E’ stato battezzato Milano Sogna il vodcast dedicato alla scena musicale milanese degli anni Novanta disponibile da oggi, venerdì 20 giugno: ideato dal regista e titolare di Videozone Emanuele Concadoro, dal direttore creativo Lorenzo Rocchi e dal musicista e imprenditore (e titolare dello storico studio di registrazione Jungle Sound) Fabrizio Rioda (nella foto), e realizzato in collaborazione con Videozone, il vodcast ha debuttato con una prima stagione da dieci puntati, che avrà per protagonisti artisti come Alioscia Bisceglie (Casino Royale), Ferdinando Masi (Bluebeaters), Manuel Agnelli (Afterhours), Morgan (Bluvertigo), il compianto Paolo Benvegnù, Cesare Malfatti (La Crus), David Moretti (Karma), Omar Pedrini (Timoria) e i Ritmo Tribale, oltre che personalità dell’industria musicale come Stefano Senardi, Luca Fantacone, Klaus Bonoldi e Roberto Grillo. La prima puntata e i trailer del vodcast sono disponibili sul canale YouTube di MaiUnaNoia a questo indirizzo. “Vogliamo far emergere nella tempesta del mare digitale i modi e gli scopi di quell’esperienza, che riteniamo ancora attuali: una memoria viva, non una reliquia. Vogliamo ricordarci che ‘noi’ è molto più forte di ‘io’ e vogliamo ricordarlo a tutti, sia che abbiano vissuto il periodo dei più grandi cambiamenti del secolo o che siano arrivati dopo. Volevamo raccontare la storia di gente che non poteva nemmeno sognare una carriera, ma si è rimboccata le maniche e ha dato vita a una scena che per 15 anni è stata la musica di Milano, che ha avuto nel Jungle Sound il proprio centro di gravità. Loro sono i protagonisti di Milano Sogna, la storia incredibile di un posto unico". “La prima stagione del progetto è composta da dieci episodi, con ospiti tra i più celebri protagonisti della musica indipendente di quegli anni: artisti che furono tra i primi a vivere e far crescere quegli studi, in un costante scambio di idee, prospettive e progetti”, hanno proseguito i promotori del vodcast: “L’obiettivo è ricomporre le tessere di quel meltin’ pot di artisti e luoghi di culto a favore di un pubblico trasversale per età e provenienza”.