Twitch, un servizio interamente di proprietà di Amazon, ha annunciato di avere raggiunto accordi definiti "inediti" con vari detentori di diritti per consentire ai DJ dei live streaming legali sulla propria piattaforma. Dopo avere siglato i contratti con Universal Music Group, Sony Music, Warner Music Group e Merlin in rappresentanza delle indie, in una dichiarazione ufficiale del CEO di Twitch Dan Clancy si legge: “Siamo orgogliosi di essere il primo grande servizio a fornire una casa sicura e permanente per i DJ, e siamo entusiasti di poter promuovere e supportare questi creatori mentre costruiscono comunità sul nostro servizio e oltre”. Quanto al modello di business, Twitch ha specificato che per contribuire a coprire i costi dei diritti musicali una percentuale (ad oggi non ancora specificata) dei guadagni generati dai live stream dei DJ sarà pagata agli artisti e alle etichette della musica trasmessa. Inoltre, presumendo che per la maggior parte dei DJ il costo sarà diviso in modalità 50/50, per i DJ già presenti in piattaforma Twitch offrirà un sussidio di un anno per aiutare a coprire la differenza nei ricavi che saranno pagati alle etichette e ai loro artisti; per contro, ai DJ che non monetizzano ancora non sarà richiesto di pagare alcunché. L’accordo – definito anche “programma DJ” - è riferito esclusivamente ai creatori che trasmettono in diretta e non ad altri utilizzi della musica sulla sua piattaforma: dunque clip e video on demand sono esclusi al momento dal deal. I contratti sul live streaming sono anche un segnale sia di distensione nei rapporti tra Twitch e l’industria (che fa seguito allo storico accordo siglato nel 2021 con la National Music Publishers’ Association - NMPA) sia, indirettamente, di rafforzamento dei rapporti tra l’industria e la casa madre della piattaforma, Amazon.