Delle difficoltà che si riscontrano organizzando un tour nel Regno Unito (soprattutto di quelli più piccoli) avevamo già parlato ampiamente. I sindacati degli artisti e dei performer, ovvero Musicians' Union e Featured Artists Coalition, ci tengono a ribadire ulteriormente il concetto: hanno infatti inviato al governo inglese una lettera aperta a nome dei loro associati, invocando un intervento a sostegno del comparto. L'occasione è un'inchiesta commissionata dal Comitato per la Cultura, i Media e lo Sport, che ha sottolineato ulteriormente la crisi in atto. La lettera, pur accogliendo positivamente gli interventi a sostegno già pianificati, chiede però un aiuto più globale. "Supportare solo le venue non salverà la musica underground e i piccoli circuiti" recita la lettera. "L'intero ecosistema necessita di supporto, soprattutto i musicisti. E' così che si sviluppano nuovi artisti e nuove fette di pubblico: assicurandsi che i performer possano sostentarsi anche in ambito live, dai piccoli club fino alle arene". La missiva è inoltre accompagnata da una petizione, il cui testo si può leggere qui.