opere di animazione come r()t()nda di Thasup feat. Tiziano Ferro (diretta da Erika De Nicola). 

Come Regista dell'anno concorrono Tommaso Ottomano (che ha già vinto lo stesso premio nel 2023), Enea Colombi e Simone Peluso (entrambi già Regista dell’anno under 25 nelle scorse edizioni di VIA, rispettivamente nel 2022 e nel 2023), insieme a Francesco Lorusso e Martina Pastori, nominati per la prima volta in questa categoria. 

Per il titolo di Regista dell’anno Under 25 figurano invece Nicolò Bassetto, Enrico Bellenghi, Asia J. Lanni, Marco Pacchiana e Amedeo Zancanella, mentre sono Måneskin, Blanco, Ariete, Lucio Corsi, Olly, Vipra, Hēir e Chiello gli artisti i cui videoclip hanno ottenuto più nominations. 

Per quanto riguarda le case di produzione, Borotalco stacca tutte con ben 17 nominations, seguita da Illmatic che ne ha 7, e a queste vanno aggiunte altre 3 nominations ottenute per per un video prodotto congiuntamente. Si distinguono inoltre Maestro e Think Cattleya (insieme vantano 8 nominations), e d’Aria, che grazie ai lavori di Tommaso Ottomano ne colleziona 7. 

Per i direttori artistici di Videoclip Italia Awards Alessio Rosa e Nicola Marceddu 

<blockquote>
L'alta qualità dei video finalisti testimonia l’energia creativa e la vitalità del settore, nonostante gli addetti ai lavori testimonino come l'annata 2023 abbia subito un’inflessione produttiva. La shortlist di questa edizione vede nomi già noti nella scena videomusicale contendersi i premi con talenti emergenti pronti a lasciare il segno. I professionisti italiani e stranieri che compongono la giuria di esperti hanno votato con entusiasmo, e nonostante l'arduo compito assegnato loro abbia portato inevitabilmente ad escludere dalle cinquine diversi lavori validi, troviamo che la shortlist di questa edizione rappresenti un tributo alla diversità, all'innovazione e al duro lavoro di tutti coloro che animano la comunità italiana del videoclip. Non vediamo l’ora di ritrovarci il 2 giugno per vivere insieme la terza edizione di Videoclip Italia Awards, che come sempre sarà soprattutto una festa, la più bella che questa industria meriti di avere.
</blockquote>

La consegna dei premi si svolgerà anche quest'anno nella capitale, il 2 giugno negli spazi di Largo Venue , dove, a ingresso gratuito, a partire dalle 18 alcuni tra i maggiori professionisti del settore discuteranno in due diversi panel le dinamiche produttive e distributive dei loro lavori.&nbsp; 

Per tutti gli aggiornamenti è possibile consultare il sito dell'evento (<a href="http://www.videoclipitaliaawards.com">www.videoclipitaliaawards.com</a>) e seguire gli account di Videoclip Italia sui social network.

Questo l’elenco delle categorie in competizione. Cinque le nomination per ogni categoria (<a href="http://https://www.videoclipitaliaawards.com/shortlist-2024/" target="_blank">qui l'elenco completo</a>)

GENERI MUSICALI

Migliore Videoclip Pop 
Migliore Videoclip Rap/Trap 
Migliore Videoclip Rock 
Migliore Videoclip Elettronica 
Migliore Videoclip Indie 
Migliore Videoclip Alternativo 

PREMI TECNICI

Migliore Fotografia *premio in collaborazione con Sony 
Migliore Montaggio 
Migliore Scenografia 
Migliore Color Grading 
Migliori VFX 
Migliore Styling 
Migliore Make-Up &amp; Hair (MUHA) 

PREMI SPECIALI

Migliore videoclip internazionale *in collaborazione con Atomos 
Migliore videoclip Low Budget 
Migliore videoclip o sequenza di animazione 
Regista dell’anno - premio Vision Award *in collaborazione con Kodak e Panalight 
Regista under 25 dell’anno *in collaborazione con Hollyland 
Premio speciale ExtraClip

Il premio, assegnato per la prima volta in questa edizione, è dedicato a lavori ibridi che, allo scopo della promozione musicale, espandono i limiti del videoclip esplorando il linguaggio del cortometraggio o del documentario

 
Migliore videoclip italiano* *in collaborazione con Trans Audio Video

I candidati e il vincitore di questa categoria verranno annunciati durante la cerimonia di premiazione (2 giugno 2024) 

PREMIO GIURIA STUDENTESCA 
Verrà inoltre assegnato un premio speciale al videoclip più votato da una giuria formata da studenti e studentesse delle accademie, università e scuole di cinema coinvolte nelle attività annuali di Videoclip Italia.

&nbsp;

Videoclip Italia Awards 2024: annunciati i finalisti

Måneskin, Blanco, Ariete, Lucio Corsi, Olly, Vipra, Hēir e Chiello gli artisti con più nominations

La Medimex Music Factory, realizzata in collaborazione con Sony Music Publishing Italy, torna al Medimex, nelle aule del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Paisiello” di Taranto. Due le categorie: colonne sonore per il cinema e le serie TV e cantautorato.

La Factory, della durata complessiva di 18 ore, è dedicata a 10 compositori (con un massimo di età di 35 anni) e 18 cantautori (con una età massima di 30 anni).

Gli studenti saranno selezionati da Sony Music Publishing Italy tra chi si candida tramite webform entro il 27 maggio. Nei prossimi giorni verranno annunciati i tutor. Leggi di più e candidati <a href="https://www.medimex.it/mmf-2024/medimex-music-factory-2024/" target="_blank">sul sito del Medimex</a>.

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Aperto il bando per partecipare alla Medimex Music Factory 2024

Le candidature dovranno pervenire entro il 27 maggio

A meno di una settimana dalla promulgazione della legge che impone a Bytedance di cedere le operazioni su territorio americano di TikTok, pena la chiusura della piattaforma negli USA, i media americani si interrogano su chi - eventualmente - potrà assicurare continuità al social utilizzato, oggi, da oltre 170 milioni di americani.

Quasi sicuramente, concordano diverse testate di settore, non bisognerà aspettarsi colpi di scena da Meta o Google, con la prima già nel mirino dell’antiturst a stelle e strisce per le acquisizioni di WhatsApp e Instagram e la seconda impegnata in una battaglia legale con Dipartimento di Giustizia USA per le modalità tecnologiche con le quali sono gestite le inserzioni pubblicitarie: difficile che si facciano avanti anche il big dell’e-commerce Amazon o Microsoft, sempre per problemi legati a possibili preoccupazioni dell’autorità regolatrice dei mercati.

La società oggi guidata da Satya Nadella, tuttavia, potrebbe avere qualche possibilità di tornare in gioco dopo aver superato gli esami dell’antitrust, lo scorso anno, alla quale fu sottoposta dopo l’acquisizione della popolare software house Activision Blizzard: il gigante di Redmond non solo potrebbe avere le carte in regola agli occhi dell’autorità garante per la concorrenza - disponendo nel proprio portfolio una piattaforma come LinkedIn, ma non una social “ricreativo” come TikTok, ma anche le spalle sufficientemente larghe per farsi carico sia dell’esborso monstre - secondo le stime del Wall Street Journal, tra i 20 e i 100 miliardi di dollari - che dell’onore della riscrittura dell’algoritmo che regola la piattaforma, asso nella manica di Bytedance incedibile (anche per le leggi del governo cinese relative alla cessione di asset tecnologici).

Altro pretendente al rilevamento delle attività del social negli USA è Steven Mnuchin, già segretario del tesoro nella squadra di governo assemblata dall’ex presidente Donald Trump (ai tempi della prima proposta di bando ai danni del social): il fondatore della Dune Entertainment ha già annunciato di essere al lavoro per formare una cordata di investitori pronti a imbarcarsi nel progetto.

In gioco, poi, potrebbero entrare anche Kevin O'Leary, presidente della società di venture capital canadese O'Leary Ventures, che alla CNBC ha dichiarato di essere pronto a presentare un’offerta tra i 20 e i 30 miliardi di dollari per “regolarizzare” TikTok negli USA, Bill Ackman, numero uno dell’hedge fund Pershing Square, anche lui al lavoro per mettersi in gioco con una proposta, e l’ex ceo di Activision Blizzard Bobby Kotick, che avrebbe discusso l’eventualità di scendere in campo insieme al ceo di OpenAI Sam Altman.

TikTok e il bando USA: le voci sui potenziali acquirenti

Benché pare che Bytedance preferisca chiudere piuttosto che vendere, si dice che…

Con un comunicato congiunto diffuso oggi, lunedì 29 aprile, Blackstone e il cda di Hipgnosis Songs Fund hanno ufficializzato la presentazione di un’offerta - da parte della società di private equity diretta da Stephen Schwarzman - pari a 1,572 miliardi di dollari (pari a 1,30 dollari per azione) per l’acquisizione del publisher fondato da Merck Mercuriadis: la proposta, avanzata ufficialmente da Lyra Bidco Ltd, entità controllata al 100% da Blackstone, supera di 60 milioni di dollari <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744092/hipgnosis-acquisizione-guerra-offerte-blackstone-concord">quella fatta prima dello scorso fina settimana da Concord, pari a 1,511 miliardi di dollari (pari a 1,25 dollari ad azione).</a>

“Il cda è lieto di raccomandare all'unanimità agli azionisti questa offerta da 1,6 miliardi di dollari per Hipgnosis da parte di Blackstone”, ha fatto sapere, in una nota, il presidente di Hipgnosis Robert Naylor: “Da quando abbiamo iniziato la nostra revisione strategica, ci siamo concentrati chiaramente sull’esame di tutte le opzioni per offrire valore agli azionisti. Siamo lieti che, seguendo gli interessi competitivi nell’acquisizione di Hipgnosis, i nostri investitori abbiano ora la possibilità di realizzare immediatamente la loro partecipazione a un premio maggiore”.

“Il nostro prezzo di offerta, che è stato raccomandato all’unanimità dal cda, rappresenta un premio significativo rispetto al prezzo delle azioni inalterato e consente agli azionisti di realizzare un valore immediato e interessante per la loro partecipazione”, ha aggiunto Qasim Abbas, Senior Managing Director di Blackstone: “L'offerta è il risultato di approfondite discussioni e trattative con il cda, e offre agli azionisti la certezza di liquidità oggi. Blackstone è un investitore a lungo termine con una profonda esperienza negli investimenti nei settori dei media e dell’intrattenimento, compresi i diritti musicali. L’ampiezza della nostra piattaforma, combinata con la nostra esperienza operativa, supporterà e migliorerà il valore dei diritti acquisiti”.

“Riconosciamo la qualità e la forza dei cataloghi dei musicali che Hipgnosis ha acquisito e sviluppato, che sono complementari alle attuali partecipazioni di Blackstone in asset comparabili”, ha fatto sapere il gigante finanziario con quartier generale a New York City: “Il nostro cda ritiene che l'acquisizione offra un entusiasmante percorso per continuare a sviluppare i nostri interessi e per utilizzare la nostra esperienza in questo ambito al fine di sviluppare ulteriormente il potenziale del portfolio di Hipgnosis”.

Hipgnosis, da Blackstone una nuova offerta da $ 1,572 miliardi

La finanziaria tiene fede alle promesse: e dal cda arriva la raccomandazione agli azionisti

Secondo il primo rapporto finanziario presentato da Alphabet relativo al 2024, nei primi tre mesi di quest’anno YouTube ha generato ricavi per 8,09 miliardi di dollari, in crescita del 20,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il dato - il più alto mai registrato dalla piattaforme - è stato trainato dalla buona prestazione della vendita di pubblicità, cresciuta del 21% su base annua, e non include i ricavi dalle sottoscrizioni a pagamento, che nel 2023 - tra YouTube Premium e YouTube TVv - hanno riversato nelle casse della società 15 miliardi di dollari.

Secondo le previsioni degli analisti di Alphabet riferite dal ceo Sundar Pichai, YouTube e Google Cloud dovrebbero fruttare a fine 2024 la bellezza di 100 miliardi di dollari. “La nostra leadership nella ricerca e nelle infrastrutture sull’intelligenza artificiale e la nostra presenza globale di prodotti ci posizionano bene per la prossima ondata di innovazione che riguarderà il settore dell’AI”, ha fatto sapere Pichai.

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