Qualcuno vuole comprare la EMI. Lo ha confermato la stessa società inglese con un comunicato stampa diramato nella mattinata di martedì, 28 novembre, in risposta alle “sospette” oscillazioni del titolo in Borsa, senza tuttavia fornire ulteriori particolari: ma fonti bene informate citate dalla stampa finanziaria internazionale fanno i nomi di tre delle maggiori banche d’affari mondiali, il gruppo Goldman Sachs, il gruppo Permira (che in marzo aveva tentato di comprare la catena di negozi HMV, vedi News) e la ditta Kohlberg Kravis Roberts & Co., già partner della major britannica nella sua fallita scalata alle edizioni musicali di BMG Music Publishing (vedi News) e recentemente impegnata, di nuovo senza successo, in offerte d’acquisto per il gruppo francese Vivendi e il colosso radiofonico americano Clear Channel (vedi News). <br> Le nuove voci sembrano porre definitivamente fine all’ipotesi di un “merger” tra EMI e la concorrente Warner Music, di cui si parlava ancora all’inizio dell’anno (vedi News); le offerte da parte dei due nuovi pretendenti, secondo gli esperti, potrebbero valere intorno ai 2 miliardi e mezzo di sterline, 3,7 miliardi di euro. <br> Il Financial Times, primo a riportare la notizia, scrive tuttavia che le manovre di corteggiamento sono ancora alle fasi preliminari: “Non è ancora detto che l’approccio porti a un’offerta effettiva di acquisto della società”, ha confermato il presidente EMI Eric Nicoli in un messaggio ai suoi dipendenti.