Bryan Lee, vice president di Microsoft per la divisione Entertainment and Devices nonché responsabile marketing e business development di Zune (è stato lui, tra l’altro, il promotore dell’accordo che dovrebbe permettere alla casa discografica Universal di intascare un dollaro su ogni lettore venduto, vedi News), ha deciso di lasciare l’azienda di Redmond. Tuttavia, assicurano i portavoce di Bill Gates, le sue dimissioni hanno motivazioni personali e nulla a che fare con i risultati di vendita del lettore portatile. Contrastante, invece, la lettura che della notizia danno i maggiori analisti di mercato: secondo Van Baker di Gartner Inc., si tratta di “un chiaro segnale di difficoltà nell’ambito Zune. Il prodotto ha avuto risultati accettabili nella settimana di lancio, ma poi ha subito rallentato le vendite”. Stephen Baker di NPD Group, al contrario, ne minimizza la portata facendo osservare che gli altri dirigenti incaricati dello sviluppo del prodotto, in primo luogo il responsabile tecnico J Allard (che erediterà le mansioni di Lee), rimangono al loro posto. <br> Proprio in base ai dati raccolti da NPD il player digitale di casa Microsoft, distribuito nei negozi americani a partire dallo scorso mese di novembre (vedi News), si è aggiudicato finora il 10 % delle vendite tra i lettori a memoria fissa: segmento di mercato tuttora dominato dall’iPod della Apple con l’85 % di quota di mercato.