Se fino a qualche anno fa il termine "musica indipendente" poteva essere considerato dai più sinonimo di "musica di nicchia", è evidente che non è più così (ammesso che lo sia mai stato davvero). Lo dimostra, tra le altre cose, il bilancio annuale del Beggars Group, gruppo britannico indipendente che possiede importanti quote di etichette come XL Recordings (Burial, Fontaines D.C., Peggy Gou, Radiohead), 4AD (Daughter, Scott Walker, The National), Rough Trade (Warpaint, Sleaford Mods), Matador (Belle and Sebastian, Interpol, Kim Gordon) e Young (The XX, Sampha, Kamasi Washington). Per la prima volta, infatti, Beggars Group supera quota 100 milioni di sterline di introiti annuali, con un balzo in avanti del 13,3% rispetto all'anno precedente. Il totale è di ben 103 e rotti milioni di sterline, che al cambio attuale corrispondono a circa 122 milioni di euro.