La clamorosa indiscrezione (vedi News) sta facendo il giro del mondo ed è stata ripresa, tra gli altri, dal New York Times, dal Wall Street Journal e dal Financial Times, tanto da far pensare che dietro allo scoop giornalistico si possa celare qualche elemento di verità. Secondo le autorevoli fonti, Bertelsmann sarebbe intenzionata a vendere anche la società di edizioni musicali BMG Music Publishing (che controlla al 100 %), oltre alla quota del 50 % che detiene in Sony BMG (vedi News): a tale proposito avrebbe già conferito incarico di sondare il mercato ad alcune banche di fiducia. Dalla doppia operazione la società tedesca spererebbe di incassare circa 3,5/4 miliardi di dollari (la sola società di edizioni ne varrebbe circa uno e mezzo) che verrebbero impiegati per riprendere possesso del 25 % del capitale Bertelsmann oggi detenuti dal Groupe Bruxelles Lambert, la holding che fa capo all’ottantenne magnate belga dell’energia Albert Frère e che recentemente aveva annunciato l’intenzione di collocare in Borsa il suo pacchetto azionario (il cui valore di mercato è calcolato poco al di sotto dei 6 miliardi di dollari). <br> Se così fosse, e stando agli ultimi dati di bilancio pubblicati, Bertelsmann rinuncerebbe a una società, BMG, che dopo la fusione con Sony ha incrementato i suoi profitti del 9 %, grazie ai risparmi nei costi di gestione e nonostante il calo delle vendite. Resta da vedere che ne pensa il partner: il Financial Times ricorda che, da contratto, le parti hanno il diritto di assumere il pieno controllo della joint venture; ma osserva anche che, a causa dei problemi che sta incontrando nel settore dell’elettronica di consumo, è difficile che la Sony abbia voglia e modo di investire altro denaro nella joint venture. E non è detto che sia facile trovare altre società interessate, oggi, a investire in una grande impresa musicale.