La cooptazione avvenuta solo qualche ora fa di John Elkann, presidente e CEO di Exor N.V., nel consiglio di amministrazione di Meta Platforms induce a qualche considerazione, essenzialmente perché Exor è proprietaria di GEDI (la Repubblica, la Stampa, Radio Deejay, Radio Capital, m2o, Manzoni Pubblicità etc.).

Meta - SIAE / Open AI- GEDI

Elkann si pone, idealmente, come punto di contatto tra la recente partnership tra GEDI e OpenAI da un lato e <a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/meta-e-siae-la-crisi-sull-accordo-di-licenza-491135">la difficile relazione tra Meta e SIAE</a> dall’altro: entrambe le situazioni possono essere analizzate, infatti, nel contesto più ampio dell'integrazione tra editoria, intelligenza artificiale e tecnologie digitali, offrendo spunti su dinamiche e tensioni nel mondo dei diritti d'autore e della monetizzazione dei contenuti. 

Il Caso Meta-SIAE è lo specchio di una delicata questione di diritti e valorizzazione. Come si ricorderà, nel 2023, Meta (proprietaria di Facebook e Instagram) e SIAE hanno avuto uno scontro sui diritti d’autore relativo all’uso della musica nelle piattaforme social, in seguito al quale Meta aveva rimosso i brani tutelati da SIAE dopo il fallimento delle negoziazioni per un nuovo accordo, sollevando polemiche sulla difficoltà di trovare un equilibrio tra remunerazione degli autori e modelli di business digitali. L’accordo finale – transitorio - ha riaffermato la necessità di trasparenza nei dati e di un equo compenso per i creatori di contenuti.

C’è un parallelismo con GEDI e OpenAI? Anche quel rapporto tocca temi simili, soprattutto per quanto riguarda i diritti di utilizzo dei contenuti editoriali (come gli articoli vengono utilizzati dalla Gen AI per addestramento o risposte dinamiche), la remunerazione degli autori e degli editori (la sfida di valorizzare il contenuto giornalistico nell'era dell’AI) e la protezione dei dati personali (problema emerso dopo l’intervento del Garante Privacy).

Così come SIAE ha chiesto a Meta condizioni più trasparenti e vantaggi economici per i suoi iscritti, anche gli editori come GEDI cercano di ottenere condizioni favorevoli da aziende tecnologiche per evitare di essere strumentalizzati senza adeguata compensazione.

Big Tech, AI e diritti d’autore

Non c’è alcuna motivazione legata alle considerazioni di cui sopra alla base della cooptazione di John Elkann nel CdA di Meta. Però la sua presenza racchiude il potenziale, non la promessa, di rafforzare la posizione di aziende italiane come GEDI nel trattare con le Big Tech sui temi di monetizzazione e protezione dei diritti d’autore, collaborazioni future tra AI e imprese editoriali, innovazioni nel modello di business basato sui contenuti premium e pubblicità.

Elkann potrebbe quindi fungere da mediatore privilegiato tra le esigenze delle aziende editoriali italiane e i colossi tecnologici, facilitando accordi più equi come richiesto da SIAE e affrontando anche le sfide etiche e legali che emergono dall’uso di strumenti AI.

La convergenza tra musica ed editoria non è di quelle superficiali, dopo tutto. Meta-SIAE e GEDI-OpenAI evidenziano la necessità di regolamentazioni chiare e accordi trasparenti per garantire che autori e creatori (musicisti, giornalisti, scrittori) ricevano compensi equi, i contenuti originali non vengano sfruttati senza un modello sostenibile di remunerazione e le Big Tech rispettino il valore della proprietà intellettuale mentre promuovono innovazione tecnologica.

Con John Elkann ora all’interno del CdA di Meta, è almeno possibile immaginare un potenziale rafforzamento del dialogo tra aziende editoriali italiane e colossi tecnologici, promuovendo soluzioni che uniscano innovazione e tutela dei diritti d’autore.

Occhiali intelligenti e creators

A margine, si noti che Mark Zuckerberg sembra guardare ai manager espressi dall’Italia con crescente attenzione, se si considera il ruolo chiave di Rocco Basilico, Chief Wearables Officer di EssilorLuxottica, nella partnership tra il colosso di Agordo e Meta, focalizzata sullo sviluppo di occhiali intelligenti. 

Nel settembre 2024, EssilorLuxottica e Meta hanno esteso la loro partnership per un ulteriore decennio, con l'obiettivo di sviluppare le prossime generazioni di prodotti smart eyewear e nell’occasione Zuckerberg aveva dichiarato: "Abbiamo l’opportunità di trasformare un paio di occhiali nella principale piattaforma tecnologica del futuro e renderla al contempo desiderabile e alla moda". Di nuovo: i wearables di Meta rappresentano una nuova frontiera per l’interazione digitale, ma pongono anche sfide legali e di diritto d’autore che richiedono soluzioni innovative. È probabile che le aziende tecnologiche e le società di gestione dei diritti si troveranno presto a dover ridefinire i confini della creazione, distribuzione e monetizzazione dei contenuti digitali generati dagli utenti tramite dispositivi indossabili.

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John Elkann nel CdA di Meta, tra big tech e aventi diritto

Industria

Un ponte tra Instagram, Gedi e SIAE? (E c’è un altro illustre italiano nell’orbita di Zuckerberg)

Come da tradizione Pollstar (testata americana specializzata nell'industria del live) ha pubblicato il suo report annuale sui 12 mesi appena trascorsi, dando conto dell'andamento del mercato statunitense in materia di concerti e musica dal vivo. Rispetto al 2023&nbsp;ottime notizie e netta crescita, registrata prendendo in esame tutti e tre i principali criteri: incassi, biglietti venduti e numero di concerti organizzati.

Nel 2024, infatti, gli incassi hanno raggiunto la notevole cifra di&nbsp;9.22 miliardi di dollari, + 4.37 %rispetto al 2023. I biglietti venduti sono stati 96&nbsp;milioni e 800mila, + 2.68%; i concerti (si conteggiano solo le 100 principali città per il mercato del live USA) 36.685, + 10.69%. A trainare la classifica, per il terzo anno di seguito, è l'area di New York, grazie anche a mega eventi come la doppia data dei Rolling Stones al MetLife Stadium&nbsp;(oltre 29&nbsp;milioni di incassi per&nbsp;105.124 biglietti venduti) o la residency di Billy Joel al Madison Square Garden (oltre 39 milioni di incassi in nove date). A completare il podio, prevedibilmente, sono Las Vegas e Los Angeles, rispettivamente seconda e terza classificata (nel 2023 erano a ruoli invertiti), seguite da Boston e Chicago. 
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USA: nel 2024 l'industria del live cresce ancora

Lo rivela il report di fine anno di Pollstar: a fare da traino i concerti dell'area di New York

Valutata in oltre 2 miliardi di dollari, la società Citrin Cooperman è specializzata in contabilità finanziaria&nbsp;e valutazione del rischio:&nbsp;nel music business si è fatta un nome soprattutto dopo il 2022, quando ha assorbito Massarsky Consulting, studio di consulenza specializzato nel ramo cataloghi e diritti. Tra le fusioni e transazioni agevolate da Massarsky ci sono numerosi accordi siglati di/per/con Downtown, Reservoir, BMG e con le tre major (sia nel ramo discografico e editoriale), oltre che il fondo Hipgnosis.

A ulteriore riprova che l'industria musicale è sempre più fiorente, il colosso della finanza Blackstone - che non a caso, forse, aveva già <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-745690/hipgnosis-dagli-azionisti-ok-a-blackstone-per-l-acquisizione">acquisito&nbsp;Hipgnosis</a> in tempi recenti, oltre a SESAC&nbsp;-&nbsp;ha intuito l'enorme potenziale di Citrin Cooperman e ha fatto un'offerta per rilevarla. "Blackstone ci aiuterà a fare ulteriori investimenti e a espandere i nostri servizi e le nostre tecnologie, mentre resta invariato il nostro impegno a offrire la migliore esperienza possibile ai nostri clienti: la nostra cultura aziendale ci impone di essere il top di gamma" recita il comunicato stampa.

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Citrin Cooperman: a Blackstone la quota di maggioranza

Si tratta della principale società di valutazione di aziende, cataloghi e diritti musicali

HYBE, la conglomerata sudcoreana che gestisce le carriere di alcune delle realtà sul panorama K-pop più popolari a livello globale, ha annunciato di voler introdurre un sistema di riconoscimento facciale digitale per garantire ai fan l’ingresso agli eventi dal vivo dei propri artisti: il nuovo sistema - battezzato Face Pass - sarà utilizzato per la prima volta in occasione dei due concerti che i TWS terranno i prossimi 14 e 16 febbraio presso l'Handball Gymnasium dell'Olympic Park di Seul.

Il Face Pass, che sarà utilizzato in parallelo alle modalità di accesso convenzionali, è basato sulle tecnologie offerte dall’app Toss e dalla piattaforma di ticketing Interpark Triple: registrando i propri dati biometrici prima degli show, sarà possibile accedere alle venue sfruttando varchi preferenziali, evitando le code per i controlli.

“Con una registrazione facciale una tantum, i fan possono entrare nei locali in modo semplice e comodo, migliorando la loro esperienza complessiva", ha spiegato, in una nota, Kim Tae-ho, Chief Operating Officer di HYBE: "Puntiamo a espandere questo servizio a livello globale per creare un ambiente confortevole in cui i fan di tutto il mondo possano godersi le esibizioni senza problemi”.

La stampa locale, tuttavia, non ha mancato di sottolineare come l’affidamento di dati biometrici a un’azienda privata possa suscitare più di una riserva in termini di privacy: in particolare, le perplessità riguardano la gestione dei dati concessi a HYBE, oltre che alle misure di sicurezza per evitare gravi data breach come <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-745596/ticketmaster-usa-conferma-il-data-breach-e-avvisa-i-clienti">quello che ha colpito, lo scorso luglio Ticketmaster</a>.

Concerti, HYBE vuole introdurre il riconoscimento facciale

Il gigante del K-pop sta per superare l’utilizzo del classico biglietto (a discapito della privacy?)

Pochi giorni fa la pop star spagnola Lola Índigo ha annunciato su Instagram che si sarebbe esibita allo stadio Bernabeu di Madrid il 14 giugno del prossimo anno. Ma il Real Madrid, il club calcistico più titolato al mondo e proprietario dello stadio, giunto nelle fasi finali di una profonda ristrutturazione, l’ha corretta rapidamente, precisando: “Il club non è in grado di garantire alcuna data per concerti al Santiago Bernabéu.”

Cosa accade?

Concerti e residenti, una vecchia grana

A settembre il Real Madrid aveva già annunciato che avrebbe “riprogrammato provvisoriamente” il calendario musicale come parte di un pacchetto di misure per garantire che i concerti rispettino strettamente le normative comunali. Il club, infatti, è finito in una situazione incresciosa che rischia di mettere a rischio la realizzazione di un piano costosissimo che coinvolge partner importanti ed è stato costretto a interrompere gli eventi musicali dopo essere stato coinvolto in una vertenza pericolosa con i residenti dell’area, furiosi per i rumori intollerabili provenienti dai concerti, fin dalle ore diurne delle prove. Gli abitanti del residenziale quartiere di Chamartín, dove dal 1947 sorge lo stadio, hanno promosso una mobilitazione contro l’utilizzo del Bernabeu per concerti musicali a causa dell’inquinamento acustico e dei disagi che provoca nell’area.

Il progetto dello stadio polifunzionale

Il progetto del Real Madrid, che prevede investimenti complessivi per circa € 1,2 miliardi, consiste nel <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-735409/madrid-stadio-bernabeu-riapre-ai-concerti">trasformare il proprio stadio in una sede per concerti di livello mondiale</a>, seguendo un modello tipico di molte squadre della NFL statunitense, i cui stadi sono però generalmente ubicati molto distanti dal centro delle grandi città. 

Insieme al Real Madrid hanno partecipato alla ristrutturazione che prelude alla nuova versione dello stadio la società finanziaria statunitense Sixth Street e Legends, che ha investito 360 milioni di euro nelle attività del Real Madrid nel 2022, quando il progetto di ristrutturazione era già in corso. Florentino Pérez, presidente del club, aveva dichiarato all’epoca che l’alleanza era considerata “fondamentale” per fornire esperienze uniche in uno stadio multifunzionale capace di ospitare eventi durante tutto l’anno.

Lo stadio ha già visto il proprio campo da gioco riconcepito e trasformato nella sua struttura: il progetto prevede infatti che possa essere diviso in sei sezioni smontabili impilabili in un deposito sotterraneo mentre in superficie si svolgono eventi di altra natura rispetto alle partite di calcio. All’impianto, inoltre, è stato aggiunto un tetto retrattile e la struttura è stata avvolta in acciaio inossidabile curvato, rendendola somigliante a una navicella spaziale.

Decibel e multe: chi si assume la responsabilità?

Nella documentazione del progetto di ristrutturazione , come riporta il FT, si specificava che “non si prevedevano cambiamenti significativi nei livelli di rumore”.

Invece, soprattutto dopo i disagi provocati dalle due date estive di Taylor Swift, la situazione si è dimostrata ben diversa da quanto prospettato nelle carte e la popolazione residente è insorta.

Il club ha dichiarato che la responsabilità di rispettare i regolamenti comunali sul rumore spetta ai promotori dei concerti e non al club stesso. Tuttavia, dal mese di aprile, il consiglio comunale di Madrid ha emesso 24 sanzioni per un totale di 2,6 milioni di euro per violazioni dei limiti di decibel consentiti. Con una ricaduta diretta sugli artisti: il cantante Manuel Carrasco, ad esempio, è stato multato di quasi 400.000 euro.

I live promoter la pensano diversamente e affermano che la responsabilità ricade sul club e sulle autorità locali, che devono garantire infrastrutture adeguate.

Musica negli stadi: il caso, e il problema, del Real Madrid

Il nuovo Bernabeu sotto accusa per inquinamento acustico: rimpiattino tra club, promoter e comune

ATG, società attiva nella produzione di spettacoli dal vivo e nella gestione delle venue controllata da Providence Equity Partners, ha acquisito Som Produce, azienda che produce musical in lingua spagnola e che controlla cinque tra le principali sale teatrali operative a Madrid: “Si tratta di un'entusiasmante opportunità per sviluppare ulteriormente le attività europee di ATG”, ha dichiarato Ted Stimpson, CEO di ATG, “Som Produce rappresenta un'ottima combinazione culturale; siamo entrambe aziende molto creative, profondamente appassionate nel presentare di contenuti di qualità in venue importanti”.

"Questo è un nuovo entusiasmante capitolo per Som Produce e non vediamo l'ora di offrire al pubblico spagnolo altre produzioni iconiche di Broadway e spettacoli dal vivo di qualità”, ha aggiunto Marcos Cámara, CEO di Som: “Madrid segue solo il West End e Broadway in termini di domanda teatrale globale, perché l'interesse per il teatro e gli spettacoli dal vivo continua a crescere in tutta la Spagna. Questa partnership con ATG ci aiuterà a cogliere opportunità significative per soddisfare questa domanda in crescita in futuro. Siamo molto orgogliosi di ciò che Som è diventata, e siamo grati ai nostri dipendenti, ai partner produttori e ai clienti fedeli che ci hanno reso ciò che siamo oggi”.

Live, ATG ha acquisito Som Produce

La società di Providence Equity Partners entra nel mercato spagnolo della musica dal vivo

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha invitato la Corte Suprema a rigettare <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-749120/tiktok-negli-usa-trump-pronto-al-salvataggio">la richiesta avanzata da Donald Trump tramite un amicus curiae di prorogare i termini stabiliti dal Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act per mettere al bando TikTok dal mercato americano</a>: come rivelato da NBC News, secondo il DoJ non sarebbe plausibile fare appello al Primo Emendamento per rinviare l’attuazione del testo varato dall’amministrazione Biden, né sarebbe praticabile l’ipotesi di rimandare la scadenza del bando per - come suggerito da Trump - cercare una “soluzione politica” alla vertenza.

Il ricorso presentato da TikTok e Bytedance sarà preso in esame dalla Corte Suprema il prossimo venerdì, 10 gennaio: nel caso il massimo organo della magistratura statunitense dovesse rigettare sia l’istanza della piattaforma cinese e della sua società madre che quella del prossimo inquilino della Casa Bianca, TikTok avrà poco più di una settimana per cessare le proprio operazioni sul suolo americano, in attesa che - il prossimo 19 gennaio, un giorno prima dell’insediamento di Trump a Washington - il bando disposto dal Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act diventi esecutivo.

USA, il DoJ contro la richiesta di rinvio del bando per TikTok

La proroga dei termini era stata suggerita dal presidente eletto Donald Trump

Nel 2024 i cittadini britannici hanno aumentato il proprio budget destinato alla fruizione di musica: a rivelarlo sono i dati raccolti ed elaborati dalla Entertainment Retailers Association, entità che rappresenta la filiera di distribuzione sia fisica che digitale, comprese grandi piattaforme come Spotify e Youtube.

Tra gli scorsi mesi di gennaio e dicembre oltremanica sono stati spesi 2,018 miliardi di sterline in abbonamenti a servizi di streaming musicale, in crescita del 7,8% rispetto al 2023. Sul dato, osservano gli analisti, ha senz’altro impattato l’aumento delle tariffe di Spotify, che nel paese lo scorso aprile ha aumentato di una sterlina l’abbonamento più comune, il Premium Individual.

Anche il mercato dei formati fisici ha chiuso in rialzo, con 330,1 milioni di sterline spesi in CD e vinili - il +6,2% su base annua.

Complessivamente, la spesa per fruire musica nel Regno Unito nel 2024 si è assestata a 2,39 miliardi di sterline, in aumento del 7,4% su base annua: il dato, secondo l’Entertainment Retailers Association, è il dato più alto mai registrato, al netto dell’inflazione.

"Il 2024 è stato un anno da ricordare per la musica, con lo streaming e il vinile che hanno portato il settore a record storici sia in valore che in volume”, ha dichiarato Kim Bayley, CEO di ERA: “Questo è il sorprendente culmine del ritorno della musica che ha visto le vendite più che raddoppiate dal loro punto più basso nel 2013. Ora possiamo dire con certezza: la musica è tornata".

"Stiamo assistendo a un cambiamento fondamentale nelle dinamiche del settore dell'intrattenimento”, ha aggiunto la Presidente di ERA Linda Walker: “I servizi digitali e i rivenditori sono diventati i motori del mercato. Per decenni è stata l'attività di nuove uscite a generare i ricavi. Nel 2024 le vendite in abbonamento sono ora un fattore molto più significativo".

UK, nel 2024 è cresciuta la spesa per la musica

Aumenta il giro d’affari nei segmenti digitale e fisico: i dati

Educare con la musica, attraverso il rap. Cinquanta ragazzi tra i 16 e i 30 anni hanno seguito un laboratorio gratuito dal titolo Rap-Up portato avanti nello spazio libero e aperto Nòva (ex caserma che si trova a Novara) suddiviso in tre fasi e coordinato da Giuseppe Passalacqua che ha permesso loro di conoscere la storia dell’hip-hop, seguito da un intenso periodo di formazione sulla scrittura creativa, e una fase finale incentrata sulla realizzazione di brani originali e sull’organizzazione di un concerto pubblico. Rap Up è un itinerario di crescita artistica e pedagogica che, attraverso il genere più ascoltato dai ragazzi di oggi, vuole coinvolgere, far appassionare e crescere le nuove generazioni. Il progetto ha permesso la creazione di una community musicale rap a Novara. L’obiettivo generale è stato quello di sensibilizzare e diffondere la cultura hip hop nei suoi differenti generi e registri (rap, graffitismo, Mc, breakdance) usandoli come strumenti educativi e di produzione musicale, sfruttando luoghi non convenzionali e diffusi sul territorio. È nato a sua volta “Zero Storia”, un progetto video, un mini documentario, una testimonianza che racconta questo percorso virtuoso e accessibile a tutti. 

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Gli studenti, coordinati da Serena Checcucci, insegnante dell’istituto per geometri Nervi, si sono messi in gioco come una troupe cinematografica professionale: hanno intervistato gli artisti, fotografato e filmato il percorso, scritto il soggetto, montato e prodotto oltre 150 ore di materiale audiovisivo. Il documentario, che al momento si può vedere su YouTube, sarà presentato insieme al nuovo mixtape della Supernòva Crew, intitolato “Workin”, una raccolta di 10 tracce prodotte dai ragazzi di Rap-Up in collaborazione con artisti della scena di Verbania. “Il laboratorio annuale - dice Giuseppe Passalacqua, coordinatore del progetto - è diviso in tre momenti: la prima fase riguarda la conoscenza della cultura hip hop. Dalla golden age americana alla nuova ondata della trap. Segue un corso pratico di scrittura creativa che ha l'obiettivo di responsabilizzare ciascuno sulla scelta del proprio linguaggio narrativo. Il secondo momento prevede la registrazione e la produzione dello scritto in forma musicale presso la sala ‘sound space’ di spazio Nòva. La terza e ultima fase prevede l’organizzazione del concerto estivo dove i partecipanti si impegnano a sviluppare una performance artistica insieme ai rapper più importanti della scena”. 

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Nel percorso laboratoriale i ragazzi hanno avuto l’occasione di confrontarsi non solo con artisti provenienti dalla scena novarese, ma anche con figure di spicco del panorama hip-hop nazionale e dell’educazione, quali Paola Zukar, manager di artisti come Marracash, Madame e Fabri Fibra, e Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria e fondatore della comunità “Kayros”, che ha accolto e supportato alcuni tra gli artisti della nuova scena come Baby Gang, Sacky e Simba La Rue. “Abbiamo utilizzato il&nbsp; genere rap recuperando il suo ruolo pedagogico e socialmente inclusivo, sfruttando in particolare gli espedienti offerti per costruire una community permanente di giovani presso lo spazio Nòva. La community si è sviluppata nel tempo acquisendo capacità e competenze in grado di realizzare eventi e produzioni musicali. L’idea è quella di creare insieme ai ragazzi e alle ragazze un’etichetta discografica indipendente con lo scopo di far emergere talenti sul nostro territorio”, sottolinea Giuseppe Passalacqua. Poi conclude: “Spesso si tende a demonizzare il rap quando in realtà è un genere dalle tante sfaccettature che va capito e che porta con sé un forte valore pedagogico”. Il percorso sociale continuerà anche quest’anno con nuovi laboratori, attività e masterclass sul rap.

Zero Storia: una testimonianza sul valore sociale del rap

In un doc il lavoro svolto per il progetto "Rap Up - educazione rap" a Novara.

Neal Mohan è CEO di YouTube dal febbraio 2023, mese in cui l’allora amministratrice delegata Susan Wojcicki si dimise (<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-746175/youtube-morta-susan-wojcicki-amministratrice-delegata">sarebbe scomparsa nell’agosto dello stesso anno per una malattia incurabile</a>). Sia Mohan che Robert Kyncl riportavano a Wojcicki, il primo come Chief Product Officer (CPO) e il secondo come Chief Business Officer (CBO). <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-732190/warner-music-il-nuovo-ceo-e-robert-kyncl">Kyncl sarebbe diventato CEO di WMG alla fine del 2022</a>, mentre Mohan è da anni uno dei nomi più gettonati per la futura carica di CEO di Google, dal 2015 occupata da Sundar Pichai (che è anche il capo della holding e casa madre Alphabet).

La visione di Mohan, quindi, è di quelle da prendere sul serio: la sua direzione di&nbsp;YouTube genera 50 miliardi di dollari di ricavi annualizzati per Alphabet e nel tempo, quella che all’epoca del suo ingresso era ‘solo’ una piattaforma di clip amatoriali, è diventata un hub per streaming musicale, abbonamenti TV, sport dal vivo. YouTube è ora il terzo più grande investitore in contenuti originali, dopo Disney e Comcast, con oltre 20 miliardi di dollari spesi nella prima metà del 2024.

Ma YouTube è anche considerata un riferimento per i content creators e per il loro modello economico basato sul profit sharing con la piattaforma. Di questo aspetto e della sua relazione con l’intelligenza artificiale generativa Mohan ha parlato in un’intervista pubblicata nell’edizione week end del Financial Times, in cui ha dichiarato tra l’altro:&nbsp;“Sono molto ottimista sul futuro di YouTube. Siamo ancora ai primi passi, non abbiamo nemmeno sfiorato la superficie di ciò che potremo fare con tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa”.

Il 51enne CEO sta lanciando una suite di prodotti alimentati dall’AI per accelerare la crescita di YouTube,&nbsp;ma con un occhio particolare al delicato equilibrio nel rapporto con i creator, notoriamente preoccupati dall’impatto delle nuove tecnologie sulla loro capacità di generare ricavi. Tra gli strumenti di maggiore rilievo, Mohan ha evidenziato tre funzionalità sperimentali sviluppate da DeepMind – la divisione che dal 2014 si occupa in Google di ricerca sull’intelligenza artificiale. Le prime due sono dedicate a video e audio, si chiamano Dream Screen e Dream Track e generano rispettivamente video e musica sintetica basandosi su testi.

“L’intelligenza artificiale deve essere al servizio della creatività umana,” ha precisato Mohan.&nbsp;“Sono strumenti nelle mani dei creator, non devono mai sostituirli”.

La terza innovazione è la funzione auto-dubbing, che traduce automaticamente i video in otto lingue. “La barriera alla crescita dei creator è la lingua,” ha aggiunto Mohan:&nbsp;“L’AI può risolvere questo problema integrandosi perfettamente in YouTube.”

YouTube, AI e musica: la visione di Neal Mohan

Il CEO della piattaforma video di Google ha parlato di nuovi strumenti e di creatori

Tony Effe

Something is happening but you don't know what it is: Tony Effe

Martire delle censura o male assoluto? Riflessioni sul caso che ha animato le discussioni natalizie

Una teca con dentro il sangue (di San Gennaro), un piatto con dentro una riproduzione in miniatura del Vesuvio fumante, delle mani che emergono da un torrente d’acqua che allaga i vicoli di Napoli. Immagini surreali e oniriche alle quali fanno seguito quelle, reali, della città partenopea ripresa dall’alto con un drone: ci sono le cupole dei palazzi napoletani, il mare, il Vesuvio. In sottofondo, il campionamento di “Voglia ‘e turnà” di Teresa De Sio sembra risuonare da un vecchio stereo. Il drone si abbassa sorvolando Piazza Gesù Nuovo e costeggiando l’ingresso del Chiostro di Santa Chiara, poi scende in picchiata e si infila in via Benedetto Croce. A quel punto i flash che comparivano all’inizio del videoclip prendono vita: le mani si trasformano in motorini che sfrecciano per i vicoli di Napoli, ma poi si smaterializzano e si comincia a viaggiare, come in un trip psichedelico, nei luoghi più suggestivi, misteriosi e affascinanti della città, fino a sbucare sugli spalti dello Stadio Diego Armando Maradona. È il videoclip, realizzato con l’intelligenza artificiale, di “Turnà”, il singolo che <a href="http://www.rockol.it/artista/liberato">Liberato</a> ha pubblicato in concomitanza con l’uscita a sorpresa del suo nuovo album, “<a href="https://www.rockol.it/recensioni-musicali/album/11319/liberato-liberato-iii">Liberato III</a>”, comparso sulle piattaforme di streaming allo scoccare della mezzanotte del 1° gennaio.

Ideato e realizzato da Gabriele Ottino e Akasha in collaborazione con Francesco Lettieri, da sempre braccio destro di Liberato e in qualche modo artefice del successo del misterioso artista napoletano, di cui ha forgiato l’immaginario firmando la regia dei suoi videoclip (considerati iconici), il video - come si legge nella descrizione del video su YouTube, attualmente al secondo posto nella sezione “tendenze per la musica” - è “il primo realizzato in Italia usando Sora nell’ambito dell’Alpha Artist Program”. Lanciata all’inizio dello scorso anno da OpenAI, già dietro al successo di ChatGPT, Sora ha rappresentato una novità rivoluzionaria nel settore dell’intelligenza artificiale: la piattaforma consente di generare video partendo da un semplice prompt testuale. Google lo aveva già fatto con il suo Lumiere, ma OpenAI si è spinta oltre: Sora è stato presentato dall’azienda come un avanzato sistema di generazione video basato su testi, progettato per creare lunghi video partendo da istruzioni testuali.

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Il primo videoclip in assoluto realizzato con Sora è stato, lo scorso maggio, quello di “The hardest part” di Washed Out, progetto musicale di Ernest Weatherly Greene Jr. Il video, lungo quattro minuti, è composto da una serie di scene in fly-through generate da diversi imput di testo in Sora, poi unite con Adobe Premiere Pro. Una rivoluzione che ha suscitato, prevedibilmente, preoccupazione in varie categorie di professionisti. Ora anche l’Italia scopre questa tecnologia, grazie a Liberato. Nel nostro Paese, comunque, Sora non è ancora disponibile per il pubblico.

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Nella pagina dedicata al software presente sul sito di OpenAI, l’azienda sottolinea come per ora si sia deciso di “concederne l’accesso a un certo numero di artisti visivi, designer e registi per ottenere feedback su come far progredire il modello affinché sia il più utile possibile per i professionisti creativi. Stiamo condividendo in anticipo i progressi della nostra ricerca per iniziare a collaborare e ricevere feedback da persone esterne a OpenAI e per dare al pubblico un'idea delle potenzialità dell'intelligenza artificiale che si profilano all’orizzonte”.

Liberato

Liberato e il videoclip di "Turnà", fatto con l'AI

Futuro distopico? No: realtà. Per il suo singolo, l'artista ha testato il software di ChatGPT.

Si terrà il prossimo 12 aprile la diciottesima edizione del Record Store Day, manifestazione internazionale dedicata ai negozi di dischi indipendenti: a darne notizia, con un breve video postato sul sito ufficiale, sono stati gli organizzatori dell’evento. Al momento non si hanno dettagli relativi all’identità dell’ambassador di questa edizione: per le passate edizioni, il ruolo è stato ricoperto da Kate Bush, Paramore e Tragically Hip per il 2024, dai 1975 e da Jason Isbell e Amanda Shires per il 2023 e da Taylor Swift per il 2022.

La tenuta dei formati fisici, anche in Italia, è stata certificata dagli <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-749155/quali-sono-gli-album-e-i-singoli-piu-ascoltati-in-italia-nel-2024">ultimi dati diffusi da FIMI nella giornata ieri, martedì 7 gennaio, riguardo le vendite sul mercato domestico nel 2024</a>: nel corso dei passati dodici mesi le vendite di vinili nella penisola sono cresciute su base annua del 15,7%, occupando una quota di mercato - ovviamente nel segmento del fisico - pari al 57,8%. <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748036/valore-musica-in-italia-indagine-fimi-4-3-miliardi-di-euro-nel-2023">Secondo stime elaborate da IFPI, Deloitte, SIAE, Disma, Gfk, ICMP e FEM</a> nel 2023 le vendite di supporti musicali fisici sul solo mercato italiano hanno generato un volume d’affari pari a 62 milioni di euro.

Record Store Day, l’edizione 2025 il 12 aprile

Torna l’evento internazionale dedicato ai negozi musicali indipendenti

Come <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748561/metatron-intervista-ceo-paolo-ceresoli-progetti-rebranding-inri-novita">già anticipato a Rockol dal CEO di Metatron Paolo Ceresoli lo scorso 10 dicembre</a>, INRI - etichetta del gruppo torinese co-fondato da Pietro Camonchia e dai fratelli Paolo e Davide Pavanello - ha annunciato il proprio rebranding per il 2025.

Per l’anno appena iniziato la label ha annunciato di “lavorare con una gamma eterogenea di artisti, spaziando tra giovani promesse Anna Carol, Labasco, THAEO, Diora Madama, ayo ally, ËGO, Adriana&nbsp; e progetti navigati come quello di Dente, Bianco, Napoleone, Ex-Otago, Maurizio Carucci”. (nella foto, parte dell'attuale roster di INRI)

“Ricordo ancora adesso il giorno in cui è nata INRI e in cui abbiamo scelto il nome (Il Nuovo Rumore Italiano, ndr)”: ha dichiarato Davide “Dade” Pavanello, co-fondatore di INRI con il fratello Paolo “Chinaski” e Pietro Camonchia: “Ho sempre detto di voler creare un luogo non fisico dove convogliare dei talenti che abbiano con sé qualcosa da dire. La musica è stata la mia salvezza e negli artisti cerco questo: persone che abbiano bisogno di fare musica, non che la vogliano fare per moda”.

“Il nuovo rebranding dà spazio a nuovi colori che hanno sempre contraddistinto l’eterogeneità insita nel DNA di INRI”, ha aggiunto Camonchia: “Abbiamo abbracciato le esigenze degli artisti, cercando di farle diventare un punto di forza per il rilancio, evidenziando e sottolineando le sfumature come valori”.

“L’elemento distintivo che continuerà a rendere l’etichetta unica nel tempo è mettere l’artista al centro, capirne le peculiarità ed avere di conseguenza un approccio sartoriale volto a evidenziarne il talento, evitando approcci e strategie standardizzate”, ha precisato Paolo Pavanello, al quale ha fatto eco il CEO di Metatron Paolo Ceresoli: “INRI si propone come modello creativo e organizzativo solido e competente, ma soprattutto reattivo e capace di evolversi in base alle esigenze degli artisti in un mercato in continuo movimento. La formula sartoriale perfezionata negli anni è quella di cui l'artista ha bisogno per sentirsi parte di una famiglia e per fare sentire la propria voce al mondo”.

INRI Records, annunciato il rebranding

Una ‘nuova era’ per la label del gruppo Metatron

Come Impala, la rappresentanza europea delle etichette indipendenti <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748909/impala-mills-beggars-critiche-umg-virgin-downtown">già espressasi in merito lo scorso 17 dicembre</a>, anche PMI - Produttori Musicali Indipendenti, la principale associazione italiana che riunisce le etichette musicali slegate dal circuito internazionale, ha preso ufficialmente posizione riguardo l’<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748886/virgin-music-group-umg-acquisira-downtown-music">acquisizione di Downtown Music da parte di Virgin Music Group</a>, la divisione dedicata ai servizi di artisti ed etichette di Universal Music Group.

“Siamo fortemente contrari all'acquisizione di Downtown Music da parte di Universal Music Group”, ha fatto sapere in una nota il presidente di PMI Mario Limongelli (nella foto): “L’aumento non ponderato né controllato della market share della stessa corrisponde a una visione strategica ben chiara che mira solo a ingigantire sempre di più una posizione che di per sé è già dominante. Permettere che un gruppo così grande, già proprietario di un’importante quota di Spotify,&nbsp; possa comprare lecitamente fette del mercato della distribuzione, sottraendo di fatto risorse alla concorrenza e proponendo alle aziende indipendenti&nbsp; di accettare una distribuzione major ‘sotto mentite spoglie’, ha delle conseguenze non solo sulle quote di mercato, ma anche sui rapporti tra major e indie che assomigliano sempre di più una sorta di master and servant”.

“La storia ci insegna - conclude Limongelli - che concentrare in questo modo il mercato sottraendo agli altri veri e propri strumenti di diffusione e promozione implica di fatto una dittatura di mercato non solo dal punto di vista artistico ma anche economico, innalzando di fatto barriere all’ingresso ai newcomers e costringendo chi già c’è ad ulteriori compromessi al ribasso”.

PMI contro l’acquisizione di Downtown da parte di UMG

L’associazione di produttori indipendenti, legata a Impala, prende posizione

Warner Music Italy e Warner Chappell Music Italy hanno siglato un accordo per acquisire il catalogo di DWA Records, storica label Italo Disco co-fondata nel 1989 dall’autore e produttore Roberto Zanetti e Francesco Bontempi. L'accordo coprirà anche il catalogo di Extravaganza, la società di edizioni legata a DWA.

Il catalogo di DWA ed Extravaganza comprende più di 250 master, tra i quali quelli di brani iconici come “The Rhythm of the Night”, eseguita da Corona e scritta da Bontempi; “Happy” e “Uh La La” eseguite da Alexia; e “Baila”, eseguita da Zucchero e scritta da Zanetti.

"L’Italo Disco è la linfa vitale della scena musicale italiana e DWA è al centro della scena da oltre tre decenni”, ha fatto sapere, in una nota congiunta, Pico Cibelli e Santiago Menéndez-Pidal, rispettivamente Presidente di Warner Music Italy e Presidente Southern Europe di Warner Chappell Music: “Siamo molto contenti che Roberto e Francesco abbiano riposto la loro fiducia in noi come custodi del loro catalogo, e non vediamo l'ora di ripagare la loro fiducia negli anni a venire. Vorremmo ringraziare i nostri CFO, Raffaelle Razzini e Luca Gentili, per il loro supporto e il duro lavoro nel portare a termine questo accordo".

"L'Italo Disco è un genere che ha sempre oltrepassato i confini e il catalogo di DWA contiene alcuni dei suoi più grandi successi”, ha aggiunto Simon Robson, Presidente della divisione Recorded Music per Europa, Medio Oriente e Nord Africa di Warner Music: “I nostri dipendenti in tutto il mondo stanno già collaborando a entusiasmanti piani per promuovere questo fantastico repertorio in modi nuovi e innovativi".

"Siamo impegnati ad ampliare il nostro catalogo tramite acquisizioni strategiche e siamo sempre alla ricerca di opportunità al di fuori dei mercati anglosassoni”, ha precisato Kevin Gore, Presidente Global Catalogue della divisione Recorded Music di Warner Music: “Siamo orgogliosi di gestire il catalogo di DWA e faremo leva sui nostri team in tutto il mondo per creare nuove connessioni affinché gli artisti e la loro musica possano essere scoperti e continuare a essere amati".

"Abbiamo fatto un investimento significativo per un catalogo incredibile”, hanno concluso Guy Moot e Carianne Marshall, co-presidenti di Warner Chappell Music: “Il nostro team globale è ora impegnato a sfruttare le opportunità per portare questo incredibile libro di canzoni a nuove vette e aiutare a garantire che una nuova generazione di fan in tutto il mondo possa entrare in contatto con questa musica che afferma la vita".

Roberto Zanetti, noto con il suo nome d'arte Savage e il suo alias Robyx come produttore, ha debuttato sulla scena musicale negli anni '70 come parte di gruppi tra cui Santarosa e Taxi. Il suo successo del 1983 "Don't Cry Tonight" ha dato impulso alla sua carriera da solista, diventando un successo internazionale, e tirando la volata ad altre hit come "A Love Again", "Goodbye", "I Just Died In Your Arms", "I'm Losing You", "Only You" e "Radio". Dopo il 1990 Zanetti ha intensificato la sua carriera di produttore, registrando con artisti del calibro di Alexia, Corona, Double You, Ice MC e Zuchero, ma negli anni più recenti è tornato anche a registrare e ad esibirsi dal vivo.

Francesco Bontempi, conosciuto anche con il nome d'arte Lee Marrow, ha iniziato la sua carriera musicale negli anni '70 come batterista, per poi diventare DJ nei club italiani, firmando poi un contratto discografico negli anni '80 e realizzando successi come "Do You Want Me", "Pain", "Shanghai" e "To Go Crazy".

(nella foto, da sinistra a destra:&nbsp;Renato Tanchis, Raffaele Razzini, Pico Cibelli, Roberto Zanetti, Francesco Bontempi, Santiago Menendez Pidal, Luca Gentili&nbsp;e Filippo Pardini)

Warner Music Italia ha acquisito il catalogo di DWA Records

L’accordo con la storica label dance fondata da Roberto Zanetti e Francesco Bontempi

E’ “estremamente positivo” il bilancio che FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana ha tracciato&nbsp;del mercato della musica registrata in Italia negli ultimi dodici mesi: presentando le classifiche annuali riferite al 2024, la principale associazione di rappresentanza dei discografici ha definito quello appena concluso “un anno che ha visto importanti traguardi raggiunti grazie a una maggiore diversificazione dell’offerta musicale - con l’esito, ad esempio, del riavvicinamento del pop ai gradini più alti dei diversi podi settimanali - e al ruolo sempre più centrale delle artiste italiane e internazionali”.

“Il dato promettente sul crescente protagonismo femminile nel mercato musicale - oltre ad essere stato anticipato il mese scorso da Spotify Italia, che dal 2021 ha registrato un incremento del 110% di brani di artiste italiane inseriti in playlist editoriali internazionali - è d’altronde confermato dal numero di artiste presenti nella Top 20 Album FIMI 2024, cresciuto del 300% rispetto all’anno precedente”, spiega FIMI in una nota diffusa nella mattina di oggi, martedì 7 gennaio: “In questo trend si inserisce la giovane Anna, che con ‘Vera baddie’ al terzo posto della chart album annuale ha interrotto i lunghi anni d’assenza dal podio annuale da parte di una female artist (l’ultima volta risale al 2018) e che con un totale di 9 settimane al primo posto nelle chart settimanali ha raggiunto il miglior risultato dell’anno per un artista in vetta alla classifica”.

<h3>Il mercato</h3>

Prosegue anche nel 2024 il dominio del repertorio locale, che nelle chart annuali compilate da FIMI - GFK conquista il 100% delle Top Ten Album e Singoli e ricopre l’84% dell’intera Top 100 Album (+ 4% rispetto al 2023).

Nel corso del 2024 sono state attribuite complessivamente 1.749 certificazioni, suddivise tra 267 album, 7 compilation e 1.475 singoli – tra cui anche un diamante, la certificazione massima: non succedeva dal 2017 per un singolo, “a testimonianza - sottolinea FIMI - del dinamismo del mercato musicale, naturalmente guidato dal fenomeno dello streaming”.

Tra gli scorsi mesi di gennaio e dicembre nel nostro Paese sono stati erogati quasi 95 miliardi di stream, comprensivi di premium e free, per una crescita complessiva del 31,1% rispetto al 2023. Nell’ultima settimana dell’anno, il volume complessivo di streaming ha superato i 2 miliardi di ascolti settimanali: “si tratta di un traguardo storico”, osserva la Federazione Industria Musicale Italiana, “poiché la soglia del miliardo era stata superata per la prima volta solo nel 2021”. Sempre in tema di numeri, gli album con oltre 10 milioni di streaming (premium + free) sono stati 923 nel 2024 (+130 rispetto al 2023), contro i 142 album con vendite fisiche/download superiori alle 10.000 copie nel 2013.

Ultimo ma non meno importante, il segmento fisico si è riconfermato stabile, continuando a mantenere la sua rilevanza con una crescita dei vinili del 15,7% rispetto al 2023: nel complesso il mercato è stato “occupato” per il 57,8% dal vinile, per il 40,5% dal fisico e per l’1,7% da musicassette ed altri formati.

“Il 2024 ha rappresentato un anno chiave per il music business italiano”, conclude l’analisi di FIMI, “tracciando una rotta verso un mercato sempre più inclusivo e innovativo”.

<h3>Gli album più ascoltati</h3>

“Icon” di Tony Effe è stato l’album più ascoltato nel 2024 in Italia secondo le classifiche elaborate da FIMI - GFK: al secondo e terzo posto si sono piazzati - rispettivamente - “Dio lo sa - atto II” di Geolier e “Vera baddie” di Anna, seguiti da “Tutti i nomi del diavolo” di Kid Yugi, “La divina commedia” (Deluxe) di Tedua, “Locura” di Lazza e “X2VR” di Sfera Ebbasta, con “Ferite” (Deluxe Edition) di Capo Plaza, e “E poi siamo finiti nel vortice” di Annalisa e “Club Dogo” dei Club Dogo a chiudere la top ten rispettivamente in ottava, nona e decima posizione.

<h3>I singoli più ascoltati</h3>

“Tuta gold” di Mahmood si è rivelato il singolo più ascoltato in Italia nel 2024, seguito da “Come un tuono” di Rose Villain feat. Guè e “I p’ me, tu p’ te” di Geolier: restano giù dal podio “Sinceramente” di Annalisa, “100 messaggi” di Lazza, “Sesso e samba” di Tony Effe e Gaia, “L’ultima poesia” di Geolier e Ultimo e “La noia” di Angelina Mango, con “30°” di Anna e “Click Boom!” di Rose Villain a chiudere dal top ten rispettivamente in nona e decima posizione. Si riconferma, anche nel 2024, il ruolo del Festival di Sanremo come convincente viatico per il successo, con cinque brani presentati sul palco del Teatro Ariston dieci mesi fa presenti nella top ten: “Tuta gold” di Mahmood - prima nelle chart di FIMI - GFK riferite al 2024 - si classificò sesta, “I p’ me, tu p’ te” di Geolier seconda, “Sinceramente” di Annalisa terza, “La noia” di Angelina Mango prima e “Click Boom!” di Rose Villain ventitreesima.

<h3>Le classifiche dal punto di vista dello discografia: gli album</h3>

Nella Top 30 degli album più ascoltati in Italia nel 2024 ad occupare la quota di mercato principale è Universal Music, con 14 titoli: Sony Music centra sette posizioni con altrettanti album, due dei quali - “Milano Angels” di Shiva e “Utopia” di Travis Scott - realizzati in co-produzione. Sei sono le posizioni occupate da Warner Music, due delle quali - “Ferite” di Capo Plaza e “L’angelo del male” di Baby Gang - in co-produzione, mentre a rappresentare le etichette indipendenti restano appena tre artisti, tutti fuori dalla Top 10: Ultimo (quattordicesimo con “Altrove”, distribuito da Believe), Calcutta (ventiquattresimo con “Relax”, prodotto da Bomba Dischi e distribuito da Sony Music) e Alfa, trentesimo con “Non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato”, prodotto e distribuito da Artist First.

<h3>Le classifiche dal punto di vista dello discografia: i singoli</h3>

Anche nella classifica annuale dei singoli, a guidare la classifica è Universal Music, con dodici titoli, seguita a un’incollatura da Warner Music, con undici: più distanziata Sony Music, con tre. Quattro gli artisti a rappresentare il settore indipendente: Angelina Mango con “La noia” (prodotto da LaTarma e distribuito da ADA, la divisione dedicata ai servizi per artisti ed etichette di Warner Music), Floyymenor (con Ozuna e Anitta), con “Gata Only”, prodotto dallo stesso Floyymenor e distribuito a United Master, Tananai e Annalisa con “Storie brevi”, prodotto da Eclectic Records e distribuito a Universal Music e Warner Music, e Alfa con “Vai!”, prodotto e distribuito da Artist First.

Gli album e i brani più ascoltati in Italia nel 2024: le chart

Tony Effe e Mahmood dominano le classifiche. E lo streaming non smette di crescere…

Vivid Seats, piattaforma di ri-vendita di biglietti per eventi pubblici attiva sul mercato secondario dal 2021 quotata a Wall Street, starebbe valutando diverse proposte di acquisizione avanzata da non meglio precisati fondi di investimento: a riferirlo è Bloomberg. La società fondata nel 2001 a Chicago d Jerry Bednyak ed Eric Vassilatos ha ingaggiato una società di consulenza in vista di ulteriori eventuali offerte da parte di private equity.

Per quotarsi Vivid Seats si fuse con la SPAC Horizon Acquisition Corp., controllata di Eldridge Industries, che a oggi è l’azionista di riferimento con il 41% delle azioni nel proprio portfolio: tra gli altri azionisti di minoranza figura anche la società di buyout GTCR. I titoli di Vivid Seats, che nel corso del 2024 avevano perso il 40% del proprio valore, hanno beneficiato di un rimbalzo in seguito alle voci di una potenziale acquisizione, che hanno fatto rimbalzare la capitalizzazione di mercato dell’azienda a 955 milioni di dollari lo scorso venerdì, 3 gennaio.

Per il momento commenti ufficiali sull’indiscrezione non solo stati rilasciati né da parte di Vivid Seats, né da Eldridge Industries e GTCR.

Vivid Seats si prepara alla vendita?

La società starebbe valutando diverse proposte di acquisizione

La classifica Airplay della settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio dei brani più trasmessi vede in prima posizione “Posti vuoti” dei Coma Cose, al numero due “APT” di Rosè e Bruno Mars e in terza “Islanda” dei Pinguini Tattici Nucleari. Nella classifica dei brani esordienti più trasmessi troviamo “Whip” dei Doctum. Ecco le novità.

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<a href="https://radioairplay.fm/" target="_blank">La classifica Radio Airplay</a>&nbsp;della settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio vede al primo posto “Posti vuoti” dei Coma Cose; i nuovi ingressi nelle prime cinquanta posizioni sono:

“Nights in White Satin” – Planet Funk (29)

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Il più alto nuovo ingresso è “Nights in White Satin” dei Planet Funk in ventinovesima posizione

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<a href="https://radioairplay.fm/classifiche-musicali/classifiche/italia/absolute-beginners-by-rockol/" target="_blank">La classifica Airplay Absolute Beginners</a>&nbsp;&nbsp;della settimana&nbsp;dal 27 dicembre al 2 gennaio degli artisti esordienti più trasmessi in radio della settimana vede in vetta “Whip” dei Doctum; le nuove entrate nella Top Ten sono:

“8 marzo” – Tecla (3)

“DCP” - Disco Club Paradiso (4)

“Mr World” – Filo Vals (9)

“Goddbye!” – Cedraux (10)

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Il più alto nuovo ingresso è “8 marzo” di Tecla in terza posizione.

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La&nbsp;“Rit Parade di Stefano Cilio”&nbsp;(<a href="http://www.stefanocilio.com/" target="_blank">www.stefanocilio.com</a>), classifica delle canzoni più popolari in Italia sommando tutte le modalità di riproduzione e acquisto della musica (streaming, download, radio airplay, visualizzazioni video e identificazioni), riepiloga oggi le hit più suonate dell'intero 2024.

Dopo aver analizzato la parte bassa settimana scorsa, ecco la top 15:

1. COME UN TUONO - Rose Villain 
2. STORIE BREVI - Tananai &amp; Annalisa 
3. SESSO E SAMBA - Tony Effe 
4. 30°C - Anna 
5. PAPRIKA - Ghali 
6. L'ULTIMA POESIA - Geolier &amp; Ultimo 
7. TUTA GOLD - Mahmood 
8. 100 MESSAGGI - Lazza 
9. SI ANTES TE HUBIERA CONOCIDO - Karol G 
10. SINCERAMENTE - Annalisa 
11. MALAVITA - Coma Cose 
12. GATA ONLY - Floyymenor 
13. RA TA TA - Mahmood 
14. MEZZO ROTTO - Alessandra Amoroso 
15. PER DUE COME NOI - Olly &amp; Angelina Mango

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce" target="_blank">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Classifiche Airplay, 2 gennaio: i Coma Cose in prima posizione

“Posti vuoti” è il singolo più trasmesso dalle radio

La classifica UK degli album più venduti della settimana dal 3 al 9 gennaio vede salire in vetta “+ - = Divide X - Tour Collection” di Ed Sheeran, stabile in seconda posizione Short n’sweet” di Sabrina Carpenter e in terza “SOS” di SZA. I primi tre singoli della classifica dei brani restano gli stessi della scorsa settimana: “That's so true” di Gracie Abrams, “APT” di Rosè e Bruno Mars e “Messy” di Lola Young. Ecco la novità.

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La UK Charts album della settimana dal 3 al 9 gennaio vede al primo posto “+ - = Divide X - Tour Collection” di Ed Sheeran; non ci sono nuove entrate fra le prime cinquanta posizioni.

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La UK Charts singoli della settimana dal 3 al 9 gennaio vede al primo posto “That's so true” di Gracie Abrams; le nuove entrate in classifica nelle prime cinquanta posizioni sono:

“BMF” – SZA (44)

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Il più alto nuovo ingresso è “BMF” di SZA in quarantaquattresima posizione.

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