Pace fatta, o quasi, tra i Linkin Park e la Warner Music, dopo che nella primavera scorsa il gruppo californiano aveva richiesto pubblicamente di essere liberato da ogni vincolo contrattuale nei confronti della major guidata da Edgar Bronfman Jr. (vedi News). Nelle ultime settimane le parti si sono chiarite, tanto che il chitarrista della band, Brad Delson, ha confidato al sito di Billboard che il disco nuovo (il primo di quattro previsti dal contratto tuttora in vigore) dovrebbe uscire nel corso del 2006 come da programma. <br> “Stiamo risolvendo le nostre differenze con la Warner”, ha confermato Delson, mentre il cantante e mc Mike Shinoda, che del nuovo disco (ancora senza un titolo) sarà anche coproduttore, ha aggiunto che il gruppo “sta lavorando su nuovo materiale da almeno un mese”. Al settimanale americano Shinoda ha anche fornito qualche anticipazione sui contenuti del nuovo lavoro: “In passato parlando di noi hanno usato termini come rap/rock e new metal. Ma non è mai stato un modo preciso di descriverci, se si pensa a una canzone come ‘Breaking the habit’. Con il prossimo disco vogliamo allontanarci ancora di più da quella etichetta”. <br> Le pubbliche rimostranze espresse dai Linkin Park nei confronti della Warner riguardavano una sua presunta maggiore attenzione ai conti economici e alle operazioni finanziarie che alla musica e alla tutela dei suoi artisti (ma alla base, secondo alcuni, c’erano più prosaicamente dissensi di carattere economico su aspetti contrattuali chiave come minimi garantiti e spartizioni dei profitti). Quel che è certo, è che per la major la band californiana rappresenta uno dei punti di forza del roster: in cinque e anni e con tre soli album all’attivo i Linkin Park avrebbero venduto 35 milioni di copie, tanto da incidere significativamente sui bilanci annui della casa discografica (in misura del 10 % secondo il management del gruppo, intorno al 3 % secondo la Warner).