Di una fusione con Warner non se ne parla più, almeno per il momento. Preso atto della sentenza della Corte Europea di Prima Istanza che ha rimesso in discussione il “merger” tra Sony e BMG (vedi News), la major inglese ha fatto sapere attraverso un comunicato di voler sospendere ogni negoziato con il potenziale partner in attesa di sviluppi futuri. “Il centro dell’attenzione di EMI”, sottolinea la nota diramata nella giornata di mercoledì, 26 luglio, “resta focalizzato sul portare avanti la sua attività nei settori della musica registrata e delle edizioni musicali. La società continua a pensare che l’industria musicale abbia, a livello globale, eccellenti prospettive di lungo periodo grazie soprattutto alla domanda di musica digitale, in rapida espansione”. La casa discografica presieduta da Eric Nicoli assicura anche di essere “in linea con i programmi nel realizzare gli attesi risparmi di costi derivanti dal suo ultimo piano di ristrutturazione. La EMI è convinta di produrre nuovamente, nell’anno finanziario in corso, un ottimo risultato operativo, di raggiungere i suoi obiettivi finanziari e di conseguire un soddisfacente progresso”. <br> Nessuna replica ufficiale, per ora, da parte di Warner: a partire dal 1° maggio le due società si erano scambiate reciprocamente diverse offerte di acquisto, tutte rifiutate dalla controparte.