Aggiornamento, ore 17,00, 07/12/24&nbsp;- Il CEO di FIMI - Federazione Industria Musica Italiana Enzo Mazza è tornato a ipotizzare un Festival della Canzone Italiana non ospitato da Sanremo, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742466/festival-canzone-non-piu-a-sanremo-polemica-discografici-contro-citta">eventualità già ventilata dallo stesso Mazza</a>&nbsp;al termine della passata edizione della competizione canora.&nbsp;"Noi ci auguriamo che il Festival della canzone, nella sua dimensione, rimanga, ma bisogna cogliere l'occasione di quello che è accaduto in questi giorni per ridisegnare questo evento rendendo la logistica e anche l’investimento economico di chi lo realizza adeguati a quella che è la portata dell'evento", ha spiegato il CEO di FIMI all'ADNKronos riguardo la pronuncia del TAR ligure dello scorso giovedì, 5 dicembre: "Chi è messo peggio è il Comune che ha in mano un marchio che, senza i contenuti e senza un broadcaster che realizzi il programma, non vale nulla (...)&nbsp;quello che è importante è che chiunque alla fine parteciperà a questa eventuale gara sappia che ha come fondamentale controparte l'industria discografica, perché senza l'industria discografica il Festival di Sanremo non si fa".&nbsp;"Sanremo, in questi anni, ha ricevuto tantissimo tramite la convenzione che è stata pagata sostanzialmente da Rai", ha concluso Mazza:&nbsp;"Parliamo di cifre molto rilevanti che non sono state utilizzate per rimettere a posto la città e, soprattutto, per creare una location ideale per l'evento". Per il numero uno della Fimi, dunque, "se la città di Sanremo e la Liguria non si impegnano in un'importante riorganizzazione e ammodernamento, è evidente che vanno fatte altre scelte".

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Aggiornamento, ore 19,00, 06/12/24 - Secondo indiscrezioni riferite dal Corriere della Sera, tra le opzioni che la Rai starebbe valutando in caso di “perdita del marchio”&nbsp;ci sarebbe quella di un “festival itinerante” da realizzare con l’eventuale sostegno degli “enti locali interessati”. Il servizio pubblico, in ogni caso, sarebbe orientato a partecipare alla gara indetta dal comune per l’assegnazione della manifestazione nel caso il già annunciato ricorso al Consiglio di Stato dovesse non essere accolto.

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Aggiornamento, ore 15,00, 06/12/24 -&nbsp;Walter Vacchino, proprietario del Teatro Ariston di Sanremo, ha proposto la costituzione di una società partecipata da Rai e Comune della città ligure, in seguito alla sentenza del TAR che ha tolto l’affidamento diretto al servizio pubblico del Festival. “Dal momento che si tratta di un sodalizio che va avanti da settantacinque anni forse deve cambiare forma”, ha dichiarato Vacchino all’ADNKronos: “E invece che essere un sodalizio convenzionatorio, potrebbe essere il sodalizio di una società che abbia un presente e un futuro. I soggetti sono due: il comune di Sanremo e la Rai. Auspico dunque che la soluzione sia una forma societaria e non convenzionatoria. Non so se questo sia possibile, ma lancio un’idea. Io sono un sanremese che conosce la storia, e vedo che la manifestazione ha due soggetti, sempre gli stessi, da 75 anni: forse questo un senso ce l’ha”.

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Aggiornamento, ore 08,00, 06/12/24 -&nbsp;“Il Festival è uno spettacolo talmente ambìto, visto che genera enormi profitti a partire dalla pubblicità, che in futuro magari più network potrebbero avanzare una manifestazione di interesse. E così lo spettacolo addirittura alla fine potrebbe uscirne migliorato. Dove c’è concorrenza, io non vedo mai negatività. Certo, sarebbe più comodo continuare con la Rai, perché ormai la macchina è rodata, ma se la legge dice che si deve cambiare, noi cambieremo". A&nbsp;dichiararlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è stato il sindaco di Sanremo Alessandro Mager. “Se alla fine la sentenza (al momento di primo grado, ndr) reggerà, faremo il bando, che problema c’è? Di sicuro, Rai o non Rai, il Festival di Sanremo non si tocca”. "Il Tar ha sancito in maniera inequivocabile che il Comune di Sanremo è proprietario del marchio del Festival", ha spiegato il sindaco riguardo la titolarità del brand:&nbsp;"Cioè è il Comune che lo organizza al di là delle convenzioni, molto articolate, con la Rai. E finché ci sarò io in carica, di certo il marchio non lo venderò a nessuno".

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Aggiornamento, ore 19,30 -&nbsp;"Ho conosciuto il Giudice di Berlino". Con queste parole Sergio Cerruti, Managing Director di Just Entertainment e Past President dell’Associazione dei Discografici Italiani, commenta la sentenza del TAR della Liguria che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival di Sanremo alla Rai senza gara. “Questa vittoria non è solo mia, è di tutti coloro che credono che la verità sia più forte di qualsiasi potere", ha dichiarato Cerruti “Quando abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia legale, ci dicevano che era impossibile vincere contro un colosso come la Tv di Stato. Nei corridoi delle aule giudiziarie&nbsp;qualcuno sussurrava con aria di superiorità: ‘Noi nei tribunali non perdiamo mai’. Beh, oggi possiamo dire che Davide ha abbattuto Golia, e che in questo Paese ogni tanto le cose vanno nel verso giusto e che c’è speranza anche per i più piccoli”. 
“Siamo davvero soddisfatti del risultato raggiunto in una vicenda che, da un punto di vista giuridico, ci è da subito sembrata gravemente anomala”, afferma Damiano Lipani, Managing Partner dello studio Lipani, che ha assistito JE nella vicenda. L’avvocato Francesca Sbrana aggiunge: “è stata una battaglia lunga e ricca di insidie, molto complessa da un punto di vista processuale, e l’abbiamo condotta con rigore e attraverso un lavoro di squadra, interno al nostro Studio e con JE. Il sistema Sanremo-RAI è scardinato.” “Leggere nero su bianco che il Comune di Sanremo era e sarà tenuto a fare gare per affidare l’organizzazione del Festival è il punto di arrivo di una giusta battaglia avviata dalla JE di Sergio Cerruti, che si è rivolto a noi per quella che percepiva come una ingiusta lesione del mercato e che ha messo in luce come non sempre le prassi - anche quelle più radicate - siano conformi a diritto: d’ora in avanti chiunque potrà ambire a contribuire all’organizzazione del Festival.”, aggiunge l’avvocato. Silvia Cossu, che ha seguito i risvolti civilistici della vicenda. 
“Il diritto alla ragione, così come il diritto alla salute, non può e non deve essere un privilegio riservato a chi può permetterselo. Non è accettabile che in Italia si salvi solo chi ha i mezzi economici per difendersi. Non posso gioire per l’ottenimento di ciò che dovrebbe essere normale, ma non posso smettere di combattere per ottenerlo. Oggi, però, abbiamo scritto un pezzo di storia perché Sanremo è Sanremo, non è la RAI”, ha concluso Cerruti.

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Aggiornamento, ore 18,30 -&nbsp;"I Giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival", ha precisato in un secondo momento, con una nota ufficiale, il servizio pubblico: "Il TAR Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio 'Festival della Canzone Italiana', nonche’ alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi".

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Ore 17,20 - “Con sentenza nr. 843, depositata in data odierna (5 dicembre 2024, ndr), il Tribunale Amministrativo Regionale della&nbsp;Liguria ha dichiarato illegittimo l'affidamento ‘diretto’ alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell'organizzazione del Festival della Canzone Italiana (anni 2024/2025)”: a renderlo noto, con una nota ufficiale rilanciata dai maggiori organi d’informazione nazionale, è stato il Tribunale Amministrativo della Liguria, che - pur “salvando” la prossima edizione della manifestazione - ha accolto il ricorso della società Just Entertainment del marzo 2023, che aveva contestato la concessione in esclusiva del marchio “Festival della Canzone Italiana”.

“E’ evidente che l'intervallo di tempo necessario per la predisposizione degli atti di gara e per lo svolgimento della stessa, in conformità a quanto stabilito con la presente sentenza, nonché per l'organizzazione del Festival e degli eventi collaterali da parte del concessionario del Marchio individuato all'esito della procedura di evidenza pubblica, è del tutto incompatibile con lo svolgimento della manifestazione nel mese di febbraio 2025”, precisa la sentenza.

Come riferito dall'edizione online del Corriere della Sera, fonti della RAI hanno fatto&nbsp;sapere che sarà presentato ricorso al Consiglio di Stato.

I giudici del TAR hanno accolto il ricorso dell’azienda guidata da Sergio Cerruti, che quasi due anni fa <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-735194/festival-di-sanremo-confermata-l-ipotesi-di-addio-alla-rai">aveva manifestato il proprio interesse</a> ad “acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival di Sanremo e del relativo Marchio al fine di curare l'organizzazione e lo svolgimento del Festival”, presentata “in vista della scadenza (in data 31 dicembre 2023) della convenzione stipulata dal Comune di Sanremo con RAI per l'organizzazione e la realizzazione della 72esima e della 73esima edizione del Festival della Canzone Italiana, e sul presupposto che il Comune avrebbe dovuto avviare una procedura di evidenza pubblica”.

Il Comune di Sanremo non diede riscontro all’istanza di JE, che di conseguenza impugnò il provvedimento - “non conosciuto”, come iscritto negli atti - con il quale il municipio affidò la concessione del marchio al servizio pubblico.

"E' una sentenza inaspettata, articolata e complessa", ha dichiarato a Sanremonews il sindaco di Sanremo&nbsp;Alessandro Mager:&nbsp;"Ora, insieme ai dirigenti del Comune e ai nostri consulenti legali, l'approfondiremo con scrupolosa attenzione nei prossimi giorni, anche al fine di pianificare le migliori strategie&nbsp;per&nbsp;il&nbsp;futuro".

“Chi potrebbe partecipare oggi, oltre alla RAI, a una gara per un evento di tale portata?”, ha commentato su LinkedIn il CEO di FIMI Enzo Mazza: “Sky, Mediaset, Amazon, Discovery? Secondo l’ultima analisi della Corte dei Conti, RAI spende per il Festival molti soldi e ne ricava molti di più grazie alla pubblicità. Ad esempio nel 2024 c'è stata una raccolta pubblicitaria da record che ha raggiunto i 60 milioni e 182 mila euro, staccando di una decina di milioni il precedente primato registrato nel 2023”.

Già nel 2022 AFI - Associazione Fonografici italiani (allora presieduta dallo stesso Cerruti) e SIEDAS - Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo, con il sostegno di Audiocoop, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-732503/sanremo-un-bando-per-il-festival-la-richiesta-di-afi-e-siedas">proposero di istituire un bando pubblico per la produzione televisiva del Festival di Sanremo</a>: l’iniziativa prese le mosse da un <a href="https://www.rockol.it/news-730427/festival-di-sanremo-tar-impone-accesso-atti-convenzione-rai-comune-afi">precedente accoglimento - da parte del TAR della Liguria - di un ricorso sempre presentato da Cerruti</a> affinché venisse garantito l'accesso “mediante visione ed estrazione copia, agli atti e ai documenti amministrativi” riguardanti “la convenzione (stipulata tra la Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.a. e il Comune di Sanremo per gli anni 2018, 2019 e 2020) avente ad oggetto l’affidamento a Rai - Radio Televisione Italiana dei diritti (di titolarità del Comune di Sanremo) di utilizzazione economica e sfruttamento commerciale del ‘Festival della Canzone Italiana’ e del relativo red carpet, su base esclusiva e sul territorio italiano ed estero”.

Mentre il Festival del 2023 era ancora in corso, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-735194/festival-di-sanremo-confermata-l-ipotesi-di-addio-alla-rai">l'allora sindaco&nbsp;</a><a href="https://musicbiz.rockol.it/news-735194/festival-di-sanremo-confermata-l-ipotesi-di-addio-alla-rai">Alberto Biancheri ammise - dopo indiscrezioni di stampa - l'esistenza di "una manifestazione d'interesse"</a>&nbsp;avanzata da "un gruppo di soggetti"&nbsp;composto da "case discografiche, imprenditori e società di comunicazione, che si dicono impegnate ad allestire una cordata per proporre all’amministrazione l’organizzazione della prossima edizione della manifestazione":&nbsp;"Valuteremo in serenità, conclusa la kermesse 2023", si limitò a commentare Biancheri.

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Il Festival di Sanremo, il TAR e la RAI: cosa sta succedendo

Industria

‘Salva’ la prossima edizione, ma poi sarà necessaria una gara. Le reazioni e le proposte

La classifica Airplay della settimana dal 17 al 23 gennaio dei brani più trasmessi vede in prima posizione “Booster” di Tananai al numero due “Gli sbandati hanno perso” di Marracash e in terza “Mandare tutto all’aria” di Marco Mengoni. Nella classifica dei brani esordienti più trasmessi troviamo “Ti amo” di prima stanza a destra. Ecco le novità.

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<a href="https://radioairplay.fm/" target="_blank">La classifica Radio Airplay</a>&nbsp;della settimana dal 17 al 23 gennaio vede al primo posto “Booster” di Tananai; i nuovi ingressi nelle prime cinquanta posizioni sono:

“Mal di te” – Coez (19)

“Noi siamo gli altri” – Negrita (44)

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Il più alto nuovo ingresso è “Mal di te” di Coez in diciannovesima posizione.

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<a href="https://radioairplay.fm/classifiche-musicali/classifiche/italia/absolute-beginners-by-rockol/" target="_blank">La classifica Airplay Absolute Beginners</a>&nbsp;&nbsp;della settimana&nbsp;dal 17 al 23 gennaio degli artisti esordienti più trasmessi in radio della settimana vede in vetta “Ti amo” di prima stanza a destra; le nuove entrate nella Top Ten sono:

“Malati di gioia” – Sarafine (6)

“Goodbye!” – Cedraux (7)

“DCP” – Disco Club Paradiso (9)

“Solo tu” - Il Solito Dandy (10)

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Il più alto nuovo ingresso è “Malati di gioia” di Sarafine in sesta posizione.

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Nella&nbsp;“Rit Parade di Stefano Cilio”&nbsp;(<a href="http://www.stefanocilio.com/" target="_blank">www.stefanocilio.com</a>), classifica delle canzoni più popolari in Italia considerando tutte le forme di acquisto e ascolto della musica (audio e video streaming, download, radio airplay e identificazioni), questa settimana si registrano tre nuove entrate. Al numero 19 entra "Fuorionda" di Jovanotti, al rientro in classifica dopo l'uscita di "Montecristo", seguita in quarta posizione da Bad Bunny ed il suo singolo "Debì&nbsp;Tirar Mas Fotos". Direttamente in seconda posizione troviamo la più alta new entry è il singolo di Guè con Rose Villain intitolato "Oh mamma mia". Il podio della classifica prosegue con la terza posizione di&nbsp;"Apt" di Rosè con Bruno Mars, ex numero 1 della chart, che questa settimana resta stabile.&nbsp;La canzone più suonata in Italia è ancora una volta&nbsp;"Gli sbandati hanno perso" di Marracash, al numero 1 della&nbsp;"Rit Parade" per la seconda settimana consecutiva.

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce" target="_blank">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Classifiche Airplay, 23 gennaio: Tananai in prima posizione

“Booster” è il singolo più trasmesso dalle radio

La classifica UK degli album più venduti della settimana dal 24 al 30 gennaio vede debuttare direttamente in vetta “Better man - ost” di Robbie Williams, al numero due ancora “Short n’sweet” di Sabrina Carpenter e “The secret of us” di Gracie Abrams. I primi tre singoli della classifica dei brani restano gli stessi della scorsa settimana: “Messy” di Lola Young, “APT” di Rosè e Bruno Mars e “That's so true” di Gracie Abrams. Ecco la novità.

La UK Charts album della settimana dal 24 al 30 gennaio vede al primo posto “Better man - ost” di Robbie Williams; le nuove entrate fra le prime cinquanta posizioni sono:

“Better man - ost” - Robbie Williams (1)

“Balloonerism” - Mac Miller (16)

“Dear Life” - David Gray (25)

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L’ingresso più alto è stato “Better man - ost” di Robbie Williams in prima posizione.

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La UK Charts singoli della settimana dal 24 al 30 gennaio vede al primo posto “Messy” di Lola Young; le nuove entrate in classifica nelle prime cinquanta posizioni sono:

“Gbp” - Central Cee Ft 21 Savage (6)

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Il più alto nuovo ingresso è “Gbp” di Central Cee Ft 21 Savage in sesta posizione.

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<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifiche%20e%20polemiche&amp;refresh_ce">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Classifiche UK, novità 30 gennaio: Robbie Williams in vetta

“Better man - ost” è l’album più venduto della settimana 

La classifica degli album più venduti in Italia della settimana dal 17 al 23 gennaio vede debuttare al numero uno “Mafia Slime 2” di Nerissima Serpe, Papa V e Fritu, “Tropico del Capricorno” di Guè, a seguire “Debí Tirar Más Fotos” di Bad Bunny. Le prime tre posizioni nella classifica dei singoli sono: “Dtmf” di Bad Bunny, “Il filo rosso” di Alfa e “Nuevayol” di Bad Bunny. Ecco le novità.

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La classifica&nbsp;Top Album FIMI/GfK Top of the Music sponsored by SCF&nbsp;della settimana dal 17 al 23 gennaio vede al numero uno&nbsp;“Mafia Slime 2” di Nerissima Serpe, Papa V e Fritu; le nuove entrate tra le prime cinquanta posizioni della chart sono:

“Mafia Slime 2” - Nerissima Serpe, Papa V e Fritu (1)

“La Caverna di Platone” - Enrico Ruggeri (24)

“Balloonerism” - Mac Miller (45)

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Il più alto nuovo ingresso è “Mafia Slime 2” di Nerissima Serpe, Papa V e Fritu in prima posizione.

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Nella classifica Top Singoli&nbsp;FIMI/GfK Top of the Music sponsored by SCF della settimana dal 17 al 23 gennaio vede in vetta “Dtmf” di Bad Bunny; i nuovi ingressi tra le prime cinquanta posizioni sono:

“Wop Wop” - Papa V, Nerissima Serpe, Night Skinny &amp; Fritu Feat. Shiva (6)

“Gangsta Shit” - Paky Feat. Simba La Rue (19)

“A lei” - Papa V, Nerissima Serpe &amp; Fritu (20)

“Mal di te” – Coez (34)

“Samsung” - Papa V, Nerissima Serpe &amp; Fritu Feat. Artie 5ive (35)

“Mario &amp; Luigi” - Papa V, Nerissima Serpe &amp; Fritu (40)

“Bar cinese” - Papa V, Nerissima Serpe &amp; Fritu (45)

“Rimasugli” - Papa V, Nerissima Serpe &amp; Fritu Feat. Tony Boy (47)

“Campanello” - Papa V, Nerissima Serpe &amp; Fritu Feat. Guè &amp; Rasty Kilo (48)

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Il più alto nuovo ingresso è “Wop Wop” di Papa V, Nerissima Serpe, Night Skinny &amp; Fritu Feat. Shiva in sesta posizione.

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Classifiche, 23 gennaio: Nerissima Serpe, Papa V e Fritu primi

“Mafia Slime 2” è l’album più venduto della settimana

Con l’obiettivo di identificare e segnalare le tracce audio generate dall’intelligenza artificiale per “aumentare la trasparenza per gli utenti e salvaguardare i diritti dei creator”, Deezer ha depositato due domande di brevetto per un nuovo strumento tecnologico all’avanguardia nell’individuazione dei contenuti “figli” di modelli generativi.

Il tool, già operativo sui sistemi informatici del DSP con quartier generale a Parigi, ha già scoperto come dei 10mila brani caricati quotidianamente sui propri server, circa il 10% sia completamente generato da soluzioni di creatività sintetica. I test sono stati effettuati nel corso di tutto il 2024: ultimata la fase sperimentale, la società ha presentato a dicembre due domande di brevetto per tutelare la propria creazione.

“Mentre l’intelligenza artificiale continua a sconvolgere sempre più l’ecosistema musicale, con una quantità crescente di contenuti AI che inondano piattaforme di streaming come Deezer, siamo orgogliosi di aver sviluppato uno strumento all’avanguardia che aumenterà la trasparenza sia per i creatori che per i fan”, ha dichiarato Alexis Lanternier, CEO di Deezer: “L’intelligenza artificiale generativa ha il potenziale per avere un impatto positivo sulla creazione e sul consumo di musica, ma il suo utilizzo deve essere guidato da responsabilità e attenzione al fine di salvaguardare i diritti e i ricavi di artisti e cantautori. In futuro miriamo a sviluppare un sistema di tagging per i contenuti completamente generati dall’intelligenza artificiale, in modo da escluderli dalle raccomandazioni algoritmiche ed editoriali”.

“Siamo stati determinati nel creare il miglior strumento di rilevamento AI sul mercato, e abbiamo fatto progressi incredibili in un solo anno”, ha aggiunto Aurelien Herault, Chief Innovation Officer di Deezer: “Gli strumenti oggi disponibili sul mercato possono essere molto efficaci purché siano addestrati su set di dati provenienti da uno specifico modello di intelligenza artificiale generativa, ma il tasso di rilevamento diminuisce drasticamente non appena lo strumento viene sottoposto a un nuovo modello o a nuovi dati. Abbiamo affrontato questa sfida e creato uno strumento significativamente più robusto e applicabile a più modelli”.

Il nuovo strumento sviluppato da Deezer - secondo quanto comunicato dalla stessa azienda in una nota ufficiale - è in grado di rilevare musica creata artificialmente da una serie di modelli generativi come Suno e Udio, con la possibilità di aggiungere funzionalità di rilevamento praticamente per qualsiasi altro strumento simile purché sia ​​possibile accedere a esempi di dati rilevanti: per rendere il processo di individuazione ancora più accurato, il DSP ha fatto sapere di aver “compiuto progressi significativi nella creazione di un sistema con maggiore generalizzabilità, per rilevare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale senza un set di dati specifico su cui addestrarsi”.

“L’implementazione del suo strumento di rilevamento AI è in linea con l’ambizione di Deezer di sostenere l’equità e la trasparenza nell’ecosistema musicale”, ha concluso il DSP: “Nell’ottobre 2024 la nostra azienda è stata la prima e unica piattaforma di streaming a firmare la dichiarazione globale sul training dell’intelligenza artificiale, prendendo posizione contro l’uso senza licenza di opere creative per la formazione sull’intelligenza artificiale generativa”.

Così Deezer vuole arginare l’invasione dei brani generati dall’AI

Dal DSP un tool 'all'avanguardia' per rilevare le tracce create dall’intelligenza artificiale

Youtube sta testando l’erogazione di stream con audio ad alta risoluzione con i propri utenti a pagamento: come annunciato dalla piattaforma di video sharing controllata da Google i titolari di sottoscrizioni Premium “potranno godere di un audio di alta qualità a 256 kbps nei video musicali, con maggiore chiarezza e profondità”. Tra le altre funzionalità introdotte figura anche Ask Music, nuovo strumento di discovery basato sull’intelligenza artificiale che - con una semplice descrizione vocale della scelta musicale (come, per esempio, “brani allegri per fare attività fisica”, “jazz rilassante” o “indie emergenti”).

Youtube, prove generali di audio ad alta qualità

Arriva la riproduzione ad alta risoluzione per gli utenti premium

Per conoscere le ultime novità musicali della settimana, questo articolo ti fornirà l'elenco completo e sempre aggiornato delle nuove canzoni uscite venerdì. Ogni settimana, artisti e band pubblicano nuovi brani, album o EP su tutte le piattaforme digitali. Se vuoi rimanere al passo con le ultime uscite, non perderti <a href="https://www.rockol.it/singoli">l'elenco sempre aggiornato con tutte le novità musicali</a>. Questa settimana parliamo di Marco Ligabue, Fantasmi dal Futuro, Alberto Giovinazzo, Francesco Cavestri e Marshmello.

<h2>Quello che c'è - Marco Ligabue - M.O.M.</h2>

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 <img src="https://images.rockol.it/dvTFMhJXg0KdfW7z4issiJ9M_Po=/200x200/smart/rockol-img/release-single/quello-che-c-e-marco-ligabue-cover-single-ts1737702064.jpg">
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E' ora disponibile, su&nbsp;piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica, il nuovo singolo di Marco Ligabue, intitolato “Quello che c'è”. Il&nbsp;brano conclude un progetto musicale dedicato agli elementi.&nbsp;“Quello che c’è” è associato all'elemento acqua e presenta un testo che affronta temi legati alla spiritualità.

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Marco Ligabue nasce a Correggio il 16 maggio 1970. Suona la chitarra nei Rio, di cui è autore di quasi tutte le musiche e testi. Prima di fondare i Rio, insieme a Fabio Mora, suona in altre band come Little Taver &amp; His Crazy Alligators. Oltre all'attività di musicista è dal 1991 fondatore, responsabile e coordinatore di Ligachannel e BarMario, sito e fan club ufficiali di suo fratello, Luciano Ligabue. 
A giugno 2012 abbandona i Rio per intraprendere la carriera solista. Nel 2013 esce... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/marco-ligabue/biografia">Leggi la biografia completa </a>

<div class='embed'><div class="py-4 text-lg text-center border-black border-solid bg-gray-100 border border-l-0 border-r-0 italic font-bold">
 <a href="https://www.rockol.it/singoli">Scopri qui</a> tutti i singoli in uscita!
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<h2>Sono come te - Fantasmi dal Futuro - Blackcandy Produzioni</h2>

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 <img src="https://images.rockol.it/GDQBZZyNznUFu1-fY8pmJzwV_HU=/200x200/smart/rockol-img/release-single/sono-come-te-fantasmi-dal-futuro-cover-single-ts1737702061.jpg">
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E' uscito&nbsp;il singolo dei Fantasmi dal futuro&nbsp;"Sono come te", prodotto da Blackcandy Produzioni. Il brano è estratto dall'EP omonimo, la cui uscita è prevista per il 31 gennaio. Il videoclip di "Sono come te", diretto da Omar CJ Neal, è stato girato presso Il Borgo a Montebello (VI).

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<h2>Mastro Simone - Alberto Giovinazzo - Roka Produzioni</h2>

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E' stato pubblicato il singolo "Mastro Simone" di Alberto Giovinazzo, distribuito dall'etichetta Roka Produzioni. Questo brano anticipa l'uscita dell'album "Humus".

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<h2>Entropia - Francesco Cavestri - Early 17 Records / Universal</h2>

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E' uscito il singolo "Entropia", realizzato da Francesco Cavestri in collaborazione con Willie Peyote. "Entropia" è stata&nbsp;composta&nbsp;da Francesco Cavestri e Willie Peyote.

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<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/francesco-cavestri-feat-willie-peyote-entropia-317431103">Leggi il testo di "Entropia" </a>

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<h2>Slow Motion - Marshmello - Universal</h2>

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Il nuovo singolo di Marshmello e dei Jonas Brothers, intitolato “Slow Motion”, è disponibile in radio e in formato digitale. Questa collaborazione segue l'esordio del 2021 con il brano “Leave Before You Love Me”.

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<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/marshmello-feat-jonas-brothers-slow-motion-316872341">Leggi il testo di "Slow Motion" </a>

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Nuova musica uscita in Italia settimana del 2022-02-06

Questa settimana nuovi singoli per Marco Ligabue, Fantasmi dal Futuro e Marshmello

Nuovi singoli, le uscite del 24 gennaio

L’American Association of Independent Music, una delle principali rappresentanze della discografia indipendente negli Stati Uniti, si è messa alla ricerca di un nuovo amministratore delegato: in seguito all’annuncio, risalente allo scorso mese di giugno, dell’attuale CEO Richard Burgess di rimettere il proprio incarico a partire dal gennaio 2026, all’associazione ha iniziato la ricerca di una nuova leadership “dinamica e visionaria” per “definire le strategie e guidare” i servizi offerti ai propri partner, circa 750 azienda sparse in tutti gli USA.

Fondamentale, per A2IM, sarà che il prossimo CEO “porti a compimento una visione in grado di garantire “un ecosistema sostenibile per le etichette musicali indipendenti per navigare e prosperare in un panorama legale, commerciale e tecnologico in continua evoluzione”: il processo di selezione è stato affidato all’agenzia EnterGain, società di consulenza con sede principale a Martinsville, New Jersey.

"Mentre mi preparo a lasciare il ruolo di Presidente e CEO di A2IM, sono profondamente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme”, ha commentato Burgess: “Il futuro della musica indipendente è luminoso ed è fondamentale che troviamo un nuovo leader che continui a costruire sulle nostre solide fondamenta, promuovendo crescita, advocacy e innovazione all'interno della nostra comunità".

USA, A2IM alla ricerca di un nuovo CEO

L’attuale amministratore delegato, Richard Burgess, lascerà il proprio incarico nel 2026

Il giudice Percy Anderson della Corte distrettuale della California ha respinto una parte importante delle motivazioni depositate in tribunale da Fred Durst dei Limp Bizkit per intentare causa a Universal Music Group per royalties non pagate. Il tribunale di Los Angeles, in una sentenza emessa lo scorso 17 gennaio, ha fatto sapere di ritenere tuttora validi i contratti siglati con UMG dal frontman e dalla band tra gli anni Novanta e Duemila: secondo la legge americana, per considerare nullo un accordo sarebbe indispensabile accertare un fallimento totale nell’adempimento da parte di uno dei contraenti. Un eventuale ritardo dell’etichetta nei pagamenti di parte delle royalties non rappresenterebbe, quindi, un estremo per configurare l’ipotesi di fallimento. Anche perché - ha specificato Anderson nella sentenza - Universal Music ha versato milioni di dollari in anticipi agli artisti, investendo ingenti somme nelle loro produzioni.

Restando quindi validi i contratti oggetto della vertenza, non c’è motivo - secondo la corte - per procedere nei confronti di UMG per violazione dei diritti d’autore dei Limp Bizkit e della label a loro correlata, la Flawless Records.

La sentenza rappresenta un’importante battuta d’arresto nella battaglia legale tra la band di “Nookie” e la multinazionale guidata da Lucian Grainge, perché venendo meno il tema del copyright nella controversia viene meno anche la giurisdizione della Corte federale, essendo il copyright - appunto - regolato nel paese dal diritto federale.

Al team legale querelante è stata data la scadenza del prossimo 3 febbraio per ripresentare l’istanza, modificandola affinché includa rivendicazioni giustificate in tema di copyright: nel caso la nuova versione non dovesse soddisfare gli standard richiesti dalle normative in vigore, alla Corte non resterà altro che rigettare definitivamente la causa.

Fred Durst ha chiesto <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-747248/limp-bizkit-causa-a-universal-music-per-200-milioni-di-dollari">200 milioni di dollari di risarcimento a Universal Music Group</a> per royalties non versate a partire dagli anni Novanta: <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748407/causa-per-royalties-non-versate-umg-risponde-ai-limp-bizkit">i legali della major avevano chiesto l’archiviazione del caso</a> parlando di un’azione legale basata su “un errore”.

Limp Bizkit

Limp Bizkit, il tribunale rigetta parte dell’istanza contro UMG

Per la Corte distrettuale della California non ci sono state violazioni di copyright

La classifica USA degli album più venduti della settimana del 25 gennaio vede salire in prima posizione “Debi Tirar Mas Fotos” di Bad Bunny, al numero due “Lover: live from Paris” di Taylor Swift e al numero tre “SOS” di SZA. Le prime tre posizioni della chart dei singoli sono ancora: “Die with a smile” di Lady Gaga e Bruno Mars, “DTMF” di Bad Bunny e “Baile Inolvidable” di Bad Bunny. Ecco le novità.

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La classifica Billboard Hot 200 degli album&nbsp;vede posizione “Debi Tirar Mas Fotos” di Bad Bunny al numero uno; non ci sono nuove entrate nelle prime cinquanta posizioni.

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La classifica Billboard Hot 100 dei singoli vede in vetta “Die with a smile” di Lady Gaga e Bruno Mars; non ci sono nuove entrate nelle prime cinquanta posizioni.

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<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifiche%20e%20polemiche&amp;refresh_ce">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Classifiche USA, 25 gennaio: Bad Bunny sale al numero uno

“Debi tirar mas fotos” è l’album più venduto della settimana

E’ andato a Ginevra Nervi il Premio Speciale NUOVOIMAIE dell’edizione 2025 dei Rockol Awards: a consegnare il premio all’artista è stato Sabino Mogavero, Consigliere di Amministrazione di NUOVOIMAIE.

"E' un premio inaspettato, grazie di cuore. Questo è un riconoscimento per il lavoro fatto negli ultimi anni, ed è bello sapere che sia stato riconosciuto", ha dichiarato l'artista.

La compositrice, cantautrice e produttrice, nata nel 1994 a Genova, è stata premiata “per il suo talento nell'ambito della musica elettronica, dove ha saputo esplorare le potenzialità creative delle tecniche di manipolazione del suono, definendo il ruolo della colonna sonora come elemento narrativo ed emozionale. Le sue composizioni si distinguono per una ricerca timbrica originale, che fonde sperimentazione e sensibilità artistica, creando paesaggi sonori in grado di amplificare l'impatto visivo e narrativo delle opere a cui ha collaborato”.

I&nbsp;<a href="https://www.rockol.it/rockol-awards">Rockol Awards 2024</a>&nbsp;sono realizzati in partnership con&nbsp;<a href="https://clockbeats.com/" target="_blank">CLOCKBEATS</a>,&nbsp;<a href="https://www.nuovoimaie.it/" target="_blank">NUOVOIMAIE</a>&nbsp;e&nbsp;<a href="https://www.siae.it/" target="_blank">SIAE</a>.

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Ginevra Nervi

Rockol Awards 2024, il Premio Speciale NUOVOIMAIE a Ginevra Nervi

‘Per il suo talento nell'ambito della musica elettronica, dove…’

E’ andato a Lamante il Premio Speciale Clockbeats dell’edizione 2025 dei Rockol Awards: a consegnare il premio all’artista, tra i performer della serata, è stato Davide Fusco, PR Manager di ClockBeats.

"Vogliamo premiarti perché sei una delle cantautrici rock più interessanti della nuova generazione", ha dichiarato Fusco.

“Clockbeats ha scelto di sostenere i Rockol Awards per ribadire la nostra missione di dare voce e opportunità agli artisti emergenti, aiutandoli a costruire carriere solide in un settore competitivo come quello musicale”, aveva spiegato il CEO di Clockbeats Paolo Mantini nell’<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748483/rockol-awards-2024-partner-istituzionali-siae-nuovo-imaie-clockbeats">annunciare il coinvolgimento dell’azienda nella manifestazione</a>: “Da sempre crediamo nella creatività e nell’innovazione, offrendo spazi e strumenti che permettono ai talenti di esprimere appieno il proprio potenziale artistico”.

“I Rockol Awards rappresentano un’occasione unica per mettere in luce i migliori talenti del panorama musicale italiano e per dare spazio agli artisti emergenti che rappresentano il futuro dell’industria”, aveva aggiunto, in una nota, lo staff guidato da Mantini: “Siamo orgogliosi di contribuire a un evento che celebra non solo la musica, ma anche l’impegno e il talento di chi lavora ogni giorno per farsi strada in questo settore”.

I&nbsp;<a href="https://www.rockol.it/rockol-awards">Rockol Awards 2024</a>&nbsp;sono realizzati in partnership con&nbsp;<a href="https://clockbeats.com/" target="_blank">CLOCKBEATS</a>,&nbsp;<a href="https://www.nuovoimaie.it/" target="_blank">NUOVOIMAIE</a>&nbsp;e&nbsp;<a href="https://www.siae.it/" target="_blank">SIAE</a>.

Lamante

Rockol Awards 2024, il Premio Speciale Clockbeats a Lamante

‘Per ribadire la nostra missione di dare voce e opportunità agli artisti emergenti’

E’ andato a Daniele Silvestri il Premio Speciale SIAE dell’edizione 2025 dei Rockol Awards: a consegnare il premio all’artista, tra i performer della serata e vincitore anche del “Premio Speciale Rockol 30 anni insieme”, è stato Roberto Razzini, Managing Director di Sony Music Publishing Italy e Consigliere di Gestione SIAE.

Il premio è stato assegnato a Silvestri a quarant’anni dall’iscrizione alla Società Italiana degli Autori ed Editori del cantautore romano, e a 31 anni dal suo debutto come artista.

"Con questo riconoscimento SIAE vuole tornare al novembre 1985, quando hai sostenuto l'esame di SIAE, ancora minorenne, e ti sei iscritto", ha dichiarato Razzini: "Ci hai visto lungo, sei stato molto previdente a iscriverti alla società che tutela autori ed editori"

​I&nbsp;<a href="https://www.rockol.it/rockol-awards">Rockol Awards 2024</a>&nbsp;sono realizzati in partnership con&nbsp;<a href="https://clockbeats.com/" target="_blank">CLOCKBEATS</a>,&nbsp;<a href="https://www.nuovoimaie.it/" target="_blank">NUOVOIMAIE</a>&nbsp;e&nbsp;<a href="https://www.siae.it/" target="_blank">SIAE</a>.

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Daniele Silvestri

Rockol Awards 2024, il Premio Speciale SIAE a Daniele Silvestri

Trentun anni di carriera, e 40 come autore tutelato dalla Società Italiana degli Autori ed Editori

In occasione dell’edizione appena conclusa della music convention Eurosonic Noorderslag è stata presentata in anteprima Emerge, nuova piattaforma dedicata alle sincronizzazioni basata sull’intelligenza artificiale che si propone di “aiutare i professionisti a trovare la musica di cui hanno bisogno, promuovendo allo stesso tempo la musica europea in un mercato dominato da influenze anglo-americane”.

Sviluppata da Soundcharts in collaborazione con Eurosonic, e supportata dal Creative Innovation Lab, finanziato dalla Commissione Europea, la piattaforma - spiegano le note di presentazione - “colma il gap tra i settori audiovisivo e musicale in Europa”, ponendosi come possibile soluzione per livellare “le disuguaglianze nel mercato della sincronizzazione, dove alcuni paesi europei prosperano mentre altri lottano per ottenere visibilità”.

“Sfruttando i dati e l'intelligenza artificiale di Soundcharts, Emerge promuove la collaborazione e la sostenibilità all'interno dell'ecosistema musicale europeo”, chiariscono gli sviluppatori, “Collegando la musica europea con i professionisti della sincronizzazione, tra cui produttori televisivi e cinematografici, agenzie di marketing e l'industria dei videogiochi, mette in mostra la creatività diversificata degli artisti europei su un palcoscenico globale”.

La piattaforma è stata fatta debuttare in versione beta all’indirizzo <a href="http://www.emergemusic.eu">www.emergemusic.eu</a>: il lancio della versione definitiva è previsto per il gennaio del prossimo anno. Per il momento gli utenti possono creare un account gratuito, sbloccando fino a 10 query giornaliere.

Il comitato consultivo di Emerge è composto dai partner associati EBU - European Broadcasting Union, Europe In Synch, ICMP - International Confederation of Music Publishers, l’associazione di rappresentanza delle etichette indipendenti europee IMPALA e IMPF - Independent Music Publishers International Forum.

Sync, lanciata la versione beta di Emerge

La piattaforma basata sull’AI è stata presentata in anteprima all’Eurosonic 2025

L’agenzia di management e publishing Eclectic Music Group di Stefano Clessi ha annunciato la “rinnovata e ritrovata” collaborazione della società con Blanco, che ha affidato all’azienda per la seconda volta il proprio management e la propria direzione artistica.

Clessi mise sotto contratto l’artista nel 2019, quando Blanco aveva 16 anni: la collaborazione - che ha visto la voce di “Bruciasse il cielo” firmare un contratto discografico con Universal Music Italia e collezionare complessivamente 80 dischi di platino, sei dischi d’oro e una vittoria al Festival di Sanremo (insieme a Mahmood) con il brano “Brividi” - si è protratta fino al 2022, quando Riccardo Fabbriconi - questo il nome del cantante all’anagrafe - aveva deciso di interrompere il sodalizo.

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Blanco

Management, Blanco torna nel roster di Eclectic Music

Dopo un periodo di separazione l’artista firma (di nuovo) con la società di Stefano Clessi

Django Music ha annunciato l’attivazione di un e-shop: il nuovo store - come precisato nella presentazione - “distribuirà supporti musicali fisici e merchandising ufficiale,&nbsp;partendo dagli artisti del proprio catalogo e puntando sull'esclusività dell'offerta”.

“Siamo una realtà indipendente che lavora con artisti indipendenti”, ha dichiarato il CEO di Django Music Carmine&nbsp;Errico: “Muovendoci in questo perimetro, crediamo che le economie di un progetto artistico vadano gestite con una circolarità tale da permettere, sia a noi che ai musicisti con cui&nbsp;lavoriamo, di restare indipendenti. Nasciamo come società di booking, poi aggiungiamo l'attività di management, successivamente quella di editoria e di pubblicazione di album; gestiamo il merchandise ai concerti: da oggi lo venderemo anche online, tramite il nostro e-shop”.

Lo store è raggiungibile all’indirizzo&nbsp;djangomusic.it/shop/.

Django nasce ufficialmente nel 2019, prima come Django Concerti e poi come Django Music. Dal proprio debutto sul mercato la società ha gestito oltre 2500 concerti come agenzia di booking, includendo le proprio roster sia artisti italiani come Murubutu, C'Mon Tigre, Bassi Maestro, Mellow Mood, Alborosie, Godblesscomputers e Davide Shorty, che realtà internazionali come Seun Kuti &amp; Egypt80, Dov'è Liana, Yīn Yīn, Adi Oasis, Ezra Collective, Greentea Peng, Dub Fx. Dal 2021 Django ha attivato una propria società di edizioni, gestendo alcuni tra i brani più importanti della scena hip hop italiana.

In tempi recenti, anche grazie alla collaborazione con Seun Kuti (di cui Django Music gestisce il management internazionale), la società ha esteso il proprio raggio d’azione a importanti ribalte di rilevanza globale, come quelle dell'Apollo Theater di New York o della prossima edizione del festival Coachella.

“Crediamo che essere indipendenti non sia una discriminante ma un grande punto di&nbsp;forza”, ha concluso Errico: “Non dipendiamo da nessuno se non dal nostro intelletto, dalla nostra forza, dalla nostra determinazione. Per questo, lavorando fuori dal circuito mainstream, abbiamo bisogno di guardare sempre oltre, alla conquista di nuovi mercati”.

Django Music apre un e-shop

La società espande le attività della divisione discografica

L’International Federation of the Phonographic Industry, associazione che rappresenta l’industria della musica registrata a livello globale, ha annunciato il lancio di Official Southeast Asia Charts, piattaforma che riferirà settimanalmente le classifiche discografiche di vendita di sei paesi del sudest asiatico: gli andamenti delle vendite sui mercati di Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam saranno quindi incorporati nei conteggi ufficiali che IFPI utilizza per compilare i propri report annuali.

Così come già avviene per gli altri mercati dove sono attivi i rilevamenti, a venire contagiati saranno - oltre alle vendite fisiche - anche gli stream erogati attraverso le principali piattaforme (come, tra le altre, Apple Music, Deezer, Spotify e YouTube), oltre che ai servizi locali più rilevanti: a coadiuvare IFPI nelle operazioni saranno le associazioni nazionali di settore come ASIRI (Indonesia), RIM (Malesia), RIAS (Singapore) e TECA (Thailandia).

"Il Sud-est asiatico ha una ricca tradizione musicale, con fan appassionati e interessati a una vasta gamma di generi locali e regionali, nonché con le più grandi superstar internazionali", ha commentato la CEO di IFPI Victoria Oakley: “Come IFPI, non vediamo l'ora di lavorare con l'industria per sviluppare ulteriormente questa risorsa e celebrare i prossimi artisti globali che emergeranno da questa regione".

Il lancio delle classifiche nel sudest asiatico conferma l’interesse per i mercati emergenti di IFPI, che a fine 2022 aveva annunciato <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-733717/ifpi-lancio-classifiche-regionali-mena-mercati-emergenti">il varo delle chart per Medio Oriente e Nordafrica</a>.

IFPI, lanciate le classifiche per il sudest asiatico

Tra i nuovi paesi monitorati Filippine e Vietnam

Nuvole Production, etichetta fondata da Fabrizio De André e Dori Ghezzi, ha firmato un accordo di licenza con Pirames per la distribuzione digitale nel mondo e la raccolta dei diritti connessi all’estero del proprio catalogo: l’aggregatore italiano guidato da Federico Montesanto gestirà quindi gli album dal vivo del cantautore di “Storia di un impiegato”, oltre che - tra gli altri brani - “Crêuza de mä pe Zêna” (la nuova versione del celebre brano dell’artista e Mauro Pagani, ideata da Dori Ghezzi e realizzata a scopo benefico grazie alla collaborazione di Mauro Pagani e Stefano Barzan, insieme alla partecipazione artisti come - tra gli altri - Mina, Zucchero, Diodato, Gianna Nannini, Vinicio Capossela, Vasco Rossi, Francesco Guccini, Ivano Fossati e Ornella Vanoni), gli album della stessa Dori Ghezzi e quelli del figlio di Fabrizio, Cristiano De André.

“Felice di entrare a far parte di quella che già considero una famiglia, formata da un gruppo di giovani motivati e appassionati alla musica protetta come una vera e propria forma d’arte”, ha dichiarato, riguardo l’accordo, Ghezzi: “Sono certa che sarà una proficua e duratura collaborazione”.

“Sono ormai passati diversi anni da quando Pirames ha integrato i propri servizi di distribuzione digitale e gestione diritti connessi con quelli della tutela e protezione del copyright e posso certamente confermare che affrontiamo questa specifica attività di tutela con un profondo senso di responsabilità nazionale”, ha fatto sapere Montesanto: “Solamente negli ultimi anni abbiamo infatti avuto l’onore e l’onere di proteggere da illeciti sfruttamenti registrazioni storiche di grandi artisti italiani, come Adriano Celentano, Luigi Tenco, Tony Dallara, Nicola Di Bari, Cugini di Campagna, Fausto Leali, Fabio Concato, Premiata Forneria Marconi, New Trolls e così via fino a Mina. Oggi, con orgoglio, si aggiunge un ulteriore e prezioso tassello della nostra storia musicale, grazie alla lungimiranza di Dori Ghezzi e del suo fantastico team. Persone speciali che con dedizione e passione portano avanti ogni giorno l’ineguagliabile eredità storico-culturale lasciataci da Fabrizio De André”.

Pirames International, un accordo con Nuvole Production

Per la distribuzione digitale e la raccolta dei diritti connessi all’estero

Ha debuttato sul mercato lo scorso 17 gennaio con il singolo di Tommaso Imperiali "Le lune di Giove" AltaVibe Music, nuova etichetta “dedicata ai giovani artisti emergenti, con l’obiettivo di creare percorsi di crescita concreti e sostenibili nel mondo della produzione musicale” nata da un’idea di Lorenzo Cazzaniga (fonico con esperienza internazionale), Gianluca Rossi (fondatore e A&amp;R di Crazy Tower e fondatore di Traxtorm Records) e Samuele Gozzo (fondatore e A&amp;R di Crazy Tower, SickCore Records e Brutale Music, e produttore / Dj noto noto come “The Sickest Squad”.

La label si presenta come “un punto di riferimento per supportare e valorizzare i giovani artisti”, offrendo “percorsi formativi che combinano affiancamento professionale e sviluppo tecnico, artistico e personale”, e “mettendo a disposizione un team con oltre 30 anni di esperienza nel settore discografico”.

AltaVibe Music, che ha già siglato accordi con partner come Saifam Group, opera presso gli Alari Park Studios di Cernusco sul Naviglio.

“Crediamo che la musica del futuro sarà plasmata dai giovani, come è accaduto tante volte nella storia”, hanno dichiarato, in una nota congiunta, Cazzaniga, Rossi e Gozzo: “Il nostro compito è fornire loro gli strumenti, l’esperienza e l’entusiasmo necessari per crescere e innovare”.

E’ nata AltaVibe Music

Da un'idea di Lorenzo Cazzaniga, Gianluca Rossi e Samuele Gozzo, una nuova label per emergenti

Varie etichette e&nbsp;distributori sono scesi sul piede di guerra contro&nbsp;Napster a causa dei suoi ritardi nei pagamenti delle royalty, ritardi che oscillerebbero da alcuni mesi fino a ben oltre un anno.&nbsp;Napster, che assurse alla&nbsp;notorietà&nbsp;globale nel 1999&nbsp;come la piattaforma pirata che avrebbe sconvolto l’industria musicale, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-732281/napster-nuovo-ceo-jon-vlassopulos-ex-roblox">dal 2022 è guidata dal&nbsp;</a><a href="https://musicbiz.rockol.it/news-732281/napster-nuovo-ceo-jon-vlassopulos-ex-roblox">CEO&nbsp;</a><a href="https://musicbiz.rockol.it/news-732281/napster-nuovo-ceo-jon-vlassopulos-ex-roblox">Jon Vlassopulos</a> ed&nbsp;opera da tempo come piccolo servizio di streaming autorizzato (un milione di utenti stimati).&nbsp;

L’episodio si inquadra in un contesto non inedito, in cui operatori di minori dimensioni rispetto ai grandi player globali stentano a reggere il passo con i costi delle licenze.&nbsp;Recentemente, etichette e distributori avevano ad esempio segnalato <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748737/boomplay-sony-awal-the-orchard-si-ritirano-piattaforma-streaming">problemi simili con</a><a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748737/boomplay-sony-awal-the-orchard-si-ritirano-piattaforma-streaming">&nbsp;Boomplay</a>, piattaforma con una vasta base di utenti in Africa (98 milioni di utenti attivi mensili), con&nbsp;Sony Music che ha poi rimosso il proprio catalogo a&nbsp;dicembre. E prima ancora era stata una causa contro&nbsp;TIDAL&nbsp;nel 2021 a fare rumore, quando emerse che la piattaforma aveva&nbsp;127 milioni di dollari&nbsp;di passività, per lo più in forma di royalty non pagate alle etichette (la situazione sarebbe stata poi risolta&nbsp;nel 2023&nbsp;dopo l’acquisizione della piattaforma da parte di Block).

Napster fu lanciata nel giugno del 1999 come servizio di file sharing che consentiva agli utenti di scaricare brani gratuitamente, ma si ritrovò presto &nbsp;coinvolta in cause legali per violazione del copyright intentate da nomi di peso come RIAA, Metallica, Dr. Dre;&nbsp;chiusa nel 2001, l'anno successivo la piattaforma fu acquistata da Bertelsmann per trasformarla in un sevizio legale, ma un giudice bloccò la vendita. Seguì un percorso travagliato:&nbsp;Napster divenne prima proprietà di&nbsp;Roxio, poi di&nbsp;Best Buy, poi di&nbsp;Rhapsody, poi&nbsp;dell’app di concerti in realtà virtuale&nbsp;MelodyVR&nbsp;e infine, nel 2022, di&nbsp;Hivemind Capital Partners&nbsp;e della società di criptovalute&nbsp;Algorand.

Ritardi nei pagamenti delle royalty: Napster finisce sotto accusa

La piattaforma nel mirino di etichette e distributori

BMG ha annunciato la nomina di Johannes von Schwarzkopf (nella foto) come nuovo Chief Strategy Officer (CSO) e membro dell'Executive Board, con effetto dal 1° gennaio. Rispondendo direttamente al CEO Thomas Coesfeld, von Schwarzkopf guiderà lo sviluppo e l'esecuzione della strategia globale di BMG. Inoltre, supervisionerà la creazione di nuove opportunità di business, comprese fusioni e acquisizioni strategiche (M&amp;A), e continuerà a gestire le attività globali di licensing e sincronizzazione (synch) di BMG.

Thomas Coesfeld ha dichiarato:&nbsp;"Durante il suo periodo in BMG, l'eccezionale acume strategico di Johannes ha avuto un impatto significativo. Johannes ha co-sviluppato la strategia 'Next' di BMG, che ha trasformato l'azienda, consentendo un nuovo livello di redditività con una sana crescita organica. Ha un'abilità straordinaria nell'ottenere risultati importanti attraverso l'innovazione, e sono fiducioso che in questo nuovo ruolo continuerà a spingere BMG avanti, consolidando la nostra posizione di leader nel mercato musicale globale. Do il benvenuto a Johannes nel nostro Executive Board come leader rispettato e prezioso membro del team”.

Johannes von Schwarzkopf ha dichiarato:&nbsp;"È un onore assumere il ruolo di Chief Strategy Officer in BMG. Non vedo l'ora di continuare a lavorare con i nostri talentuosi team e con il nostro Executive Board per costruire sui successi ottenuti, sfruttare nuove opportunità di crescita e affermare BMG come leader nell'innovazione del settore. Ringrazio Thomas per la fiducia e il supporto, e sono entusiasta di contribuire al prossimo capitolo entusiasmante di BMG”.

Da quando è entrato in BMG nel 2021, Johannes von Schwarzkopf ha ricoperto ruoli chiave in Finanza e M&amp;A, in particolare a supporto del programma di investimenti Boost di BMG. Come Senior Vice President di Corporate Development, è stato fondamentale nello sviluppo e nell'implementazione di BMG Next, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-740959/bmg-nuova-struttura-riallineamento-approccio-globale-locale">la strategia trasformativa dell'azienda lanciata nel 2023</a>. Prima di entrare in BMG, ha lavorato presso la società di consulenza EY come advisor per operazioni di M&amp;A e nelle vendite di media per l'azienda di tecnologia pubblicitaria Taboola. Von Schwarzkopf possiede un master in gestione internazionale conseguito presso la ESADE Business School.