In una lunga intervista concessa a Hoara Borselli per Il Giornale, l’ex agente di Amadeus Lucio Presta spiega, dal suo punto di vista, le ragioni della rottura con il conduttore e direttore artistico delle ultime cinque edizioni del Festival di Sanremo. Il manager fa partire il suo racconto da esperienze addirittura precendenti la prima edizione della manifestazione curata dal suo ex assistito, quella del 2020. Oltre agli aspetti più televisivi dello show, come ospiti e co-conduttrici, Presta precisa: “Fin dal primo giorno gli incontri con la discografia li facemmo insieme [con Amadeus]. Per tutti i nove Festival (e mezzo) che ho fatto, non si iniziava senza che prima mi incontrassi con la mitica Caterina Caselli, una donna meravigliosa e preparata. Stessa cosa accadeva con le sigle industriali della discografia ed i loro Presidenti [in occasione dell’ultima edizione, quella del 2024, solo con FIMI e PMI]” Le prime crepe nel rapporto con Amadeus, prosegue Presta, risalgono ai mesi precedenti l’ultima edizione della manifestazione canora. In osservanza della circolare diffusa dalla Commissione di Vigilanza RAI, l’agente ha ceduto a terzi le quote della sua società, Arcobaleno Tre, che impedisce ai manager di essere produttori degli artisti che rappresentano, in vista della realizzazione della terza edizione di Arena Suzuki ‘60-2000, andata in scena all’Arena di Verona. Dopo lo spettacolo, lo showman e il suo agente iniziano a lavorare al Festival di Sanremo 2024 - “tutto lavoro fatto gratis che non era di mia competenza”, specifica Presta riguardo il suo impegno. Per arrivare alla rottura finale, alla fine dello scorso anno: “(...) il 3 dicembre 2023, Ama chiese un nuovo appuntamento, fissato per il 14 dicembre dove mi annunciò la sua intenzione di voler interrompere il rapporto dopo la fine del Festival (...) Alcuni giorni dopo quell'incontro mi scrisse un messaggio dicendo che preferiva interrompere subito il nostro rapporto perché la mia presenza lo avrebbe messo a disagio al Festival” Ma, secondo Presta, dietro le cause del divorzio ci sarebbe dell’altro: “(...) secondo lui [Amadeus], io avrei organizzato con il direttore del day-time Rai Angelo Mellone, la presenza di un corner all'interno del teatro Ariston, per gli inviati dei vari programmi Rai. A tal proposito mi inviò un messaggio vocale duro che riporto testualmente: Nessun programma di day-time sarebbe mai dovuto entrare all'Ariston, tranne la Vita in Diretta. Nessun inviato di nessun programma sarebbe potuto entrare all'Ariston fatta eccezione della signora Giovanna Civitillo. Tutti gli altri inviati degli altri programmi devono stare fuori dall'Ariston” Potere, quello di porre il veto sulla presenza di altri programmi Rai al Festival, che secondo Presta non è tra le prerogativa del direttore artistico della manifestazione: “Il direttore artistico del Festival ha un potere decisionale immenso sul Festival come da contratto, ma nessun diritto sui programmi della Rai che trattano il Festival” Presta, nelle battute finali dell’intervista, ha precisato di aver voluto fare chiarezza “perché Amadeus in conferenza stampa [a Sanremo, ndr] ha detto: Presta sa quello che ha fatto, lasciando intendere chissà cosa. Altrimenti, come mia abitudine ben conosciuta, non avrei mai parlato della fine del nostro rapporto”: “Molti anni fa ho avuto il privilegio di essere ricevuto dal presidente [Giulio] Andreotti per il consueto scambio degli auguri natalizi. Erano incontri brevi (massimo 30 minuti) nei quali ho imparato più cose di quante ne ho imparate negli anni successivi. La prima che esiste una malattia conclamata che si chiama Sindrome rancorosa del beneficiato. La seconda che la gratitudine è il sentimento della vigilia e la terza che se tu fai del bene a qualcuno avrai tanti incavolati ed un ingrato (...) Il triste finale è che Giulio Andreotti aveva ragione”