Si è tenuto oggi, lunedì 21 ottobre, presso il Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, nell’ambito della Festa del Cinema di Rioma, il panel “Film, musica e piattaforme social: quale futuro per i compensi degli artisti?”, organizzato da NUOVOIMAIE per “approfondire i meccanismi di funzionamento e monetizzazione delle piattaforme, con un focus dedicato alle misure in adozione per garantire i giusti compensi agli artisti per lo sfruttamento dei contenuti protetti di musica e cinema”. All’incontro - moderato dal vicedirettore di Il Messaggero Alvaro Moretti - hanno preso parte Federico Mollicone, presidente VII Commissione della Camera dei Deputati, Andrea Miccichè, presidente NUOVO IMAIE, Matteo Fedeli, direttore generale SIAE, Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy di Google, Gianmarco Tognazzi, attore e portavoce settore audiovisivo NUOVO IMAIE, Noemi, musicista e delegata settore musica NUOVO IMAIE, e Giulio Gaudiano conduttore di "Strategia Digitale" e presidente ASSIPOD. “Oggi i social non riconoscono affatto l'equo compenso agli artisti interpreti ed esecutori”, hanno sottolineato, in una nota, gli organizzatori: “Pagano poco la SIAE e l’industria discografica per la diffusione della musica. Se prima la normativa era abbastanza incerta, oggi, dopo la direttiva copyright, per la cui approvazione il NUOVOIMAIE ha condotto una battaglia in prima linea, abbiamo qualche grado di certezza in più. La legge sul diritto d’autore oggi prevede che la diffusione in rete da parte dei social di contenuti, costituisce un ‘atto di comunicazione al pubblico’ o, alternativamente, un ‘atto di messa a disposizione’”. "Se richiamo su Spotify un brano di Noemi, ho fatto una scelta musicale rispetto a ciò che era a disposizione, ma se guardo un tutorial qualsiasi in cui in sottofondo c'è una canzone di Noemi, in quel caso non ho operato alcuna scelta sulla musica”, ha spiegato Miccichè: “Ecco, in questo caso si parla di comunicazione al pubblico”. "I social sono una grande invenzione gestita malissimo, perché non si vuole fare, non perché non si può fare”, ha aggiunto Tognazzi: “Se pubblico un video pieno di parolacce non succede niente perché la piattaforma è libertà. Non va bene. Per quanto riguarda i diritti e la loro cessione, la nostra categoria, purtroppo, non ha consapevolezza su cosa significhi. Abbiamo bisogno di trovare una compattezza diversa in modo da poter coadiuvare le collecting nella tutela dei nostri diritti legati allo sfruttamento delle opere a cui abbiamo preso parte così come delle immagini". "Siamo in una specie di far West”, ha precisato Noemi: “Il NUOVOIMAIE fa tantissimo. Quando nel 2009 è uscita la mia prima canzone i social non erano molto attivi per quanto riguarda la promozione. Oggi, invece, hanno un grande potere e quindi ci devono essere delle regole affinché si crei un rapporto virtuoso. Purtroppo, anche la scrittura di un pezzo è condizionato dal social in cui sarà pubblicato". "Il Parlamento è schierato dalla parte degli artisti e del NUOVOIMAIE”, ha concluso Mollicone: “L'innovazione non è il male, ma urge una regolamentazione del settore OTT per la tutela degli interpreti, degli esecutori e della creatività. I contenuti sono pagati poco rispetto al valore che creano. Bisogna obbligare le piattaforme a rispettare le leggi del nostro Paese e quelle europee".